Rondò Veneziano: differenze tra le versioni

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'''Rondò Veneziano''' è un [[ensemble (musica)|ensemble musicale]] italiano che si ispira alla [[musica barocca]] sposando sonorità attuali della [[musica pop]] e del [[musica rock|rock]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|autore = |titolo = Dizionario completo della canzone italiana|anno = 2006|editore = Giunti|città = Milano-Firenze|p = 396|pp = |ISBN = |url = https://books.google.it/books?id=QBko1XW9KOUC&pg=PA396&dq=%22Rond%C3%B2+Veneziano%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj--9_p6qPKAhWDPhQKHaRqCmI4HhDoAQhNMAY#v=onepage&q=%22Rond%C3%B2%20Veneziano%22&f=false|curatore = Enrico Deregibus}}</ref>
 
La genesi di questo progetto musicale risale al [[1979]], partendo da un'idea condivisa di [[Freddy Naggiar]], discografico della [[Baby Records]] e [[Gian Piero Reverberi]], noto compositore e [[direttore d'orchestra]] della [[scuola genovese]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|autore = Lucio Salvini|titolo = Non erano solo canzonette: L'epoca d'oro della canzone italiana|anno = 2015|editore = Skira Editore|città = Milano|p = |pp = |ISBN = 9788857228297978-88-572-2829-7|url = https://books.google.it/books?id=Nq_KBgAAQBAJ&pg=PT23&dq=rond%C3%B2+veneziano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiFrZeYnf_KAhUJ7nIKHeRxBFUQ6AEITzAI#v=onepage&q=rond%C3%B2%20veneziano&f=false}}</ref>
 
Il vasto repertorio comprende composizioni ispirate a modelli stilistici di [[Vivaldi]], [[Tomaso Albinoni|Albinoni]], [[Boccherini]], del tardobarocco europeo e porta la firma dello stesso Reverberi, affermato arrangiatore già noto per aver collaborato con i maggiori artisti italiani tra cui [[Lucio Battisti]], [[Lucio Dalla]], [[Fabrizio De André]], [[Bruno Lauzi]], [[Mina (cantante)|Mina]], [[Gino Paoli]], [[Eros Ramazzotti]], [[Luigi Tenco]] e [[Ornella Vanoni]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita news|autore = Vanzetto Chiara|titolo = Le note «informali» di Gian Piero Reverberi|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 25 agosto 2014|p = 11|url = http://archiviostorico.corriere.it/2014/agosto/25/note_informali_Gian_Piero_Reverberi_co_0_20140825_a225230a-2c17-11e4-9762-4a1fef1288fc.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160126064311/http://archiviostorico.corriere.it/2014/agosto/25/note_informali_Gian_Piero_Reverberi_co_0_20140825_a225230a-2c17-11e4-9762-4a1fef1288fc.shtml|accesso = 9 gennaio 2016|dataarchivio = 23 gennaio 2016}}</ref>
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Tuttavia, non tutti i brani dei Rondò Veneziano sono riconducibili a dei modelli settecenteschi. Il loro repertorio comprende anche composizioni che si orientano verso esempi di altre epoche della storia della musica; altre composizioni riproducono invece strutture proprie della musica leggera o del folk, limitando il collegamento con il passato alla sola sonorità orchestrale.
 
Ritiratosi quasi del tutto dalle scene italiane, il gruppo continua la propria attività con tournée europee, riscuotendo un particolare successo prevalentemente nell'area di lingua tedesca come [[Austria]], [[Germania]], [[Svizzera]] e [[Lussemburgo]].<ref name=":0" /> Una collezione di [[memorabilia]] del gruppo comprendente 400 pezzi è stata esposta dal 20 gennaio [[2007]] a [[Friburgo (Svizzera)|Friburgo]] e in seguito a [[Locarno]] e a [[Lugano]] in occasione di alcuni concerti dei Rondò Veneziano.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.valsassinanews.com/2010/08/03/rondo-veneziano-una-grande-collezione-made-in-valsassina/|titolo = Rondò Veneziano, una grande collezione ”made in Valsassina”|accesso = 24 dicembre 2015|editore = |data = 3 agosto 2010}}</ref> Nel [[2009]] il gruppo è tornato ad esibirsi nuovamente in [[Italia]] con due concerti svoltisi presso il [[Politeama Rossetti]] di [[Trieste]] il 10 e l'11 gennaio.<ref name=":8">{{Cita web|url = http://www.ilrossetti.it/scheda_fuoriabb.asp?RecordID=3366|titolo = Rondò Veneziano - Il Rossetti - Stagione teatrale - eventi speciali|accesso = 17 febbraio 2016|sito = }}</ref>
 
Complessivamente i Rondò Veneziano hanno venduto oltre 25 milioni di dischi in tutto il mondo<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita news|lingua=|autore=Alessandro Dell'Orto|url=http://www.liberoquotidiano.it/blog/997067/Branduardi-ci-ha-ispirati-Canale-5-ci-ha-dato-il-successo.html|titolo=Branduardi ci ha ispirati, Canale 5 ci ha dato il successo|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|data=|accesso=3 novembre 2015}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=|autore=Antonio Orlando|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/28/che_idea_barocca_co_0_9304286822.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222164853/http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/28/che_idea_barocca_co_0_9304286822.shtml|dataarchivio=15 dicembre 2015|titolo=Che idea barocca!|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] di Milano|data= 29 aprile 1993|p= 10|accesso=3 novembre 2015}}</ref> e hanno inoltre ricevuto numerosi [[Disco d'oro|dischi d'oro]] e [[Disco di platino|dischi di platino]] in [[Europa]].<ref name=":0" /><ref name=":8"/>
 
