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Le prime offerte inglesi agi arabi, che riconoscevano la loro più alta autorità morale nello [[Sharif|sceriffo]] della Mecca [[Al-Husayn ibn Ali (Sceriffo della Mecca)|Hussein]] partirono da [[Horatio Herbert Kitchener|Kitchener]], all'epoca a [[Londra]], ma che aveva soggiornato per lungo tempo in [[Egitto]]<ref>Liddel Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 42</ref>. Tuttavia la situazione rimase piuttosto fluida, con la Gran Bretagna che faceva accordi non coordinati con arabi, francesi e russi sulle spoglie dell'Impero ottomano in Medio Oriente. All'inizio del [[1916]] fu stipulato un accordo con lo sceriffo perché gli arabi entrassero in azione appena possibile in aiuto dei britannici. Anche se l'accordo fu tenuto segreto, nello stesso periodo Gemal Pascià prevenne i ribelli spostando le unità di composizione prevalentemente araba dalla Siria e facendo giustiziare in massa i sospetti di ribellione, dopo questa azione fu organizzata a Costantinopoli una colonna mobile di 3500 uomini da inviare a Medina via treno e destinata a tenere sotto controllo la Mecca stessa<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 47</ref>. Di fronte a questa azione [[Faysal I re d'Iraq|Feisal]], figlio dello sceriffo, concluse che non era più possibile aspettare per dare il via alla rivolta.
 
Intanto l'Arab Bureau (di stanza al [[Il Cairo|Cairo]]) inviò in Arabia rifornimenti e una [[Compagnia (militare)|batteria]] di mitragliatrici e due batterie da montagna (tutte con ufficiali e serventi egiziani, quindi di religione mussulmanna) furono innviate a Gedda, dove sbarcarono il 28 giugno. Alla fine di luglio gli arabi, pur controllando il centro della penisola e praticamente tutto l'[[Hijaz|Hejaz]], erano sotto pressione ed erano stati respinti da [[Medina]]. I britannici non potevano intervenire direttamente in appoggio degli arabi, dato che la vicinanza delle città sante dell'Islam poteva provocare attriti per la presenza di truppe "infedeli"<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 70</ref>, quindi, dopo una ricognizione effettuata da [[Thomas Edward Lawrence|T.E. Lawrence]] (all'epoca ufficiale inferiore nell'[[British Army|Esercito Britannico]]), venne presa la decisione di inviare un piccolo gruppo di persona come "consiglieri tecnici" per i capi arabi. Il 16 ottobre Lawrence fu sbarcato a Yanbo, in Arabia, per tenere i contatti con [[Faysal I re d'Iraq|Feisal]], figlio dello sceriffo Hussein e capo militare della rivolta araba<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 79</ref>. Da quel momento, invece di cercare lo scontro con le forze turche, gli arabi iniziarono una serie di azioni dirette a logorare le linee di comunicazione nemiche. Già nel gennaio [[1917]] bloccarono le forze turche che da Medina si preparavano a marcire su Rabigh e sulla Mecca semplicemente stanziando Abd Allah (fratello di Feisal) con una forza non eccessiva (circa 5000 irregolari) in posizione tale da poter intercettare qualsiasi rifornimento per Medina (base operativa dell'esercito turco) sia per via ferroviaria sia tramite carovane<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 86</ref>. Intanto Feisal, con un contingente di circa 10000 uomini (di cui circa 5100 su [[Camelus bactrianus|cammelli]]) mosse verso Wegh, che fu catturata, con l'appoggio determinante della flotta britannica, il 24 gennaio<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 92</ref>. In seguito alla caduta di Wegh gran parte delle forze turche furono ritirate dalla Hejaz per essere rischierate sulla ferrovia per Medina<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 92 fa notare che «Furono questi i risultati per ever introdotto un cuneo nel fiasnco della zona ferroviaria... Lo spostamento a Wegh quasi senza spargimenti di sangue non aveva intaccato organi vitali, non aveva vinto battaglie decisive, ma aveva trasformato i turchi di Medina in una guarnigione in stato di allarme anche se nella realtà non era assedita da nessuno».</ref>. La conquista di Weg permise a gruppi di arabi in cui erano inseriti, come consiglieri militari, ufficiali inglesi di operare lungo il corso della ferrovia tra [[Maʿān|Ma'an]] e Medina, causando quindi grosse difficoltà logistica alle forze turche stanziate nella regione. Lawrence, partendo dalla considerazione della scarsezza di materiali confrontata all'abbondanza di uomini dell'esercito teurcoturco, arrivò alla conclusione che era più importante per la vittoria accanirsi contro i materiali che contro le forze turche<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 119, che cita direttamente Lawrence</ref>, dando quindi inizio ad una serie di azioni finalizzate unicamente alla riduzione della capacità logistica dell'esercito turco. In maggio [[Baghdad]] veniva occupata dalle truppe britanniche, tuttavia, la separazione fra le forze arabe (sulla costa del [[Mar Rosso]]) e quelle regolari britanniche (in [[Mesopotamia]]) era ancora troppo elevata perché si potesse parlare di cooperazione diretta. invece, nel luglio di quell'anno, Lawrence riuscì ad occupare [[Aqaba]], potendo quindi avere una cooperazione tattica con le truppe britanniche presenti in Egitto, bloccate in quel momento davanti a [[Gaza]].
 
