Museo archeologico nazionale di Altino: differenze tra le versioni
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|Coord titolo =
|Direttore = Mariolina Gamba
|Visitatori = 6.376 <small>(2.682 paganti)</small><ref>{{cita pubblicazione|titolo=Visitatori e Introiti di Musei Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 2014|editore=MIBAC|formato=pdf|url=http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202014/MUSEI_TAVOLA7_2014.pdf|data=2 novembre 2015
|Anno visitatori = 2014
|Sito = [http://sbmp.provincia.venezia.it/mir/musei/altino/home.htm Sito ufficiale]
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[[File:Museo_Archeologico_Nazionale_di_Altino_(Altino,_Quarto_d'Altino).jpg|miniatura|destra|La vecchia sede del Museo, oggi utilizzata come magazzino dei reperti archeologici]]
[[File:Museo Altino.JPG|miniatura|destra|Colonne e capitelli esposti all'esterno della vecchia sede del Museo]]
Alla fine degli anni 1950 iniziò la costruzione della sede del museo, su progetto dell'architetto [[Ferdinando Forlati]]<ref name=GV>{{cita news|autore=Silvia Conte|titolo=Altino: ecco "Mana", l'archeomuseo 2.0|numero=19|anno=2010|pubblicazione=Gente Veneta|url=http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=5949|data=
Il piccolo museo, realizzato dalla Soprintendenza e dal conte Jacopo Marcello, fu inaugurato il 29 maggio 1960 e si componeva di due ambienti, una dei quali era utilizzato come spazio espositivo suddiviso in due sale, l'altro come magazzino dei reperti archeologici rinvenuti; nel porticato esterno sono esposte alcune lapidi. Fino ad allora, il numero e soprattutto l'importanza degli scavi nella zona in questione, sotto la gestione della Soprintendenza Archeologica, erano risultate estremamente basse. A partire dal 1966, tuttavia, furono effettuati nella zona di Via Annia numerosi scavi, che riportarono alla luce oltre 2000 reperti delle tombe e dei luoghi di sepoltura. All'epoca della sua inaugurazione il Museo aveva meno di un migliaio di oggetti, mentre oggi ci sono più di 40.000 reperti, provenienti dalle aree archeologiche circostanti<ref>vgl. auch [[Altino (città romana)|Abschnitt Forschung]] im Artikel Altinum, dort auch weiterführende Literatur zum Fundgebiet der Sammlung</ref> di Altino, in mezzo alle quali si trova il museo.<ref>{{cita libro|autore=Andrea Ninfo, Alessandro Fontana, Paolo Mozzi, Francesco Ferrarese|titolo=The Map of Altinum, Ancestor of Venice|
Per alcune parti della raccolta, come ad esempio iscrizioni,<ref>Alfredo Buonopane, Giovannella Cresci Marrone, Margherita Tirelli: ''Edizione delle iscrizioni latine del Museo archeologico nazionale di Altino.''</ref> steli o vetri veneziani<ref>Margherita Tirelli (Hrsg.</ref><ref>Rosa Barovier Mentasti, Margherita Tirelli: ''Altino. ''</ref>, sono stati realizzati singoli studi archeologici e vengono organizzate mostre specializzate.
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L'esposizione del museo racconta la vita nella [[laguna di Venezia]], da [[Chioggia]] a sud fino a [[Concordia Sagittaria]] a nord, rappresentando la storia dei [[Veneto|Veneti]], dall'[[Civiltà romana|età romana]] fino alla età pre-[[Repubblica di Venezia|veneziana]].
Il primo direttore del museo fu l'archeologo Michele Tombolani (1943-1989), sostituito nel 1987 dall'archeologa Margherita Tirelli. Dal 2015 il nuovo direttore del museo è la storica dell'arte Mariolina Gamba<ref>{{cita news|titolo=A Venezia cinque nuovi direttori dei musei|pubblicazione=[[La Nuova Venezia]]|url=http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/10/28/news/a-venezia-cinque-nuovi-direttori-dei-musei-1.12345895|data=
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A causa del crescente numero di reperti, si decise di ampliare il museo e nel 1984 lo Stato italiano acquisì due nuovi edifici (facenti parte di una fattoria ottocentesca utilizzata per la produzione di riso) in località "La Fornace", a poca distanza dalla prima sede. Tuttavia, a causa della mancanza di fondi, i lavori di restauro furono interrotti dopo poco tempo. Nel dicembre 2009, grazie all'intervento della Regione Veneto e ai fondi stanziati dall'Unione Europea per complessivi 6 milioni di euro, i lavori di restauro e ripristino ripresero<ref name=GV/>.
Il 12 dicembre 2014 vi fu l'inaugurazione della nuova struttura del museo, che però rimase aperto solo un giorno<ref>{{cita news|autore=Melody Fusaro|titolo=Altino dopo 30 anni inaugura per poche ore il "museo che non c’è"|pubblicazione=Il Gazzettino|url=http://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/altino_museo_non_c_rsquo_egrave-747800.html|data=12 dicembre 2014
Il 4 luglio 2015 è stata definitivamente aperta al pubblico la nuova sede del museo archeologico<ref>{{cita news|autore=M.C.|titolo=Altino: il museo apre nella nuova sede|pubblicazione=Gente Veneta|url=http://www.genteveneta.it/public/articolo_gvnews.php?id=3146|data=2 luglio 2015
Gli spazi per il restauro, la catalogazione e la creazione di riproduzioni e fotografie sono stati realizzati, unitamente ad un book-shop e ad una caffetteria, ma non sono ancora stati attivati.
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