== Biografia ==
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Lo stesso Reverberi esplorò questo settore di mercato seguendo il proprio istinto e, a tal proposito, rilasciò la seguente dichiarazione: «[…] era il periodo della musica da discoteca generata con i primi computer e l'autenticità andava persa, sempre di più. Trovavo quest'evoluzione musicale errata e in tante altre persone cresceva in ugual misura la volontà di tornare alle radici, alla genuinità».<ref name=":0">{{Cita web|autore = |url = http://www.rondoveneziano.com/page/downloads/Testostampa.pdf|titolo = Presentazione dell'orchestra “Rondò Veneziano”|accesso = 19 dicembre 2015|editore = Cleo Music|data = }}</ref> [[File:Gian piero reverberi.jpg|thumb|right|Gian Piero Reverberi]]
 
Il progetto prevedeva inizialmente un prodotto strumentale italiano analogo allo stile musicale di [[Angelo Branduardi]] e alternativo a quello più classico ma di respiro internazionale del noto pianista [[Stephen Schlaks]], anch'egli appartenente alla stessa casa discografica. Per Reverberi la forma della [[ballata (musica)|ballata]] senza un testo di supporto risultava troppo ripetitiva e quindi creò uno stile che compendiasse sia la tradizione strumentale italiana [[musica barocca|barocca]] che la [[musica leggera|pop]]. Probabilmente tale scelta fu forse condizionata da ''[[Florian (album)|Florian]]'', il [[concept album]] su [[Venezia]] che produsse per il gruppo [[Le Orme]].<ref>{{Cita libro|autore = Aldo Tagliapietra|titolo = Le mie verità nascoste|anno = 2014|editore = Arcana|città = Roma|p = |pp = |ISBN = |url = |altri = a cura di Omero Pesenti, Gianpaolo Saccomanno, Gloria Tagliapietra, prefazione di Armando Gallo}}</ref>
 
Dal punto di vista [[forma musicale|formale]] la scelta del [[rondò]] fu quella che più si avvicinò all'idea di [[Freddy Naggiar]], ovvero una forma musicale caratterizzata da un episodio che viene mantenuto fisso, o soggetto a lievi modifiche ed espresso nella tonalità di base; a questo poi si aggiunge un'alternanza di altri episodi di carattere differente. A questa premessa prettamente tecnica si aggiunse anche una sorta di rinascita culturale della stessa [[Venezia]], tornata in auge proprio nel [[1979]] con il ritorno del suo celeberrimo [[Carnevale di Venezia|carnevale storico]], pertanto la presenza di musicisti che suonano in abiti del [[XVIII secolo]] si rivelò un espediente di forte impatto anche dal punto di vista prettamente commerciale.
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I primi quattro brani dimostrativi, ''Rondò veneziano'', ''San Marco'', ''Andante veneziano'' e un altro non identificato, furono registrati e diretti da Reverberi ai ''Varirecording Studios'' di [[Milano]] con un'orchestra sinfonica genovese accompagnati da un batterista e un bassista di sua conoscenza. Alla [[Baby Records]] i provini piacquero e pertanto furono composti altri cinque pezzi, completando i nove del primo album omonimo.
 
Come affermò lo stesso Freddy Naggiar in un'intervista del [[2015]]: «La musica strumentale era ora il Rondò Veneziano. Era Vivaldi portato in forme moderne, aggiungendo una ritmica molto delicata e un tocco di barocco italiano, con quel sapore che all'estero funzionava come “musica classica”».<ref>{{Cita libro|autore = Cataldo Verrina|titolo = Italo disco story. Il dominio italiano sulla 'dance culture' degli anni '80|anno = 2015|editore = |città = |p = |pp = |ISBN = 12917528891-291-75288-9|url = https://books.google.it/books?id=ytV0BgAAQBAJ&dq=tour+dei+rond%C3%B2+veneziano&hl=it&source=gbs_navlinks_s}}</ref> Secondo [[Mario Luzzatto Fegiz]] quella dei Rondò Veneziano era invece «una musica pittorica, manieristica, che gioca fortemente sul mito di Venezia evocata anche nella grafica e nei costumi: gondole stilizzate, Canal Grande con sfondo di San Marco al tramonto, Leoni».<ref name=":3" />
 
Il primo album venne completato già per l'inverno del [[1979]] ma, in concomitanza delle feste natalizie e del [[29º Festival di Sanremo]], si decise di pubblicarlo l'anno seguente con una strategia di marketing che si rivelò più vincente.
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Il 22 ottobre [[1980]] esce il primo album ''[[Rondò veneziano (album)|Rondò veneziano]]'' ma già dal 22 febbraio [[1980]] il brano omonimo ''Rondò veneziano'' fu scelto da [[Silvio Berlusconi]], sotto consiglio di Freddy Naggiar, come sigla di apertura e chiusura dei programmi della nascente [[Canale 5]], destando la curiosità per circa un anno. Il brano andava in onda sei volte al giorno e la ricerca del brano incuriosiva l'ascoltatore che non sapeva né titolo né provenienza, come confidò [[Shel Shapiro]] a Reverberi successivamente.<ref name=":1" /><ref name=":3" />
 
La prima apparizione ufficiale del gruppo avvenne più tardi in una puntata di ''[[Domenica in]]'' del [[1981]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome = |data = 1º novembre 2013-11-01|titolo = RONDO' VENEZIANO: RONDO' VENEZIANO [1981]|accesso = 16 febbraio 2016|url = http://www.youtube.com/watch?v=vNos0R-H0V8}}</ref> Il successo di quello che lo stesso Gian Piero Reverberi definì un esperimento, fu inaspettato e in Italia l'album fu tra i dischi più venduti dell'anno guadagnandosi il 10º posto in classifica.<ref>{{Cita web|url = http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1981.htm|titolo = Hit Parade Italia - ALBUM 1981|accesso = 16 febbraio 2016|sito = www.hitparadeitalia.it}}</ref>
Lo stesso brano ''Rondò veneziano'' fu anche adottato come sigla del ''[[Tg l'una, quasi un rotocalco per la domenica]]'' per un breve periodo del [[1981]].
 