Con l'occupazione di Aqaba l'Hejaz era stato quasi completamente liberato dai turchi, ora era necessario puntare verso la [[Siria]] per scardinare il sistema difensivo dei turchi, ma questa azione poteva essere fatta sì con trupp irregolari, ma solo se appoggiate anche da forze regolari dell'esercito britannico<ref name=LHL148>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 148</ref>. Lawrence individuò il punto critico per le forze turche nell'[[Hawran|Hauran]] e nella città di [[Dar'a|Der'a]], anche considerando gli accordi con [[Edmund Allenby|Allenby]], che prevedevano che le truppe irregolari arabe operassero a est del [[Giordano (fiume)|Giordano]] e del [[Mar Morto]]<ref name=LHL148 />. Nell'ottobre del [[1917]] Allenby iniziò le operazioni forzando il varco fra Egitto e Palestina, non con un attacco diretto su Gaza, che era già fallito du volte, ma agendo su [[Be'er Sheva|Bersabea]], attaccando suvccessivamente Gaza di fianco. L'attacco Bersabea iniziò il 31 ottobre ed ebbe immediatamente successo, ma, per la mancanza d'acqua, l'inizio del movimento verso Gaza iniziò solo il 6 novembre<ref name=LHL171>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 171</ref>, mentre dietro le linbee il fronte era bloccato da settanta uomini a dorso di cammello agli ordini del capitano Newcombe<ref name=LHL171 />. L'avanzata successiva di Allenby portò l'esercito britannico a [[Gerusalemme]] il 9 dicembre. Intanto le truppe arabe con Lawrence saccheggiavano i raccolti di [[Zea mays|granturco]] ad est del Mar Morto, occupando [[al-Tafila|Tafila]] e conducendo l'unica battaglia campale di tutta la campagna<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 185 e segg</ref>. Ad aprile il tentativo di Allenby di occupare [[Amman]] fu frustrato dal cattivo tempo che ingrossò il Giordano e dall'arrivo di rinforzi turchi in città.
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Il piano di Allenby a questo punto si orientò su un'azione lungo la costa, azione per cui erano necessarie azioni diversive degli arabi per attirare l'attenzione dei turchi sull'interno, ed in particolare su Der'a<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 222</ref>. Quindi in agosto Lawrence, con il reparto regolare di cammellieri inglesi, appoggiato anche da [[autoblindo]], mosse verso Der'a, per rinforzare l'inganno Lawrence acquistò tutto il foraggio ed i viveri nelle campagne oltre il Giordano, facendo credere in questo modo ai turchi (subito informati dai loro informatori fra gli arabi) che il grosso dell'esercito britannico avrebbe marciato attraverso quelle zone<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 236</ref>. Il 17 settembre Der'a era stata isolata, mentre le riserve turche e, soprattutto, alcuni preziosi battaglioni tedeschi, marciavano per contrastare il (presunto) grosso dell'esercito britannico nella zona<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 242</ref>. Il 19 settembre scattò l'offensiva di Allenby sulla costa, sorprendendo le forze ivi schierate e realizzando uno sfondamento che portò i britannici sul retro di tute le forze turche presenti nel Medio Oriente, con il conseguente collasso della ''VII'' e ''VIII Armata'' e la minaccia sulle spalle della ''IV Armata'' turche.
 
In aquestaquesta situazione fu sufficiente un minimo sforzo da parte degli irregolari arabi di Lawrence per disorganizzare completamente la IV Armata tuca e far cadere Der'a, abbandonata dai turchi senza combattere dopo aver distrutto il materiale ancora efficiente<ref>Liddell Hart, ''T.E. Lawrence...'', pag 252</ref>. Il 30 settembre la cavalleria australiana bloccava le uscite a nord ovest di [[Damasco]], dove era scoppiata la rivolta araba, il 1º ottobre Lawrence e gli arabi entravano a Damasco, coronando così la rivolta araba contro l'[[Impero ottomano]]. Il 4 ottobre Lawrence abbandonava Damasco e rientrava al suo ufficio al [[Il Cairo|Cairo]].
 
Il commento di [[Basil Liddell Hart|Liddell Hart]] a questa campagna è che la strategia ebbe una base scientifica che sconvolgeva le dottrine ortodosse (cioè basate sul concetto di [[Karl von Clausewitz|Clausewitz]] di impegnare come obiettivo primario le forze nemiche), impegnando le forze arabe nella distruzione del materiale logistico su cui le forze nemiche appoggiavano la loro azione, evitando lo scontro diretto<ref>Liddell Hart, ''Strategy of indirect...'', pag 258</ref>. Lawrence stesso sostiene che «L'esercito arabo non ha mai tentato di mantenere o migliorare una posizione di vantaggio, ma di muoversi per attaccare in un punto diverso. Continuare l'azione fino al momento in cui il nemico modificava le sue disposizioni per resistere, sarebbe stato mettere in crisi la regola fondamentale di non dargli la possibilità di avere obiettivi»<ref>Citato (in inglese) da Liddell Hart, ''Strategy of indirect...'', pag 258</ref>.