Luigi XIV di Francia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 132:
Nella sfera degli affari esteri fuori dai confini dell'Europa, l'impero coloniale francese si estendeva in America, Asia e Africa, mentre le relazioni diplomatiche toccavano nazioni ancora remote per il XVII secolo come il Siam (attraverso l'ambasciatore [[Alexander de Chaumont]]), India e Persia. L'alleanza con l'[[Impero Ottomano]] giunse nel [[1669]] guidata da [[Suleiman Aga]], rinnovando l'antica [[alleanza franco-ottomana]].<ref>[http://books.google.com/books?id=oMHwBktE9MMC&pg=PA73&dq=Franco-Ottoman+alliance&as_brr=3&ei=4BTRSahWk-KQBPSahJQB&hl=en Faroqhi, p.73 ''The Ottoman Empire and the World Around it'']</ref> L'esploratore [[René Robert Cavelier de La Salle]] diede il nome, nel [[1682]], all'area del bacino del fiume [[Mississippi]] nel nord America, chiamandolo "''[[Louisiana]]''" in onore di Luigi XIV, mentre i gesuiti francesi e i missionari erano presenti regolarmente alla corte dell'Imperatore [[Kangxi]] in [[Cina]]. In Francia, Luigi XIV ricevette una visita del gesuita cinese [[Michael Shen Fu-Tsung]] dall'inizio del 1684,<ref>''The Meeting of Eastern and Western Art'' Page 98 by Michael Sullivan (1989) ISBN 0-520-21236-3 [http://books.google.com/books?id=8pLhEWdaMvEC&pg=PA98&dq=Louis+XIV+Couplet+Michel&sig=x4USX2wQ6&nbsp;lbhEx2pQMX8QCATkoU]</ref> e dopo alcuni anni poté addirittura disporre di un bibliotecario e traduttore cinese stabilmente alla sua corte, di nome [[Arcadio Huang]].<ref>Barnes, Linda L. (2005) ''Needles, Herbs, Gods, and Ghosts: China, Healing, and the West to 1848'' Harvard University Press ISBN 0-674-01872-9, p.85</ref><ref>Mungello, David E. (2005) The Great Encounter of China and the West, 1500-1800 Rowman & Littlefield ISBN 0-7425-3815-X, p.125</ref> Le relazioni con la Persia ripresero a pieno ritmo nel [[1715]], l'anno della morte stessa del re.
 
nain
==== Affari interni ====
Negli affari interni, Luigi XIV riuscì a far divenire la Corona francese sempre più potente e gloriosa a scapito dell'aristocrazia e del clero. Egli si prodigò per supportare il [[gallicanesimo]], una dottrina che limitava l'influenza del Papa in Francia, e dispose la costituzione dell'Assemblea del Clero a partire dal novembre del 1681. Fu quello però solamente un atto di vago buonismo, in quanto già dal 1682 l'assemblea venne sciolta anche se il monarca francese impose l'accettazione della "Dichiarazione del clero di Francia", che metteva in contrasto ancora una volta il potere del re di Francia con quello del Papa. I vescovi, però, non potevano lasciare la Francia senza un assenso reale e nessun ufficiale di governo poteva essere scomunicato per atti commessi mentre si trovava in carica. Inoltre il medesimo documento dispose che non ci si potesse appellare al Papa senza l'assenso del Re. Il Re a ogni modo accettò le leggi ecclesiastiche in Francia, anche se le bolle papali e le disposizioni pontificie in Francia vennero dichiarate nulle senza l'assenso del monarca. La dichiarazione non venne accettata ovviamente dal Papa.
 
Luigi ottenne anche una grande influenza sulla nobiltà francese coinvolgendola nell'orbita del suo palazzo di Versailles. Egli calcolò che spendendo la maggior parte dell'anno tra le feste della sua corte, sotto il suo diretto controllo, essi non si sarebbero curati dei loro affari politici e non avrebbero tramato opposizioni contro la Corona. Solo rimanendo in contatto costante con lui, quindi, i nobili avrebbero potuto ottenere i privilegi necessari per mantenere il loro stile di vita. Luigi XIV dal canto suo intratteneva i visitatori con opere di straordinario lusso, ricchezza e opulenza al fine appunto di addomesticare questa nobiltà, soprattutto dopo l'esperienza delle fronde che avevano animato i primi anni del suo regno.
 