Il [[Natale|25 dicembre]] [[1981]], in occasione della [[Mostra internazionale di musica leggera|''22ª Mostra internazionale di musica leggera'']] svoltasi nel [[Palazzo del Cinema di Venezia|Palazzo del Cinema]] del Lido di Venezia, venne registrato su [[Rai 1]] uno speciale dei Rondò Veneziano con musiche tratte dal nuovo album e con la regia di Antonio A. Moretti.<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Palinsesto di Rai 1|pubblicazione = [[Radiocorriere TV]], n. 51|data = 25 dicembre 1981|url = http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAUmvm0W/nOE6xY4jQddzI7gQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAACiOt+P+gmI+/XLi4Y7hAUpAAAAAASAAACgAAAAEAAAAOtFQhf3s819GcfJaq1UnyQQAAAAeu2qPWjKt5BW/uCf9c1baRQAAAB9H10lLCWu7AyMU08GCOLhCe+FIQ==|p = 26}}</ref> Tra le curiosità dell'ensemble vi è il brano ''[[Rondò veneziano (album)|Colombina]]'' che divenne anche sigla del [[Festival di Sanremo 1981|31º Festival di Sanremo]] condotto da Claudio Cecchetto.<ref>{{Cita libro|autore = Carlo Calabrò|titolo = Sanremo all'inferno e ritorno. Quando il Festival entrò in crisi|anno = 2016|editore = |città = |p = |pp = |ISBN = 9788893322065|url = https://books.google.it/books?id=pgCKCwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false}}</ref>
 
Nell'ottobre del [[1982]] parteciparono alla trasmissione televisiva di [[Canale 5]] ''[[Premiatissima]]'' nella squadra denominata ''Fortissima'' capitanata dai [[Ricchi e Poveri]]. L'8 gennaio dell'anno successivo tornarono su [[Rai 1]], ospiti di'' [[Domenica in]]'', nell'edizione condotta da [[Raffaella Carrà]].<ref>{{Cita web|url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,1023_01_1983_0007_0017_14280987/|titolo = Archivio La Stampa|accesso = 16 febbraio 2016|sito = www.archiviolastampa.it}}</ref>
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Nel [[1983]] uscì l'album ''Scaramucce'' e il 15 ottobre dello stesso anno parteciparono per la seconda volta alla trasmissione ''Premiatissima'' nella squadra ''Turbo'', nuovamente capitanata dai Ricchi e Poveri.<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Gli ospiti di Dorelli|pubblicazione = La Stampa|data = 15 ottobre 1983|p = 22|url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,1032_01_1983_0244_0033_14750164/}}</ref>
 
Il crescente successo affermatosi anche in Europa fu dovuto alla ''compilation-remix'' ''[[Venezia 2000]]'' che raggiunse il 3º posto in classifica, che risultò anche tra gli album più venduti in Italia nel [[1983]] posizionandosi al 27º posto.<ref>{{Cita web|url = http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1983.htm|titolo = Hit Parade Italia - Album 1983|accesso = 16 febbraio 2016|sito = www.hitparadeitalia.it}}</ref> All'estero si guadagnò le migliori posizioni per diciotto settimane, quattro di cui in 1ª posizione in Svizzera e Francia,<ref>{{Cita web|autore = |url = http://hitparade.ch/album/Rondo'-Veneziano/Venezia-2000-46|titolo = Venezia 2000|accesso = 16 febbraio 2016|editore = |data = |lingua = DE}}</ref> per sedici settimane di cui una in 2ª posizione in Germania<ref>{{Cita web|url = https://www.offiziellecharts.de/album-details-46|titolo = Venezia 2000|accesso = 16 febbraio 2016|sito = |lingua = DE}}</ref> e per due settimane, di cui una in 41ª posizione in Olanda.
 
=== Il secondo periodo Baby Records (1984-1987) ===
Il 2 dicembre [[1984]] furono ospiti a ''Domenica in'' su [[Rai 1]] insieme a [[Edoardo Bennato]], [[Angelo Branduardi]], [[Lucio Dalla]] e [[Renato Zero]].<ref>{{Cita news|autore = |titolo = 'Domenica in' ospita persino chi tradisce la Rai per i privati|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 2 dicembre 1984|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/12/02/domenica-in-ospita-persino-chi-tradisce-la.html?ref=search|accesso = 17 febbraio 2016}}</ref> Il brano ''Odissea veneziana'' fu usato nello spot della [[Fiat Uno]] come [[Auto dell'anno|''Auto dell'anno'']] nel [[1984]].<ref>{{Cita web|cognome = |url = http://www.wupromotion.com/en/great-china-tour/orchestra-a-choir/171-rondo-veneziano-italy|titolo = Wu Promotion - Rondo Veneziano, Gian Piero Reverberi, Italy, 1998|accesso = 12 febbraio 2016|sito = |lingua = EN}}</ref>
 
