Mappa di Hereford: differenze tra le versioni

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La Mappa di Hereford è stata in esposizione per molti anni su un muro di un corridoio presso la cattedrale. Durante l'[[Interregno inglese|Interregno]] la mappa fu nascosta sotto il pavimento dell'altare votivo del vescovo Audley, dove rimase per qualche tempo. Nel 1855, la mappa fu restaurata e trasportata al [[British Museum]]. Durante la seconda guerra mondiale, la ''mappa mundi'' e altri manoscritti preziosi sono stati tenuti in sicurezza per essere poi restituiti nel 1946<ref name="storia">{{Cita web|titolo=History of the Chained Library|url=http://www.herefordcathedral.org/education-research/library-and-archives/history-of-the-chained-library|anno=2009|accesso=23 marzo 2015|lingua=en}}</ref>.
Nel 1988, a causa di una crisi finanziaria nella [[diocesi di Hereford]] fu proposta la vendita della mappa<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Driver|nome=Cristopher|giorno=19|mese=novembre|anno=1988|lingua=en|titolo="World time forgot: the 13th-century world map up for sale is not the only neglected treasure of Hereford Cathedral|rivista=The guardian}}</ref>. Dopo tante polemiche, è stato possibile mantenere la mappa di Hereford grazie a grandi donazioni da parte dell'[[Heritage Memorial Fund]] nazionale, di Paul Getty e di visitatori; e si è potuto costruire una nuova biblioteca per ospitare la mappa, inaugurata nel 1996<ref name="storia"/>.
La mappa è tuttora conservata nella [[cattedrale di Hereford]], in Inghilterra<ref name="Edson">{{Cita libro|cognome=Edson|nome=Evelyn|titolo=Mapping Time and Space: How Medieval Mapmakers Viewed Their World|editore=The British library|anno=1997|ISBN=9780712345354978-0-7123-4535-4|operacollana=British Library studies in map history|lingua=en}}</ref>.
 
== Caratteristiche ==
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La mappa è basata su fonti tradizionali e mappe precedenti, come quella realizzata dal [[Beato di Liébana]], ed è molto simile alla [[mappa di Ebstorf]], alla [[mappa del mondo di Salterio]], e alla ''mappa di Sawley'' (conosciuta a lungo, erroneamente, come " mappa di Enrico di Magonza"); quindi non rispecchia le conoscenze geografiche del [[XIV secolo]]. Ad esempio, il [[Mar Caspio]] è raffigurato come un golfo dell'oceano che circonda il mondo, nonostante nel 1255 [[Guglielmo di Rubruck]] avesse riportato che esso è totalmente circondato da terra.
 
La forma a "T e O" della mappa non implica che i suoi realizzatori credessero in una terra piatta. Infatti, la forma sferica della Terra era già nota agli antichi Greci e Romani, e la nozione non è mai stata del tutto dimenticata nemmeno nel Medioevo; si tratta di [[proiezione cartografica|proiezione]] convenzionale adatta a rappresentare l'[[emisfero settentrionale]], che era l'unico che si riteneva popolato da umani<ref>{{Cita libro|cognome=Brotton|nome=Jerry|titolo=La storia del mondo in dodici mappe|annooriginale=2012|anno=2013|ISBN=9788807491573978-88-07-49157-3|editore=Feltrinelli}}</ref>.
 
La divisione in continenti della mappa è data dal [[Mar Mediterraneo]] e dai fiumi [[Don (fiume russo)|Don]] e [[Nilo]].