Aldo Bocchese: differenze tra le versioni

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|Attività = aviatore
|Nazionalità = italiano
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Pluridecorato [[Assoasso dell'aviazione]] da caccia, è accreditato di 6 abbattimenti durante la [[prima guerra mondiale]].<ref name=F7p134-135>{{Cita|Franks, Guest, Alegy 1997|p. 134-135|Franks,Guest,Alegy1997}}</ref>
 
== Biografia ==
Nato a Milano il 12323 dicembre 1894,<ref name=V9p26>{{Cita|Varriale 2009|p. 26|Varriale2009}}</ref> con l'entrata in [[prima guerra mondiale|guerra]] del Regno d'Italia, il 24 maggio 1915, fu arruolato<ref name=V9p26/> nel [[Regio Esercito]]. Assegnato al 49º [[Reggimento]] di [[fanteria]], con la promozione al grado di [[Sergente]] fece domanda<ref name=V9p26/> di trasferimento al Servizio Aeronautico. Iniziò l'addestramento presso il campo d'aviazione di [[Cascina Costa]] il 7 marzo 1917, conseguendo il brevetto di [[Pilota (aviazione)|pilota]] il 29 agosto dello stesso anno. Conseguì l'abilitazione al pilotaggio di quattro tipi di aerei, tra cui il biposto [[SAML S.1]] e i [[Aereo da caccia|caccia]] [[Nieuport]],<ref>Durante la guerra pilotò anche i caccia [[Nieuport 17|Nieuport Ni.17]], [[Hanriot HD.1]] e [[SPAD S.VII]].</ref> e completò l'addestramento al tiro presso l'[[aeroporto di Furbara]] il 7 dicembre 1917. Dopo aver conseguito il brevetto di [[pilota militare]], il 20 gennaio [[1918]]<ref name=V9p26/> entrò in servizio presso la [[70ª Squadriglia]]<ref name=F7p134-135/> di stanza a [[Gazzo]], con la quale avrebbe effettuato 119 missioni di combattimento.<ref name=F7p134-135/>
 
Il 17 aprile fu accreditato, insieme a [[Leopoldo Eleuteri]],<ref name=G1p68>{{Cita|Guttman 2001|p. 68|Guttman2001}}</ref> [[Flaminio Avet]],<ref name=G1p68/> e [[Alessandro Resch]],<ref name=G1p68/> dell'abbattimento di due biposto e due caccia<ref name=G1p68/> nel cielo di [[Valdobbiadene]].<ref name=V9p26/> Tre degli abbattimenti<ref>Si trattava di un [[Hansa-Brandenburg C.I]] (matricola 169-35) appartenente alla ''Flik 52/D'', e due [[Albatros D.III]] appartenenti alla ''Flik 42/J''.</ref> vennero accreditati a lui, e uno a Eleuteri.<ref name=V9p26/> Avet e Eleuteri parteciparono anche alle altre sue due vittorie, avvenute 15 luglio<ref>In questo giorno abbatté due aerei, di cui uno era un caccia Albatros D.III (matricola 38-63) appartenente alla ''Flik 74/J''.</ref> e il 28 ottobre<ref>Un [[Albatros D.I]] appartenente alla ''Flik 70/K''.</ref> 1918.<ref name=F7p134-135/>
Nel [[1919]] la Commissione [[Luigi Bongiovanni|Bongiovanni]], incaricata di esaminare<ref name=F7p116>{{Cita|Franks, Guest, Alegy 1997|p. 116|Franks,Guest,Alegy1997}}</ref> le vittorie aeree reclamate dai piloti italiani durante il conflitto, gli assegnò ufficialmente tutte le sei vittorie reclamate.<ref name=V9p26/> Congedatosi nel corso di quell'anno con il grado di [[Sergente maggiore]], risultava decorato di due [[Valor militare|medaglie di bronzo al valor militare]].<ref name=F7p134-135/>
Nel 1963 si trasferì da Milano a [[Lastra a Signa]],<ref name=V9p26/> nelle vicinanze di Firenze, e fu proprio in questa città che si spense il 19 marzo 1976.<ref name=F7p134-135/>