Il 5 aprile [[1986]] furono ospiti a ''[[Serata d'onore (programma televisivo)|Serata d'onore]]'' programma televisivo dedicato alla musica trasmesso da [[Rai 1]] insieme agli [[Orchestra del Teatro alla Scala|''Archi della Scala'']] e a [[Riccardo Cocciante]], [[Boy George]] dei [[Culture Club]], [[Tullio De Piscopo]], i [[Matia Bazar]], [[Fausto Papetti]] e [[Achille Togliani]].<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Il ritorno di Baudo per 'Serata d'onore'|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 19 marzo 1986|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/19/il-ritorno-di-baudo-per-serata.html?ref=search|accesso = 17 febbraio 2016}}</ref>
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=== Il periodo DDD - La Drogueria di Drugolo (1992-1995) ===
Nel 1993 Gian Piero Reverberi maturò l'idea di cambiare etichetta discografica scegliendo la ''[[DDD - La Drogueria di Drugolo]]'', fondata da [[Roberto Galanti]], il quale si dedicò personalmente alla nuova produzione del gruppo. L'etichetta produceva già a partire dagli anni ottanta molti artisti come [[Eros Ramazzotti]], [[Mia Martini]], [[Enzo Jannacci]], [[Fiorella Mannoia]] e i [[Matia Bazar]].<ref>{{Cita news|autore = Franco Manzoni|titolo = Roberto Galanti, l'uomo che scoprì Ramazzotti|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 10 settembre 2013|p = 9|url = |urlarchivio = |SBN=IT\ICCU\LO1\1491350}}</ref><ref>{{Cita libro|autore = Andrea Pedrinelli|titolo = La canzone a Milano dalle origini ai giorni nostri|anno = 2015|editore = [[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]]|città = Milano|p = |pp = |ISBN = 882037325488-203-7325-4|url = https://books.google.it/books?id=JLLZCgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|accesso = 12 gennaio 2016}}</ref> Il nuovo disco riportò per la prima volta in copertina il nome di Gian Piero Reverberi e fu intitolato con il nome del brano omonimo, reinciso per l'occasione insieme a ''La Serenissima'', quasi a voler riconoscere una certa priorità, meritata del resto, del compositore.<ref>{{Cita news|autore = Francesco De Vitis|titolo = Musica e dischi|pubblicazione = [[Radiocorriere TV]], n. 46|data = 1992|p = 186|url = http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAUmvm0W/nOE6xY4jQddzI7gQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAAAq/BUWD6LDlq2wV0WWb2oQAAAAAASAAACgAAAAEAAAAA4S1iRoM8BGY2A6TM3BJtAQAAAAQH8oPQlmlahD2zRe0MooFRQAAABuoBOl9VHrQap7+ppzAzXlnkCgFw==|accesso = }}</ref> Nel libretto vennero inserite le tappe della prima tournée europea. La stessa cura nei dettagli fu dedicata anche alla copertina della versione internazionale intitolata ''Stagioni di Venezia'' e distribuita dalla BMG Ariola.
 
Il 10 gennaio [[1993]] furono nuovamente ospiti a ''Domenica in'' su [[Rai 1]] insieme a [[Ornella Vanoni]] per la promozione del disco ''G. P. Reverberi - Rondò Veneziano'' esibendosi nel brano ''Stagioni di Venezia''.<ref>{{Cita news|autore = Massimo Spampani|titolo = Alba: "a "Domenica in" mi sento in gabbia"|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 10 gennaio 1993|url = http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/10/Alba_domenica_sento_gabbia_co_0_9301104251.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150323090717/http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/10/Alba_domenica_sento_gabbia_co_0_9301104251.shtml|accesso = 19 dicembre 2015|dataarchivio = 23 marzo 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/01/09/Spettacolo/RAIUNO-DOMENICA-IN_171200.php|titolo = Raiuno: Domenica in|accesso = 16 febbraio 2016|sito = www.adnkronos.com}}</ref>
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Il 28 dicembre [[1999]] si esibirono al ''Traumschiff-Melodie: Eine musikalische Traumschiffreise'' e l'evento venne trasmesso dalla [[ZDF]].<ref>{{Cita web
|url = http://www.patrick-lindner.de/shows/index.html|titolo = Patrick Lindner Shows|autore = |wkautore = |sito = |editore = |data = |lingua = de|formato = |pagina = |pagine = |cid = |citazione = |accesso = 3 settembre 2015|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>
 
=== Il periodo Baby Records International (2001-2002) ===
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Il 29 agosto [[2010]] durante il programma ''[[Da Da Da]]'' di [[Rai 1]], puntata ''Vintage'', riapparve uno dei primi video promozionali dei Rondò Veneziano per il brano omonimo del [[1980]].
 
Il 29 gennaio [[2011]] figurarono sulla [[RTS (Svizzera)|RTS]] in un'edizione speciale del programma ''Les coups de cœur d'Alain Morisod'' intitolata ''Les grands moments...''<ref>{{Cita web|url = http://www.rts.ch/divertissement/coups-coeurs-morisod/2824073-les-grand-moments.html|titolo = « Les grand moments… »|accesso = 2016-02-16 febbraio 2016|sito = rts.ch|lingua = FR}}</ref>, il 7 luglio [[2012]] nella puntata ''E viva l'Italia... spécial Portofino'' suonando ''Papagena'',<ref>{{Cita web|url = http://www.rts.ch/divertissement/coups-coeurs-morisod/4124542-e-viva-italia-special-portofino-2-2.html|titolo = E viva Italia ... spécial Portofino !|accesso = 2016-02-16 febbraio 2016|sito = rts.ch|lingua = FR}}</ref>, il 20 luglio [[2013]] nella puntata ''Bienvenue en Gruyère''<ref>{{Cita web|url = http://www.rts.ch/divertissement/coups-coeurs-morisod/5030028-bienvenue-en-gruyere.html|titolo = Bienvenue en Gruyère|accesso = 16 febbraio 2016|sito = rts.ch|lingua = FR}}</ref> e il 26 luglio [[2014]] nella puntata ''Spéciale Italie''.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.rts.ch/divertissement/coups-coeurs-morisod/5937929-speciale-italie.html|titolo = Spéciale Italie|accesso = 19 dicembre 2015|editore = |data = 26 luglio 2014|lingua = fr|sito = }}</ref>
 
