Mantello terrestre: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m apostrofo tipografico |
template citazione; rimuovo link da parametro formato; Corretti parametri ref duplicati |
||
Riga 60:
</ref>.
La parte superiore del mantello è definita tramite un improvviso incremento nella velocità sismica, rispetto a quella della crosta terrestre, incremento che fu notato per la prima volta dal geofisico [[Andrija Mohorovičić]] nel 1909; questo confine viene attualmente indicato come la "[[discontinuità di Mohorovičić]] o [[discontinuità di Mohorovičić|Moho]]"<ref name="today's mantle"/><ref name="moho">
{{cita web
|url=http://istrianet.org/istria/illustri/mohorovicic/
Line 120 ⟶ 110:
}}
Per '''strato D'’''' si intende lo strato spesso circa 200 km del mantello inferiore, direttamente al di sopra del confine mantello-nucleo, talvolta incluso nelle discussioni relative alla zona di confine mantello-nucleo.<ref name=Peltier>
{{Cita libro |titolo=Mantle Dynamics and the D" Layer: Impacts of the Post Perovskite Phase |autore=WR Peltier |url=http://www.atmosp.physics.utoronto.ca/~peltier/pubs_books/W.R.%20Peltier,%20Mantle%20Dynamics%20and%20the%20D%20doubleprime%20Layer.Implications%20of%20the%20Post-perovskite%20Phase,%20AGU%20Geodynamics%20Series%20Monograph,%20AGU%20Books,%20pages%20217-227,%202007.pdf |anno=2007 |pp=217–227}}</ref><ref>{{cita libro|url=http://www.agu.org/cgi-bin/agubooks?book=SEGM1744399|titolo=Post-Perovskite: The Last Mantle Phase Transition|volume=174|capitolo=Mantle dynamics and the D-doubleprime layer implications of the post-perovskite phase|editore=American Geophysical Union|ISBN=978-0-87590-439-9|
</ref>
Line 269 ⟶ 259:
Un nuovo metodo per esplorare centinaia di km nella parte superiore della Terra è stato recentemente analizzato: esso consiste in una sonda generatrice di calore piccola e densa che fonde gli strati lungo il suo percorso attraverso la crosta e il mantello, mentre la sua posizione e progressione vengono tracciate da segnali acustici generati nelle rocce.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=M.I. Ojovan|autore2=F.G.F. Gibb|autore3=P.P. Poluektov|autore4=E.P. Emets|anno=2005|url=http://www.springerlink.com/content/f5485r63k7313h23/|lingua=en|titolo=Probing of the interior layers of the Earth with self-sinking capsules|rivista=Atomic Energy|numero=99|pp=556–562}}</ref>
La sonda consiste di una sfera esterna in [[tungsteno]] di ~1 m di diametro dentro cui si trova una sorgente di calore radioattivo prodotta dal [[Cobalto-60|<sup>60</sup>Co]]. Si è calcolato che una tale sonda raggiungerà la [[discontinuità di Mohorovičić|Moho]] oceanica in meno di sei mesi e in pochi decenni conseguirà profondità minime di ben oltre 100 km sotto la litosfera sia oceanica che continentale.<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=M.I. Ojovan|autore2=F.G.F. Gibb|titolo=Exploring the Earth's Crust and Mantle Using Self-Descending, Radiation-Heated, Probes and Acoustic Emission Monitoring|capitolo=7|
== Note ==
|