Bartolomeo della Capra: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Origini ===
Appartenente ad una facoltosa famiglia patrizia milanese che già vantava tra i propri membri alcuni prelati di rilievo della Chiesa milanese. Prima di entrare al servizio della Curia di Roma, Bartolomeo della Capra (figlio di Francesco della Capra<ref name=euca201/>) era impiegato della [[Cancelleria (ufficio)|Cancelleria]] di [[Francesco Gonzaga]] (1388)<ref name=":0">{{Cita libro|autore = Dieter Girgensohn|titolo = Capra, Bartolomeo della|anno = 1976|editore = Treccani|città = |url = http://www.treccani.it/enciclopedia/bartolomeo-della-capra_%28Dizionario-Biografico%29/|accesso = 5 maggio 2015|
=== Al servizio dei Papi "romani" (1404-1409) ===
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=== Arcivescovo di Milano ===
==== I primi difficili anni (1411-1417) ====
Il 7 febbraio [[1414]]<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bcapraba.html|titolo = Archbishop Bartolomeo Capra|accesso = 15 maggio 2015
{{Citazione|E ha udito che a Bologna avesse avuto rapporti con tre sorelle, e con un loro fratello maschio, e con la madre, e alla fin fine da parte della gente del popolo era stato detto che se fosse stato presente anche il padre, similmente anche questi si sarebbe preso da lui la sua parte!|Bartolomeo Capra, ''Acta Consilli Costanciensis'', 16 maggio 1415|Et audivit, quod cognovit Bononie tres sorores et unum masculum fratrem earum et matrem, et finaliter per volgares fuit dictum, si pater affuisset, similiter partem suam ab eo reportaret|lingua=la}}
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=== Il ricercatore ===
{{Vedi anche|Umanesimo lombardo#La protezione della Chiesa e il cosmopolitismo}}Umanista e ricercatore di testi, a Bartolomeo Capra va il merito, come si evince da una lettera datata 15 luglio [[1423]] a Leonardo Bruni<ref name=":2">{{Cita libro|autore = Monica Pedralli|titolo = Novo, grande, coverto e ferrato: gli inventari di biblioteca e la cultura a Milano nel Quattrocento|anno = |editore = |città = |p = 275|url = https://books.google.it/books?id=uyiDNZIRJ3IC&pg=PA275&lpg=PA275&dq=Marziale+Bartolomeo+Capra&source=bl&ots=YOzQr_EUN-&sig=m38TSnbffA6-7CC4Ekxo_doe1S0&hl=it&sa=X&ei=2L1IVfT8GsPbU_OsgMAN&ved=0CC0Q6AEwAg#v=onepage&q=Marziale%20Bartolomeo%20Capra&f=false|accesso = 5 maggio 2015}}</ref>, di aver riscoperto (sepolti nella biblioteca di un monastero lombardo mai specificato) codici con opere poco note di [[Sesto Giulio Frontino|Frontino]] (gli ''Strategemata''), [[Macrobio]] (i ''Saturnalia'') e [[Marziale]]<ref name=":2" />, ma altre completamente ignote, tra cui la ''Rhetorica'' e la ''Dialectica'' di [[Agostino d'Ippona]]<ref>{{Cita libro|autore = G. Cappelli|titolo = L'Umanesimo italiano da Petrarca a Valla|anno = |editore = |città = |p = 230}}</ref> e la ''Periegesis'' di Dionigi ([[II secolo]] d.C.), un poemetto che descriveva il mondo conosciuto, nella traduzione fatta in [[lingua latina|latino]] da [[Prisciano]] ([[V secolo]])<ref name=":0" />. Amico di [[Leonardo Bruni]] (che gli dedicò il volgarizzamento del ''Pro Ctesiphonte'' di Demostene), Il Capra fu in eccellenti rapporti con [[Uberto Decembrio|Uberto]] e [[Pier Candido Decembrio]]<ref>{{Cita libro|autore = Pier Candido Decembrio|titolo = Epistolarum iuvenilium libri octo|anno = |editore = |città = |curatore = Francesco Petrucci|p = 18|citazione = A partire dal 1432 Decembrio aveva raccolto in un volume e dedicato all'arcivescovo di Milano Bartolomeo Capra (1365-1433) gli otto libri delle proprie lettere giovanili...}}</ref>. Aprì le porte al [[Panormita]] quale poeta aulico di Filippo Maria Visconti (1429)<ref name=":0" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore = Paolo Rosso|titolo = Catone Sacco e l'umanesimo lombardo. Notizie e documenti
== [[Stemma]] ==
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