Il 4 agosto [[2012]] i Rondò Veneziano si esibirono nel [[Castello di Pillnitz]] durante il programma ''Großer Sommernachtsball'' trasmesso dalla [[Mitteldeutscher Rundfunk|MDR]].
Altri ospiti della serata furono [[Angelo Branduardi]], il compositore di [[colonne sonore]] [[Günther Fischer]], il [[tenore]] inglese [[Paul Potts]], il [[controtenore]] brasiliano [[Edson Cordeiro]] e il [[soprano]] austriaco [[Eva Lind]].<ref>{{Cita web|nome = |cognome = |url = http://www.mdr.de/presse/fernsehen/presseinformation1654.html|titolo = Großer MDR-Sommernachtsball in Schloss Pillnitz|accesso = 16 febbraio 2016|lingua = DE|sito = www.mdr.de|data = 10 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore = |titolo = "Der große Sommernachtsball - Live von Schloss Pillnitz, Heidecksburg und Burg Falkenstein"|rivista = |volume = |numero = |url = http://www.mdr.de/presse/fernsehen/presseinformation1754.html|data = 31 luglio 2012|città = Lipsia|lingua = de}}</ref>
 
== Stile e prassi esecutiva ==
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Secondo [[Massimo Morini]] i Rondò Veneziano nella cultura popolare hanno «cambiato il modo di concepire la classica, fondendola al pop».<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Morini: 'Riscoprite Rondò Veneziano'|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 24 novembre 2006|accesso = 17 febbraio 2016|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/24/morini-riscoprite-rondo-veneziano.html?ref=search}}</ref> Gian Piero Reverberi, in un'intervista al [[Corriere della Sera]], definisce i Rondò Veneziano «un genere classico non impegnativo e, contemporaneamente, una musica leggera non superficiale. Avvicina i due mondi ed è apprezzato da un pubblico molto eterogeneo. Siamo seguiti, fatte le debite proporzioni stilistiche e compositive, con lo stesso spirito con il quale viene ascoltato il Concerto di Capodanno da Vienna: una musica per tutti».<ref name=":2" />
 
Lo stesso compositore ricorda come [[Fabrizio De André]] «in un libro che lo riguardava, a proposito del mio progetto Rondò Veneziano, mi dava della "puttana". Io credo che Fabrizio non abbia mai ascoltato in vita sua un solo solco dei dischi del Rondò Veneziano; però si è sentito in dovere di esprimere quel giudizio, come a dire che lui era un artista capace di mandare in giro messaggi mentre io badavo solo ai soldi. Mi spiace. Credo che si sia fermato all'immagine del Rondò Veneziano, che è sicuramente un'immagine ''cheap''.»<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = Belìn, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André|anno = 2012|editore = [[Giunti Editore]]|città = Milano|p = 84|pp = |ISBN = 880978262388-09-78262-3|curatore = Riccardo Bertoncelli|url = https://books.google.it/books?id=EXcUAAAAQBAJ&pg=PA84&dq=%22Rond%C3%B2+Veneziano%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiGzK28nZ_KAhWEuxQKHRv0Cv4Q6AEIPTAD#v=onepage&q=%22Rond%C3%B2%20Veneziano%22&f=false|edizione = Nuova edizione ampliata}}</ref>
 
=== Stile ===
Il repertorio del gruppo è stato analizzato stilisticamente dalla musicologa [[Susanne Kübler Basile]] in occasione del convegno intitolato ''La produzione e il consumo della musica dell'età di Vivaldi negli ultimi cinquant'anni'', tenutosi nella sede dell'Istituto Italiano Antonio Vivaldi ''[[Fondazione Giorgio Cini]]'' di Venezia dal 21 al 23 febbraio [[1997]].<ref>{{Cita web|url = http://www.olschki.it/libro/9788822246431|titolo = Casa editrice Olschki|accesso = 16 febbraio 2016|sito = www.olschki.it}}</ref>
 
A differenza del "[[classic rock]]" in voga nella seconda metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] e fino agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]], che si distingueva per le citazioni o le reinterpretazioni di composizioni classiche, la musica dei Rondò Veneziano si propone invece come originale.<ref name=":5">{{Cita libro|autore = Susanne Kübler Basile|titolo = Modelli stilistici vivaldiani nella musica leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano|anno = 1998|editore = Leo S. Olschki Editore|città = Firenze|p = |pp = 391–400|ISBN = ISBN 88-222-4643-8|volume = |opera collana= Francesco Fanna e Michael Talbot (a cura di), Cinquant'anni di produzioni e consumi della musica dell'età di Vivaldi (1947-1997) - Quaderni vivaldiani, volume 10}}</ref>
 
La Kübler Basile, nel suo saggio ''Modelli stilistici vivaldiani nella musica leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano'', analizza per esempio la composizione ''Campielli'', pubblicata nell'album ''[[Scaramucce]]'' del [[1982]]. I riferimenti ai modelli stilistici barocchi sono evidenti sia nei motivi ritmici che in quelli melodici: il suo modello ritmico binario si trova in [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]] nel primo movimento del concerto per [[flauto]] in re minore [[Catalogo Ryom|RV]] 107, nel terzo movimento del concerto in la minore [[Catalogo Ryom|RV]] 158 e nel terzo movimento del concerto per archi in mi minore [[Catalogo Ryom|RV]] 134. Per quanto riguarda [[Tomaso Albinoni|Albinoni]] è possibile ricordare i primi movimenti del ''concerto a cinque'', op. 9 n. 7 e del ''concerto a cinque'', op. 9 n. 10.<ref name=":5">{{Cita libro|autore = Susanne Kübler Basile|titolo = Modelli stilistici vivaldiani nella musica leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano|anno = 1998|editore = Leo S. Olschki Editore|città = Firenze|p = |pp = 391–400|ISBN = ISBN 88-222-4643-8|volume = |opera = Francesco Fanna e Michael Talbot (a cura di), Cinquant'anni di produzioni e consumi della musica dell'età di Vivaldi (1947-1997) - Quaderni vivaldiani, volume 10}}</ref>[[File:Rondò veneziano gian piero reverberi.jpg|thumb|Rondò Veneziano in una foto del 2006 con Gian Piero Reverberi]]
 
