Papa Silvestro II: differenze tra le versioni

Ottone impiegò, pertanto, Gerberto come cortigiano della sua corte, destinandolo a tutore per il giovane figlio, il futuro [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]]<ref name=":1">{{Cita|Rendina|p. 353}}.</ref><ref>{{Cita|Oldoni}}:{{Citazione|Gerberto rimane dunque presso Giovanni XIII, pronto ad entrare alla corte degli Ottoni, dov'egli diventa giovane maestro del sedicenne Ottone II.}}</ref>. Quest'incarico, però, terminò presto in quanto nel 972 il diciannovenne Ottone sposò la bizantina [[Teofano del Sacro Romano Impero|Teofano]], lasciando libero Gerberto da impegni di corte<ref name=":0" />. Pertanto, dopo aver sentito parlare della famosa [[scuola cattedrale]] di [[Reims]] da parte del logico Geranno, Gerberto chiese ad Ottone I di andarvi a conoscere l'[[Arcidiocesi di Reims|arcivescovo]] [[Adalberone di Reims|Adalberone]], ottenendo il beneplacito imperiale<ref name=":0" />. Adalberone ne rimase talmente impressionato che lo nominò ''scholasticus'', cioè docente della Scuola cattedrale<ref>{{Cita|Richerio|III, 45}} (= ''PL'' 138, 102).

</ref>: qui insegnò filosofia, usando i commenti di Boezio alle opere di Aristotele e di Cicerone, retorica e autori pagani (generalmente non ammessi nei monasteri) quali [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], [[Marco Anneo Lucano|Lucano]], [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], [[Aulo Persio Flacco|Persio]] e [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]]<ref name=":4">{{Cita|Kitchin|p. 47}}.</ref>. Il suo incarico di insegnante a Reims, che manterrà fino alla morte di Adalberone avvenuta nel 989 (fuorché la permanenza a [[abbazia di San Colombano|Bobbio]] dal 982 alla primavera del 984 e alcuni viaggi in Italia e in Germania<ref name=":0" />), permise a Gerberto, nel frattempo sostenuto dal nuovo [[Imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore di Germania]] [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]] (973-983), di farsi conoscere a livello internazionale per la sua erudizione e conoscenza<ref name=":1">{{Cita|Rendina|p. 353}}.</ref><ref name=":4" />, specialmente dopo la disputa filosofica con Otrico, "scholasticus" di Magdeburgo, avvenuta a [[Ravenna]] nel [[Natale]] del 980 e annotata dal fedele discepolo Richerio<ref>{{Cita|Oldoni}}:

Gerberto fu una figura di massima importanza come religioso, politico e scienziato, che non poté essere ignorata dai suoi successori al soglio pontificio<ref name="card" />. Considerato il massimo esponente intellettuale del [[X secolo]] e uno dei più importanti del [[Medioevo]]<ref>{{Cita|Materni|p. 3}}.</ref>, poliedrico e profondo conoscitore delle arti del [[trivio]] e del [[quadrivio]], Gerberto introdusse in [[Civiltà occidentale|Occidente]], grazie al contatto con la più avanzata cultura islamica<ref>{{Cita|Materni|p. 9}}:{{Citazione|La Catalogna in cui Gerberto compie il suo viaggio, politicamente dominata dalla dinastia dei conti di Barcellona...si presenta come un ambiente culturale vivace e attivo, ma soprattutto direttamente legato a quella Spagna islamica che appunto nel X secolo raggiunge l’acme della sua potenza.}}</ref>, l'uso dell'orologio<ref group="N">In realtà sembra che l'"orologio" che inventò fosse una sorta di astrolabio o una meridiana: così {{Cita|Bubner|p. 117 nota 11; p. 382 nota 30}}. La notizia sembra derivare dalla cronaca di {{Cita|Tietmaro di Merseburgo|p. 392}}, che parla di ''oralogium'' («...et cum eo diu conversatus in Magadaburg oralogium fecit...») costruito a [[Magdeburgo]].</ref>, di una [[Sirena (acustica)|sirena]] funzionante a vapore acquoso<ref>{{Cita|Abbagnano|p. 127}}.</ref>, e fu inventore di complicati strumenti musicali e astronomici. Tutte invenzioni che utilizzò a Reims per la didattica nella scuola cattedrale. Per esempio, Gerberto aveva costruito un complesso sistema di [[Sfera celeste|sfere celesti]] volte a far calcolare le distanze che intercorrevano fra i [[Pianeta|pianeti]]<ref name=":17">{{Cita|Zuccato|p. 193}}.</ref> e, sempre in ambito astronomico, chiese in una lettera del 984 a Lupito di Barcellona la traduzione di un trattato arabo di [[astronomia]], le ''Sententiae Astrolabii''<ref>{{Cita|Materni|p. 45}}. Varie lettere di Gerberto testimoniano la sua ricerca di codici e la richiesta di copie o traduzioni di libri scientifici e non (specie latini) a vari monasteri d'Europa: su questo aspetto, che ha portato alcuni studiosi a paragonare Gerberto a [[Lupo Servato|Lupo di Ferrières]], si veda {{cita libro|autore=Jean Vezin|titolo=Un Cicéron copié pour Gerbert|operacollana=Autour de Gerbert d'Aurillac: le pape de l'an mil|curatore=Olivier Guyotjeannin|curatore2=Emmanuel Poulle|editore=École nationale des chartes|anno=1996|città=Parigi|lingua=fr|pp=279-282}}</ref>. Sempre a Reims fece costruire un organo idraulico che eccelleva su tutti gli strumenti precedentemente noti, nel quale l'aria doveva essere pompata manualmente<ref>{{Cita|Materni|p. 41}}:{{Citazione|L’uso dell’organo, riservato come già nell’Antichità alle cerimonie civili, rimane invece sempre vivo a Bisanzio, e riceve un nuovo impulso dal contatto con il mondo arabo, dove la sua tecnica di costruzione, in primo luogo del tipo idraulico, era stata appresa direttamente dai testi greci.}}</ref>, e che nel [[XVI secolo]] era visibile ancora a Ravenna<ref name=":0" />. Nel campo della matematica, a lungo si è attribuita a Gerberto l'introduzione dei [[numeri arabi]] in Europa, merito di difficile attribuzione: sicuramente il giovane aquitano li conobbe alla scuola di Hatto a Vich, ma nulla ci autorizza a pensare che le abbia poi fatte conoscere nel vecchio continente<ref name=":18">{{Cita|Ambrosetti|p. 96}}.</ref>. Di sicuro, Gerberto ebbe il grande merito di contribuire agli studi sull'[[astrolabio]]<ref name=":17" /> e di reintrodurre l'[[abaco]] in [[Europa]]<ref name=":18" /><ref>{{Cita|Materni|p. 26}}:{{Citazione|È dunque all’abaco che Gerberto deve principalmente la sua fama nel campo della matematica.}}</ref>, di cui, secondo una cronaca antica, avrebbe appreso l'uso dagli Arabi<ref>{{cita|Guglielmo di Malmesbury|II, 10 (p. 173 Giles)}}. Cfr. {{cita|Allen|p. 632}}.</ref>.

