Buddismo cinese: differenze tra le versioni

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Il buddhismo a [[Taiwan]] ha subìto uno sviluppo senza precedenti a partire dal 1949 quando migliaia tra monaci e monache cinesi si riversarono nell'isola per sfuggire alle persecuzioni delle truppe di [[Máo Zédōng]].
 
Oggi sono circa diecimila i monaci buddhisti presenti a [[Taiwan]] con quattromila tra templi e monasteri. Un quarto dei 22 milioni di cinesi di Taiwan si dichiara apertamente buddhista. I lignaggi e gli insegnamenti del buddhismo di [[Taiwan]] sono gli stessi di quelli ereditati dalla [[Cina nazionalista]] e consistono prevalentemente in lignaggi del [[buddhismo Chán]], ma la caratteristica del buddhismo taiawanesetaiwanese moderno è che ha deciso di eliminare i confini tra le diverse scuole, unendo lignaggi e insegnamenti.
 
Il buddhismo taiwanese è noto a livello internazionale per le sue attività missionarie e caritatevoli. Tra queste ultime emerge la figura della monaca [[Cheng Yen]] (證嚴法師, 1937-), detta "Madre Teresa di Taiwan" per la sua intensa attività di aiuto nei confronti dei malati e dei poveri. Nelle attività missionarie va invece ricordato il monaco [[Hsing-yun]] (星雲大師, 1927-), fondatore del centro per le attività culturali e missionarie [[Fokwangshan]] a [[Kaohsiung]] (高雄) e promotore di circa settanta missioni in tutto il mondo tra cui il tempio di [[Tempio di Hsi-lai]] (西來寺) a [[Los Angeles]]. I buddhisti di [[Taiwan]] hanno fondato, il 9 novembre 2001 a [[Yung Ho]] (永和, [[Taipei]]), il Museo mondiale delle religioni.