Gli accenti forti sono molto marcati e vengono introdotte delle figure sincopate.<ref>Una tale costruzione si adatta molto bene allo stile dei Rondò Veneziano, il quale è fortemente condizionato dell'elemento ritmico.</ref> A differenza di Vivaldi o di Albinoni la costruzione binaria di ''Campielli'' è perfettamente regolare: la simmetricità dei temi è uno dei tratti più caratteristici della musica dei Rondò Veneziano; un tale procedimento è corrispondente ad un modello classico.
 
La combinazione di accenti regolari e di accenti sincopati, la costruzione binaria o addirittura periodica, l'assenza di pause sia nei temi sia nei punti di cesura e le melodie strutturate a base di triadi sono altri elementi ricorrenti nei temi composti dal Reverberi per esempio nei brani ''Rondò veneziano'', ''Misteriosa Venezia'' e ''Campo dei mori''.<ref name=":5">{{Cita libro|autore = Susanne Kübler Basile|titolo = Modelli stilistici vivaldiani nella musica leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano|anno = 1998|editore = Leo S. Olschki Editore|città = Firenze|p = |pp = 391–400|ISBN = ISBN 88-222-4643-8|volume = |opera = Francesco Fanna e Michael Talbot (a cura di), Cinquant'anni di produzioni e consumi della musica dell'età di Vivaldi (1947-1997) - Quaderni vivaldiani, volume 10}}</ref>
 
Per quanto riguarda le strutture melodiche alcune composizioni si ricollegano direttamente alla musica [[Antonio Vivaldi|vivaldiana]]. In un altro brano contenuto nell'album ''[[Scaramucce]]'', e intitolato ''Arabesco'', questi rapporti sono evidenti: qui il motivo iniziale richiama l'inizio del terzo concerto in sol maggiore [[Catalogo Ryom|RV]] 310 tratto da ''L'estro armonico'', op. 3.
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=== Prassi esecutiva ===
A volte i temi del maestro [[Gian Piero Reverberi|Reverberi]] sono privi di un collegamento musicale, tuttavia risultano uniti dal metro rigido e regolare della batteria tipico della [[musica leggera]]. La [[dinamica a terrazze]] è alla base di molti brani dei Rondò Veneziano.
Essa è resa, come nel [[XVIII secolo]], attraverso la sola strumentazione: il "piano" facendo suonare pochi strumenti, il "forte" coincide con l'intera orchestra.<ref name=":5">{{Cita libro|autore = Susanne Kübler Basile|titolo = Modelli stilistici vivaldiani nella musica leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano|anno = 1998|editore = Leo S. Olschki Editore|città = Firenze|p = |pp = 391–400|ISBN = ISBN 88-222-4643-8|volume = |opera = Francesco Fanna e Michael Talbot (a cura di), Cinquant'anni di produzioni e consumi della musica dell'età di Vivaldi (1947-1997) - Quaderni vivaldiani, volume 10}}</ref> Un esempio è l'incipit dell'arrangiamento con musiche vivaldiane dal titolo ''Estro armonico'', tratto da ''[[The Genius of Vivaldi, Mozart, Beethoven]]'', in cui la dinamica del "forte" è accentuata dalla batteria.<ref name=":5">{{Cita libro|autore = Susanne Kübler Basile|titolo = Modelli stilistici vivaldiani nella musica leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano|anno = 1998|editore = Leo S. Olschki Editore|città = Firenze|p = |pp = 391–400|ISBN = ISBN 88-222-4643-8|volume = |opera = Francesco Fanna e Michael Talbot (a cura di), Cinquant'anni di produzioni e consumi della musica dell'età di Vivaldi (1947-1997) - Quaderni vivaldiani, volume 10}}</ref> Il suono degli archi dei ''Rondò Veneziano'', pieno e intenso, risente delle prassi esecutive barocche tradizionali prima dell'apparizione delle orchestre con strumenti d'epoca: il modello è quello de [[I Solisti Veneti]] e de [[I Musici|I Musici di Roma]]. Alla continuità sonora contribuisce anche la già menzionata assenza di pause nelle composizioni.<ref name=":5"/>
 
== L'organico live e in studio ==
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Durante le sessioni di studio di registrazione l'''ensemble'' fu composto da un [[corno inglese]], un flauto traverso, otto violini primi, otto violini secondi, sei viole, sei violoncelli, due [[contrabbasso|contrabbassi]], un basso elettrico e una batteria: a questi strumenti si aggiunsero la [[chitarra|chitarra classica]] o [[chitarra elettrica|elettrica]], la [[tromba]], il [[corno francese]], i [[Timpano (strumento musicale)|timpani]], il [[clarinetto]] e il [[pianoforte]] in alcuni brani con solista. Alcune sonorità addizionali e i sintetizzatori furono programmati e mixati successivamente.
 