Luigi XIV viene soprattutto ricordato per aver fatto costruire il Palazzo di Versailles, originariamente una palazzina di caccia che venne per suo volere convertita in uno spettacolare palazzo reale che si distinse ben presto come uno dei maggiori monumenti mai costruiti al mondo. Il palazzo attuale è rimasto pressoché lo stesso che vide Luigi XIV a lavori completati, con l'eccezione della cappella che venne ricostruita e ampliata nel Settecento. Egli trasferì ufficialmente tutta quanta la sua corte in questo palazzo dal 6 maggio [[1682]]. Luigi aveva molte ragioni per voler creare un simbolo del proprio potere così unico e stravagante, per spostare significativamente la sede stessa della monarchia dalla pericolosa Parigi verso le campagne del villaggio di Versailles. Anche se è luogo comune ritenere che Luigi XIV odiasse Parigi, si può dire che a ogni modo non mancò di abbellirla con monumenti gloriosi aiutandone lo sviluppo.<ref name=fordham>{{Cita web|url=http://www.fordham.edu/halsall/mod/17stsimon.html|titolo=Historical Memoirs of the Duc de Saint-Simon, volume 1 1691-1709: The Court of Louis XIV|autore=Louis de Rouvroy, duc de Saint-Simon|accesso=19 gennaio 2008}}</ref>
 
Versailles era tutto il potere della Francia in quanto non solo il re vi viveva ma qui avevano sede tutti i ministeri e i principali organi di governo che non dipendessero dal parlamento che non a caso era stato lasciato a Parigi, dal momento che con l'autocrazia di Luigi XIV esso aveva solo un valore ipotetico e formale.<ref name=fordham/> I nobili qui vivevano di pettegolezzi, giochi, feste, tanto cibo e bevande, oltre ovviamente a quegli immancabili privilegi che Luigi XIV stesso creava per accattivare l'attenzione del pubblico aristocratico e farlo anche entrare in lotta segreta al suo interno. Vi erano privilegi come quello di reggere la candela al re mentre questi si recava nella sua stanza da letto, o ancora quello di sedere a tavola col re o di assistere alla sua vestizione mattutina.
 
[[File:English pamphlet criticizing Louis XIV for his lack of support in the Siege of Vienna 1683 alt.jpg|thumb|Un pamphlet inglese che critica Luigi XIV e [[Mehmed IV]] per i loro rispettivi ruoli nella [[Battaglia di Vienna]] del 1683 (''"Senza l'aiuto della più cattolica delle maestà/ Contro il più anticristiano dei monarchi"'').]]
 
Dal 1685 Luigi raggiunse effettivamente l'apogeo del suo potere. Il Sacro Romano Impero, uno dei principali antagonisti economici e politici della Francia, si trovava impegnato nella guerra contro l'Impero Ottomano nella Grande Guerra turca, che cominciò nel 1683 e si concluse sedici anni più tardi. Luigi XIV comunicò ai turchi che non avrebbe mai combattuto al fianco dell'[[Leopoldo I d'Asburgo|Imperatore Leopoldo]].<ref>[http://books.google.com/books?id=1ZxUAnxOSxUC&pg=PA53 ''The Siege of Vienna'' by John Stoye, p.53]</ref> Questo fatto rassicurò ed incoraggio i turchi a non rinnovare la [[Pace di Vasvár]] siglata vent'anni prima con l'Austria ed a muoversi all'offensiva dell'Impero.<ref>[http://books.google.com/books?id=xcp7OXQE0FMC&pg=PA171 ''The Balkans since 1453'' by Leften Stavros Stavrianos, p.171]</ref> Il Gran Visir ottomano prese quindi Vienna ma all'ultimo momento [[Giovanni III Sobieski]], Re di Polonia, guidò le proprie armate alla vittoria al fianco degli imperiali nella famosa [[Battaglia di Vienna]] del 1683. Venne così siglata anche la Pace di Ratisbona il 15 agosto [[1684]], con la quale Luigi XIV acquisì il controllo di molti territori di confine con la Germania per proteggere il proprio stato dalle invasioni esterne. Dopo aver scacciato l'avanzata ottomana a Vienna, l'Imperatore non fu tranquillo dall'avere la spina nel fianco dei turchi così vicini e lasciò che Luigi XIV annettesse tali territori.
 
La regina [[Maria Teresa di Spagna]], moglie di Luigi XIV, morì nel [[1683]], il che gli diede occasione di spaziare finalmente con le sue molte amanti.
 
==== Revoca dell'Editto di Nantes ====