Jeanne Baret: differenze tra le versioni

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Commerson soffrì di mal di mare ed ulcere ricorrenti alla gamba nella prima parte del viaggio, e probabilmente Baret passò molto tempo a curarlo. A parte la cerimonia di passaggio dell'equatore, descritta da Commerson con qualche dettaglio, ci fu poco da fare per i botanici prima che l<nowiki>'</nowiki>''Étoile'' raggiungesse [[Montevideo]].<ref>Dunmore, p 55-67</ref> Qui iniziarono le esplorazioni di pianure e montagne circostanti. La gamba di Commerson dava ancora problemi e sembra che Baret abbia svolto buona parte dei compiti, trasportando provviste e campioni.<ref>Dunmore, p 72</ref> A [[Rio de Janeiro]], luogo pericoloso in cui il capitano della ''Étoile'' fu ucciso a riva poco dopo il loro arrivo, Commerson era ufficialmente confinato sulla nave per curarsi la gamba, ma lui e Baret raccolsero comunque campioni di fioritura di una pianta che chiamarono [[Bougainvillea]].<ref>Dunmore, p 72-78</ref>
 
Dopo una seconda visita a Montevideo, la successiva occasione di lavoro per i botanici fu la [[Patagonia]] dove le navi rimasero in attesa dei venti favorevoli per attraversare lo [[Stretto di Magellano]]. Qui Baret accompagnò Commerson in molte escursioni nell'aspro territorio guadagnandosi una reputazione per il coraggio e la resistenza.<ref name="nla">{{cita libro|titolo=Voyaging Through Strange Seas: Four Women Travellers in the Pacific |nome=Honore |cognome=Forster |accesso=21 agosto 2007|data=gennaio 2000 |operacollana=NLA News |url=http://www.nla.gov.au/pub/nlanews/2000/jan00/story-1.pdf}}</ref><ref>Dunmore, p 84-87</ref> Commerson, di nuovo ostacolato dal dolore alla gamba, definì Baret la propria "bestia da soma" per queste spedizioni. Oltre al lavoro manuale, Baret dovette raccogliere piante, pietre e conchiglie, ed aiutò Commerson ad organizzare e catalogare i campioni.
 
I vari racconti sulla spedizione narrano in modo differente il modo in cui fu scoperto il vero sesso di Baret. Secondo Bougainville, voci secondo cui Baret sarebbe stata una donna avevano iniziato a circolare da tempo, ma il sesso fu confermato solo quando la spedizione raggiunse [[Tahiti]] nell'aprile del 1768. Non appena lei e Commerson sbarcarono per svolgere il lavoro di botanici, Baret fu immediatamente circondata da tahitiani che affermarono trattarsi di una donna. Fu necessario farla ritornare sulla nave per proteggerla dai tahitiani eccitati. Bougainville narrò l'incidente nel proprio diario alcune settimane dopo, quando ebbe occasione di visitare la ''Étoile'' per discuterne personalmente con Baret.<ref>Dunmore, p 100-101</ref>
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== Retaggi e controversie==
Commerson diede a molte piante il nome di amici e conoscenti. Una di loro, un arbusto alto con foglie verde scuro e fiori bianchi scoperta in Madagascar, prese il nome di ''Baretia bonafidia''. Ma il nome scelto da Commerson non sopravvisse dato che gli era già stato dato un nome quando i suoi racconti raggiunsero Parigi;<ref name="Knapp"/> oggi è nota col nome di [[Turraea]].<ref>Dunmore, p 168</ref><ref>Ridley, p 219-220</ref> Nonostante oltre settanta specie presero il nome di Commerson, solo una, la ''[[Solanum]] baretiae'', rende onore a Baret.<ref>{{citeCita web|lastcognome=Tepe|firstnome=Eric J. |last2cognome2=Ridley|first2nome2=Glynis|last3cognome3=Bohs|first3nome3=Lynn|titletitolo=A new species of Solanum named for Jeanne Baret, an overlooked contributor to the history of botany|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3254248/|publishereditore=PhytoKeys|accessdateaccesso=10 marzo 2012}}</ref>
 
Per molti anni il diario pubblicato da Bougainville, popolare best-seller a quei tempi, sia nella traduzione inglese che nell'originale francese, fu l'unica fonte disponibile riguardo a Baret. Studiosi più recenti hanno scoperto altri documenti sulla sua vita, ma molte delle nuove informazioni rimangono semisconosciute ed inaccessibili al grande pubblico, soprattutto fuori dalla Francia. La prima biografia in inglese di Baret, scritta da John Dunmore, fu pubblicata solo nel 2002, e solo in Nuova Zelanda. Altri articoli apparvero su riviste specialistiche.<ref>{{CitationCita pubblicazione|titletitolo=Jeanne Baret: the first woman to circumnavigate the globe|firstnome=Londa|lastcognome=Schiebinger|journalrivista=Endeavour|volume=27|issuenumero=1|yearanno=2003|pagespp=22–25|doi=10.1016/S0160-9327(03)00018-8|pmid=12642142}}</ref>
 
La biografia di Baret scritta nel 2010 da Glynis Ridley, ''The Discovery of Jeanne Baret'', portò Baret all'attenzione del grande pubblico permettendo di smentire alcune vecchie idee sbagliate riguardo la sua vita.<ref>[http://www.npr.org/2010/12/26/132265308/a-female-explorer-discovered-on-the-high-seas "A Female Explorer Discovered On The High Seas", NPR, 26 dicembre 2010]</ref> In ogni caso, la biografia di Ridley fu molto criticata per il fatto di basarsi su improbabili ipotesi non corroborate da altre fonti primarie o secondarie.<ref name="Knapp">Sandra Knapp, [http://www.nature.com/nature/journal/v470/n7332/full/470036a.html The plantswoman who dressed as a boy], ''[[Nature]]'' '''470''', 36-37 (3 febbraio 2011).</ref><ref>[http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704034804576025743375892716.html "Incredible Voyage", [[The Wall Street Journal]], 24 gennaio 2011]</ref>