La conformazione per esecuzioni prettamente in studio fu nominata [[Rondò Veneziano Chamber Orchestra]] con un organico solitamente composto da quattro violini primi, tre violini secondi, tre viole, tre violoncelli, due contrabbassi, un corno francese e il pianoforte.<ref name=":6">{{Cita web|url = http://www.youtube.com/user/RondoVenezianoMusic/videos|titolo = Rondò Veneziano|accesso = 16 febbraio 2016|sito = YouTube}}</ref>
 
In svariate esibizioni dal vivo il gruppo è stato accompagnato da trenta orchestrali creando una sonorità sinfonica adatta per i teatri e gli auditorium.<ref name=":1" /> Per 12 anni l'orchestra accompagnatrice è stata il ''Gruppo Strumentale Veneto "Gian Francesco Malipiero"''.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.reggioiniziativeculturali.it/index.php?pag=artisti&genere=00021&artista=00109|titolo = Gruppo Strumentale Veneto Gianfrancesco Malipiero|accesso = 19 dicembre 2015|editore = |data = }}</ref>
=== I musicisti ===
A causa della scarsa cura profusa nei libretti interni degli album prodotti dalla [[Baby Records]] vi è un'assenza totale di riferimenti ai musicisti accreditati fino al [[1989]].
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* Oscar Trabucchi - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]
Altri musicisti accreditati:
* Arianna Menesini<ref>{{Cita news|autore = Santini Fabio|titolo = Dodecacellos, l'Ensemble chiude il Violoncellistico con Vivaldi e Bach|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 30 novembre 2014|p = 14|url = http://archiviostorico.corriere.it/2014/novembre/30/Dodecacellos_Ensemble_chiude_Violoncellistico_con_co_0_20141130_a49ee8f8-7859-11e4-afd5-328519798af5.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160126073446/http://archiviostorico.corriere.it/2014/novembre/30/Dodecacellos_Ensemble_chiude_Violoncellistico_con_co_0_20141130_a49ee8f8-7859-11e4-afd5-328519798af5.shtml|accesso = 9 gennaio 2016|lingua = |dataarchivio = 26 gennaio 2016}}</ref> - [[violoncello]]
*Giacomo Caliolo<ref name=":7">{{Cita news|autore = |titolo = Blues più prog rock. Struttura & Forma|pubblicazione = [[La Provincia]]|data = 30 luglio 2013|url = http://www.laprovinciadicomo.it/stories/cultura-e-spettacoli/blues-piu-prog-rock-struttura-amp-forma_1017993_11/|accesso = 19 febbraio 2016}}</ref> - [[basso elettrico]] (1980-1989)
* Tony Pomara<ref name=":7" /> - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1980-1989)
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Il 20 dicembre [[2008]] furono annunciate, durante la trasmissione radiofonica ''Fegiz Files'' di [[Mario Luzzatto Fegiz]] in onda su [[Rai Radio 2]], le ripubblicazioni di tre album della [[Koch Records|Koch]] e ''[[25 - Live in Concert]]'', disco fino ad allora venduto ai concerti e distribuiti dalla Deltadischi.
 
Nel corso degli anni alcuni album dei Rondò Veneziano sono stati trasmessi in versione completa o parziale su [[Rai Radio 4 Light]]<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Filodiffusione|pubblicazione = [[Radiocorriere TV]], n. 32|data = 1986|url = http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAUmvm0W/nOE6xY4jQddzI7gQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAAAkUHZHiLpRmKQgpZd98FrkAAAAAASAAACgAAAAEAAAAM4HP5zAqhImC+HVvALDSVgQAAAA2i0+Nf1ah1bj/ROJ8PwJlBQAAAD0B5SYgVwxhMm6wUZ1kvfCtsN3rg==|p = 63}}</ref> e su [[Radio Vaticana]] nei programmi ''[[Radio Vaticana|Con Voi nella Notte]]'' e ''[[Radio Vaticana|Domenica in Musica]]''.<ref>{{Cita web|url = http://www.radiovaticana.org/StudioA/Programmazione/Studioa29Mag11.html#sopra|titolo = Radio Vaticana - Programmi musicali|accesso = 2016-02-16 febbraio 2016|sito = www.radiovaticana.org}}</ref>
 
Le musiche sono di [[Gian Piero Reverberi]] e di [[Laura Giordano]], sostituita nel [[1991]] da [[Ivano Pavesi]] che si occupò di molti arrangiamenti. Altri coautori sono stati [[Dario Farina]] (''Odissea Veneziana''), [[Franco Fochesato]] (''Luci e colori di Venezia'') e [[Giuseppe Zuppone]] in arte [[Brad Davis (musicista)|Brad Davis]].
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Per la Germania e la Svizzera la [[Gini Musikverlag]], [[Cleo Music AG]], [[Chapulin Edizioni Musicali]], Koch Edition e [[Abramo Allione Edizioni Musicali]].
 
=== Album ufficiali<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.rondoveneziano.net|titolo = Album originali|accesso = 17 febbraio 2016|editore = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071031131707/http://www.rondoveneziano.net/it/rondo-veneziano-album-originali.php|sito = |dataarchivio = 31 ottobre 2007|curatore = Nicolas Haymoz}}</ref> ===
Le versioni internazionali sono elencate nella [[discografia dei Rondò Veneziano|discografia completa]] e nelle singole voci degli album.
==== Periodo Baby Records ====
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* [[2010]] - ''[[Once Upon a Time - A Musical DVD Odissee]]'', regia di [[Chris Flynn]].
 
