Invasione giapponese della Thailandia: differenze tra le versioni

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I giapponesi decisero di aprire le trattative con il governo thailandese in segreto. Il dittatore thai [[Plaek Pibulsonggram]], dopo aver appreso dei successi conseguiti dall'[[Potenze dell'Asse|Asse]] nel [[teatro europeo della seconda guerra mondiale|teatro europeo]], promise di supportare i giapponesi nell'invasione della Malesia. Dal canto loro, i giapponesi garantirono alla Thailandia le province malesi cedute nel [[1909]] agli [[Regno Unito|inglesi]] e lo [[Stato Shan]], al tempo appartenente alla Birmania. Nonostante ciò, il dittatore sembrò dimenticare la promessa fatta, se è vero che chiese a inglesi e [[Stati Uniti|americani]], nel [[1941]], di aiutare la Thailandia in un'eventuale invasione giapponese. Ma USA e Regno Unito non potevano offrire il loro aiuto, così Churchill emise un comunicato in cui intimò ai giapponesi di non intraprendere nessuna offensiva in Thailandia; in caso contrario, Regno Unito e Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra ai giapponesi.
 
{{quote|''C'è la possibilità di una imminente invasione giapponese nel vostro paese. Se sarete attaccati, dovrete difendervi da soli. La conservazione dell'indipendenza thainlandesethailandese è nell'interesse inglese: un attacco nei vostri confronti verrà ritenuto tale anche nei nostri confronti.''|''messaggio del Primo Ministro [[Winston Churchill]] al maresciallo di campo [[Plaek Pibulsonggram]], ignorato (il messaggio, se preso in considerazione, avrebbe influenzato notevolmente le trattative tra Thailandia e Giappone, dato che si stava contrattando l'armistizio).}}
 
Le minacce di Churchill dovettero evidentemente distrarre gli [[stratega|strateghi]] giapponesi, dato che essi non riuscirono ad ottenere il via libera delle autorità thailandesi. Per i giapponesi, però, la Thailandia costituiva una base di primaria importanza, e così, il generale conte [[Hisaichi Terauchi]] prese la decisione di trasportare le forze armate in Thailandia.