Yadavindra Singh: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Il maharaja Yadavindra frequentò l'[[Aitchison College]] di [[Lahore]] e poi prestò servizio nella Polizia di Stato di [[Patiala]], divenendone Ispettore Generale e prestando servizio in [[Malaysia]], Itala[[Italia]] e Burma[[Birmania]] durante la Seconda guerra mondiale.
 
Alla morte di suo padre, il maharaja [[Bhupinder Singh]], gli succedette al governo dello Stato di [[Patiala]] il 23 marzo 1938. In quello stesso anno sposò come prima moglie la principessa Hem Prabha Devi di [[Saraikela]] e come seconda moglie [[Rajmata Mohinder Kaur di Patiala|Mohinder Kaur]].
 
Con l'ascesa al trono di Patiala, Yadavindra perseguì una carriera politica e diplomatica, prestando servizio come cancelliere della [[Camera dei Principi]] dal 1943 al 1944. Nel 1947, quando l'India ottenne l'indipendenza dal Regno Unito, divenne pro-cancelliere della Camera dei Principi. Durante la convocazione speciale della sessione di quell'anno dichiarò: "Dopo secoli che l'India ha impiegato ad ottenere l'indipendenza dal governo straniero ora è tempo che tutti noi (principi) ci uniamo alla nostra madrepatria" e persuase molti altri governanti ad aderire all'Unione Indiana. Egli stesso aderì alla nuova confederazione e gli venne garantito dal 5 maggio 1948 il titolo di [[Rajpramukh]] del nuovo Stato indiano di [[Patiala and East Punjab States Union]] sino alla sua unione all'attuale stato del [[Punjab]] nel 1956.
 
Yadavindra prestò anche servizio come presidente del British Indian Olympic Committee dal 1938 al 1947 e fu presidente dell'Indian Olympic Committee dal 1947 al 1960. Egli fuFu tra i fondatori dei giochi olimpici asiatici. Fondò la [[Yadavindra Public School]], una scuola pubblica, ospitata nel suo palazzo di Lal Bagh. Noto orticultore per passione, fu consigliere dell'Indian Horticulture Development Council. Fu anche presidente del [[Board of Control for Cricket in India]].
 
Continuò la sua carriera dal 1956 sempre al servizio dello Stato indiano come delegato all'assemblea generale delle Nazioni Unite per l'India dal 1956 al 1957 e presso l'[[UNESCO]] nel 1958. Sempre nel 1956 Yadvinder Singh donò l'Anand Bhawan, un palazzo di sua proprietà, al governo del Punjab come luogo di vacanze per bambini poveri. Egli fu inoltre a capo della delegazione indanaindiana alla [[Food and Agriculture Organization|FAO]] dal 1959 al 1969. Sir Yadavindra prestòPrestò servizio anche come ambasciatore indiano in Italia (1965–1966) e nei Paesi Bassi (1971-1974), dove morì a [[Le Hague]] per un attacco cardiaco, all'età di 61 anni. Su precise istruzioni di [[Indira Gandhi]] egli venne cremato e ricevette i pieni onori di stato.
 
Suo figlio, il capitano [[Amarinder Singh]], gli succedette come capo della casata di Paidala e divenne in seguito membro del Partito del Congresso, servendo come presidente del consiglio del Punjab dal 2002 al 2007, mentre sua figlia, Heminder Kaur, è sposata con [[K. Natwar Singh]], ministro degli esteri indiano.