Albert von Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
NatoNacque a Lemberg (oggi [[Leopoli]]) il 5 settembre [[1861]], figlio secondogenito del generale e politico austro-ungarico [[Alexander von Mensdorff-Pouilly|Alexander von Mensdorff-Pouilly, principe Dietrichstein von Nicolsburg]], e di sua moglie Alexandrine, figlia ed erededelerede del principe di [[Dietrichstein]]. La famiglia era originaria della [[Lorena (regione francese)|Lorena]], in [[Francia]], dalla quale si era allontanata durante la [[Rivoluzione francese]] nel [[1790]].<ref>[http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/mensdorff.html Dietrichstein & Mensdorff-Pouilly]</ref>
 
Il conte von Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein entrò nel servizio diplomatico austriaco nel [[1884]] quando divenne attaché all'ambasceria di [[Parigi]] e poi trasferito a quella di [[Londra]] nel [[1889]]. I suoi legami di famiglia con la corte britannica, derivati dal matrimonio di suo nonno il conte [[Emmanuel von Mensdorff-Pouilly]] con la zia della [[Regina Vittoria]], la principessa [[Sofia di Sassonia-Coburgo-Saalfeld]], nonché l'amicizia che suo padre strinse col marito della sovrana inglese, il principe consorte [[Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha]], lo resero sempre favorito e bene accolto in quella nazione. Il 6 maggio [[1904]], presentò le proprie credenziali come ambasciatore austro-ungarico presso la corte di St. James, promozione alla quale egli era stato chiamato su espressa raccomandazione del suo secondo cugino, il re [[Edoardo VII del Regno Unito|Edoardo VII]].<ref>'Count von Mensdorff', ''New York Times'', 18 giugno 1945.</ref>
 
Considerato un diplomatico popolare e di successo presso l'aristocrazia e la società londinese,<ref>[http://www.oocities.org/veldes1/mensdorff.html 'Albert Graf von Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein', Solving Problems Through Force]</ref> la sua amicizia col re Edoardo VII ed il suo successore [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]] gli garantirono sempre una posizione senza rivali alla corte londinese rispetto a molti altri diplomatici di peso e questo indubbiamente giovò alle relazioni con l'Austria-Ungheria sino a prima della [[Grande Guerra]].<ref>William D. Godsey, ''Aristocratic Redoubt: The Austro-Hungarian Foreign Office on the Eve of the First World War'', West Lafayette, Purdue University Press, 1999, p.24.</ref> Ad ogni modo, questa [[anglofilia]] gli portò delle inimicizie in certi circoli di [[Vienna]], oltre alle critiche personali dell'arciduca [[Francesco Ferdinando d'Austria|Francesco Ferdinando]]. Nei negoziati critici durante la [[Crisi di luglio]] del [[1914]], egli supportòappoggiò il tentativo di massima mediazione anche se la corrispondenza d'epoca dimostra come egli venisse volutamente non informato di tutte le relazioni in campo tra i due paesi. Il Regno Unito dichiarò guerra all'Austria-Ungheria il 12 agosto [[1914]] e pertanto il conte di Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein venne costretto a lasciare Londra.
 
Durante la [[Prima guerra mondiale]], Mensdorff-Pouilly venne incaricato di diverse missioni diplomatiche dirette a restaurare la pace, la più famosa delle quali fu indubbiamente l'incontro col generale [[Jan Smuts]] a [[Ginevra]] nel dicembre del [[1917]]. Ad ogni modo questi negoziati si dimostrarono infruttuosi come quelli condotti con la [[Triplice Intesa]] durante gli ultimi giorni della monarchia asburgica.<ref>'Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein Albert Graf', ''Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950'', vol. 6, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1957, p. 224.</ref>
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Nel [[1917]], Mensdorff-Pouilly venne nominato Senatore nella ''[[Herrenhaus]]'' austriaca<ref>'Emperor honors Dumba', ''op. cit.'', 24 maggio 1917.</ref> e l'anno successivo era tra i favoriti a corte per succedere al conte [[Ottokar Czernin]] come ministro degli esteri, ma venne giudicato troppo anglofilo da Berlino che guidava la [[Triplice alleanza (1882)|Triplice alleanza]].
 
Col crollo della potenza austro-ungarica, si ritirò definitivamente dal servizio attivo nel [[1919]], ma venne successivsamentesuccessivamente richiamato dalla Repubblica d'Austria nel [[1920]] come suo rappresentante alla [[Lega delle Nazioni]]. Con questa facoltà egli negoziò i [[Protocolli di Ginevra]] del [[1922]] che consentirono una più rapida ripresa economica e finanziaria dell'Austria dopo la guerra.<ref>'Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein Albert Graf', ''op. cit.''</ref>
 
Il conte von Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein morì a Vienna il 15 giugno 1945.