* ''De commensuralitate fistularum et monocordi cur non conveniant''<ref>{{cita pubblicazione|autore=Michel Huglo|titolo=Gerbert d'Aurillac [Silvester II]|operapubblicazione=Grove Music Online|url=http://www.oxfordmusiconline.com/subscriber/article/grove/music/10913}} Sugli aspetti matematici e fisici di quest'opera, si veda {{cita pubblicazione|autore=C. Sigismondi|titolo=Gerberto e la misura delle canne d'organo|url=http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1211/1211.0438.pdf}}</ref>.

* {{Cita libro|url = http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_0996-0999-_Gregorius_V.html|titolo = Gregorii V epistulae et constitutiones|curatore=[[Jacques Paul Migne]]|operacollana=Patrologia Latina|volume=137|lingua = Latino|città=Parigi|anno=1879|accesso = 13 novembre 2015|cid = Gregorii acta}}

* {{Cita libro|autore = [[Richerio di Reims]]|titolo = Historiarum Libri Quatuor|curatore=Jacques Paul Migne|operacollana=Patrologia Latina|volume=138|lingua = Latino|città=Parigi|anno=1880|url = http://www.documentacatholicaomnia.eu/04z/z_0900-1000__Richerus_Remenses__Historiarum_Libri_Quatuor__MLT.pdf.html|accesso = 16 novembre 2015|formato = PDF|cid = Richerio}}

* {{Cita libro|url = http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_0999-1003-_Silvester_II.html|titolo = Silvestri II opera omnia|curatore=Jacques Paul Migne|operacollana=Patrologia Latina|volume=139|lingua = Latino|città=Parigi|anno=1880|accesso = 13 novembre 2015|cid = Silvestri acta}}, di cui sono stati consultati:

* {{Cita pubblicazione|autore = Marta Materni|titolo = Attività scientifiche di Gerberto d'Aurillac|rivista = Archivum Bobiense|volume = XXIX|anno = 2007|pp = pp. 225-317|url = https://www.academia.edu/788471/_Attivit%C3%A0_scientifiche_di_Gerberto_dAurillac_Archivum_Bobiense_XXIX_2007_pp._225-317|accesso = 17 novembre 2015|cid = Materni|città = Bobbio|editore = Editrice degli A.S.B.|ISSN = 0392-0305}}

* {{Cita libro|autore = Jerzy Morawski|titolo = The Middle Ages: Up to 1320|anno = 2003|editore = Sutkowski|città = Varsavia|ISBN = 9788391703526978-83-917035-2-6|volume = 1|curatore = Johan Comber|cid = Morawski|lingua = En}}

* {{lingue|fr|la}}{{cita pubblicazione | autore = Henri Omont| titolo= Quatre bulles inédites des papes Silvestre II et Pascal II.|pubblicazione = Bibliothèque de l'école des chartes |volume = 50|numero=1|anno= 1889|pp=567-570|cid = Omont|url=http://www.persee.fr/doc/bec_0373-6237_1889_num_50_1_447577|doi=10.3406/bec.1889.447577|lingua=fr la}}

* {{Cita libro|autore = Bolesław Taborski|titolo = Drzwi gnieźnieńskie: poemat / Gniezno door: poem|anno = 2000|editore = Państwowy Instytut Wydawniczy|città = Varsavia|ISBN = 9788306028287978-83-06-02828-7|cid = Taborski|lingua = Polacco Inglese}}

* {{Cita libro|titolo = Gerbert of Aurillac|anno = 2005|editore = Routledge|città = New York|ISBN = 9780415969307978-0-415-96930-7|url = https://books.google.it/books?id=hr62AgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso = 22 novembre 2015|autore = Marco Zuccato|curatore = Thomas F Glick, Steven John Livesey e Faith Wallis|cid = Zuccato|lingua = En|pp = 192-194|opera collana= Medieval Science, Technology, and Medicine: An Encyclopedia}}