=== Compilation<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.rondoveneziano.net|titolo = Album di collezione|accesso = 17 febbraio 2016|editore = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071031131934/http://www.rondoveneziano.net/it/rondo-veneziano-album-di-collezione.php|urlmorto = |dataarchivio = 31 ottobre 2007|curatore = Nicolas Haymoz}}</ref> ===
 
* [[1981]] - ''[[Notturno in gondola]]'' ([[Baby Records]])
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==== Copertine ====
Il disegnatore scelto per il primo album fu [[Victor Togliani]], già illustratore per la De Agostini, la Ricordi, la Mondadori e la Peruzzo Editore.<ref name=":4">{{Cita libro|autore = Victor Togliani|titolo = Funzioni non verbali: vivere giocando con una matita in tasca|anno = 2013|editore = Gilgamesh Edizioni|città = Asola|p = |pp = |ISBN = 9788897469612978-88-97469-61-2|url = https://books.google.it/books?id=iQVWAwAAQBAJ&hl=it&source=gbs_book_other_versions}}</ref> Egli collaborerà, sempre per la [[Baby Records]], come scenografo alla creazione dei videoclip a ''cartoons'' per i singoli ''Odissea veneziana'' e ''Casanova'' con la sceneggiatura e regia di [[Guido Manuli]].<ref name=":4" />
 
[[Gian Piero Reverberi]] sin dall'inizio cercò una copertina che non desse l'impressione di un consueto disco di [[musica classica]] ma, sulla falsariga de ''[[I Solisti Veneti]]'', che lasciasse al consumatore un po' di curiosità sul prodotto.
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Per la realizzazione in studio, i primi album hanno avuto come ingegnere del suono [[Harry Thumann]], ad eccezione de ''[[La Serenissima (album)|La Serenissima]]'' con Plinio Chiesa, ex-engineer della [[Fonit Cetra]]<ref>Quest'ultimo alla console sin dagli anni '70 nei primi lavori solistici di Gian Piero Reverberi come, per esempio, ''Timer'' del 1976.</ref> e [[Klaus Strazicky]] come assistente: quest'ultimo poi assunse la funzione che fu inizialmente di Harry Thumann.
 
Il passaggio alla [[Koch Records]] segnò la partecipazione ai banchi di regia di altri collaboratori, nonché di studi di registrazione anche italiani: per diversi anni si è inciso e missato al ''Country Lane Studio'' e all'''Arco Studio'' di [[Monaco di Baviera]]. Per l'[[Italia]] lo ''Studio Mulinetti'',<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.mulinetti.it/|titolo = Studio Mulinetti|accesso = 10 gennaio 2016|editore = |data = }}</ref> il ''DG Studio'' di Franco Fochesato ed altri ancora.
 
== Spartiti ==
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Nel 1991 [[Gian Piero Reverberi]] ha diretto la ''Munich International Orchestra'' in una tournée di trentacinque concerti: per questa circostanza ha ritoccato e congiunto singole composizioni, scritte originariamente per la sua piccola orchestra, sino ad ottenere alcune ''suites'' adatte ad un'orchestra sinfonica composta da sessanta persone.<ref name=":0" />
 
A [[Milano]] si tenne la prima tappa ufficiale del tour tenutasi il 28 aprile [[1993]] al [[Teatro Smeraldo]] (con repliche in Germania, Monaco e Francia). Il gruppo base fu sostenuto dall<nowiki>'</nowiki>''Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino'' con un organico di 47 musicisti così suddivisi: sedici violini, cinque viole, cinque violoncelli, tre contrabassi, due flauti traversi, due oboe, due clarinetti, due fagotti, due corni francesi, due trombe, tre percussioni, tre tastiere.<ref name=":3">{{Cita news|lingua=|autore=Mario Luzzatto Fegiz|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/maggio/09/melassa_esportazione_co_0_9305095512.shtml|titolo=Melassa da esportazione|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=9 maggio 1993|p=26|accesso=26 settembre 2015}}</ref><ref name=":2">{{Cita news|lingua = |autore = Elia Perboni|url = https://web.archive.org/web/20150927141620/http://archiviostorico.corriere.it/1993/maggio/09/melassa_esportazione_co_0_9305095512.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150927141620/http://archiviostorico.corriere.it/1993/maggio/09/melassa_esportazione_co_0_9305095512.shtml|titolo = Melassa da esportazione|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 9 maggio 1993|p = 26|accesso = 26 settembre 2015|dataarchivio = 27 settembre 2015}}</ref>
 
Nel tour [[2001]]-[[2002]] viene presentata al pubblico, per la prima volta, ''Risveglio'' ultima composizione dell'ensemble che verrà registrata nell'album [[25 - Live in Concert|''25 - Live in Concert'']] del [[2009]].<ref>{{Cita web|autore = Laurent Perret|url = http://www.rondoveneziano.net|titolo = Un avis sur les concerts de Zurich et St Gall, tournée 2001-2002|accesso = 17 febbraio 2016|editore = |data = 2002|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071026095829/http://www.rondoveneziano.net/fr/rondo-veneziano-document-avis-concert-2002.php|dataarchivio = 26 ottobre 2007|lingua = FR|curatore = Nicolas Haymoz}}</ref>
 
== Parodie e citazioni ==
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* Nell'album ''[[Scoraggiando]]'' ([[1982]]) degli [[Squallor]] sono citati sia nel testo della canzone ''Raffreddore nero'' che in ''Mortò veneziano''.
* Parodia di [[Lillo e Greg]] nel programma ''Cocktail d'amore''.
* Parodia di [[Gene Gnocchi]] nel programma ''L'almanacco del Gene Gnocco'' su [[Rai 3]].<ref>{{Cita web|url = http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-af293bc2-12aa-41aa-8f14-c0f51f6d8c8f.html|titolo = Rai Tre Almanacco - rubriche - 9 gennaio 2011|accesso = 2016-02-16 febbraio 2016|sito = www.rai.it}}</ref>
* Parodia di [[Marcello Cesena]] nella prima puntata di [[Quelli che il calcio|''Quelli che il calcio'']] su [[Rai 2]], con una versione ironica e caricaturale chiamata ''Londò Veneziano'', composta da musicanti spiccatamente cinesi.