Bartolomeo della Capra: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot:
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; elimino parametri vuoti; formattazione isbn
Riga 33:
== Biografia ==
=== Origini ===
Appartenente ad una facoltosa famiglia patrizia milanese che già vantava tra i propri membri alcuni prelati di rilievo della Chiesa milanese. Prima di entrare al servizio della Curia di Roma, Bartolomeo della Capra (figlio di Francesco della Capra<ref name=euca201/>) era impiegato della [[Cancelleria (ufficio)|Cancelleria]] di [[Francesco Gonzaga]] (1388)<ref name=":0">{{Cita libro|autore = Dieter Girgensohn|titolo = Capra, Bartolomeo della|anno = 1976|editore = Treccani|città = |url = http://www.treccani.it/enciclopedia/bartolomeo-della-capra_%28Dizionario-Biografico%29/|accesso = 5 maggio 2015|opera collana= Dizionario Biografico degli Italiani|volume = 19}}</ref>. Il giovane si diede poi alla carriera ecclesiastica, iniziandola però in circostanze quanto mai travagliate. Infatti, dal 1378, era iniziato il [[Grande scisma d'Occidente]], spaccando la cristianità tra gli stati di obbedienza avignonese e quelli di obbedienza romana.
 
=== Al servizio dei Papi "romani" (1404-1409) ===
Riga 43:
=== Arcivescovo di Milano ===
==== I primi difficili anni (1411-1417) ====
Il 7 febbraio [[1414]]<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bcapraba.html|titolo = Archbishop Bartolomeo Capra|accesso = 15 maggio 2015|editore = |data = |sito = www.catholic-hierarchy.org}}</ref>, dopo la morte di Francesco Crippa, Bartolomeo della Capra venne confermato ufficialmente arcivescovo dall'[[antipapa Giovanni XXIII]]<ref name=":3" /> (questi temeva che il Capra, per la sua ambiguità, fosse favorevole invece al papa romano, [[Gregorio XII]]). Nonostante tutto, [[Giovanni II Visconti]] si oppose al suo ingresso in [[Milano]]<ref name="euca201" />, obbligando il Capra a rimanere fuori Milano. Il problema fu risolto con la deposizione di Giovanni XXIII in occasione del [[Concilio di Costanza]], il quale confermò (nella XIV sessione del 4 luglio 1417<ref name=":0" />) Bartolomeo Capra quale legittimo arcivescovo e depose il rivale Giovanni Visconti<ref>Quest'ultimo diventerà arcivescovo legittimo solo nel 1450, detenendo la cattedra ambrosiana per soli tre anni (Cfr. [[Giovanni III Visconti]])</ref>. Il suo ruolo al Concilio di Costanza, inoltre, fu assai rilevante. Eletto, insieme al cardinale [[Giordano Orsini (cardinale 1405)|Giordano Orsini]], ''Commissario Generale'' del Concilio, il Capra si mise in mostra per le sue abilità politiche e diplomatiche<ref name=":1">{{Cita libro|autore = Giovanni Giuseppe Vagliano|titolo = Sommario delle vite ed azioni degli arcivescovi di Milano da G. Barnaba sino al governo presente|anno = |editore = |città = |url = https://books.google.it/books?id=-sJUAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Arcivescovi+di+Milano&hl=it&sa=X&ei=UMJIVcOMI4XvULi6geAI&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q=Bartolomeo%20Capra&f=false|accesso = 5 maggio 2015|p = 314}}</ref>. Confermato poi quale legittimo arcivescovo di Milano, il Capra divenne anche l'ambasciatore ufficiale del duca [[Filippo Maria Visconti]]<ref name=":1" />. Ebbe, inoltre, un ruolo rilevante nel processo contro Giovanni XXIII, in quanto rilasciò una propria dichiarazione contro il papa pisano, accusandolo dei seguenti misfatti che vennero annotati nei L d'accusa:
 
{{Citazione|E ha udito che a Bologna avesse avuto rapporti con tre sorelle, e con un loro fratello maschio, e con la madre, e alla fin fine da parte della gente del popolo era stato detto che se fosse stato presente anche il padre, similmente anche questi si sarebbe preso da lui la sua parte!|Bartolomeo Capra, ''Acta Consilli Costanciensis'', 16 maggio 1415|Et audivit, quod cognovit Bononie tres sorores et unum masculum fratrem earum et matrem, et finaliter per volgares fuit dictum, si pater affuisset, similiter partem suam ab eo reportaret|lingua=la}}
Riga 53:
 
=== Il ricercatore ===
{{Vedi anche|Umanesimo lombardo#La protezione della Chiesa e il cosmopolitismo}}Umanista e ricercatore di testi, a Bartolomeo Capra va il merito, come si evince da una lettera datata 15 luglio [[1423]] a Leonardo Bruni<ref name=":2">{{Cita libro|autore = Monica Pedralli|titolo = Novo, grande, coverto e ferrato: gli inventari di biblioteca e la cultura a Milano nel Quattrocento|anno = |editore = |città = |p = 275|url = https://books.google.it/books?id=uyiDNZIRJ3IC&pg=PA275&lpg=PA275&dq=Marziale+Bartolomeo+Capra&source=bl&ots=YOzQr_EUN-&sig=m38TSnbffA6-7CC4Ekxo_doe1S0&hl=it&sa=X&ei=2L1IVfT8GsPbU_OsgMAN&ved=0CC0Q6AEwAg#v=onepage&q=Marziale%20Bartolomeo%20Capra&f=false|accesso = 5 maggio 2015}}</ref>, di aver riscoperto (sepolti nella biblioteca di un monastero lombardo mai specificato) codici con opere poco note di [[Sesto Giulio Frontino|Frontino]] (gli ''Strategemata''), [[Macrobio]] (i ''Saturnalia'') e [[Marziale]]<ref name=":2" />, ma altre completamente ignote, tra cui la ''Rhetorica'' e la ''Dialectica'' di [[Agostino d'Ippona]]<ref>{{Cita libro|autore = G. Cappelli|titolo = L'Umanesimo italiano da Petrarca a Valla|anno = |editore = |città = |p = 230}}</ref> e la ''Periegesis'' di Dionigi ([[II secolo]] d.C.), un poemetto che descriveva il mondo conosciuto, nella traduzione fatta in [[lingua latina|latino]] da [[Prisciano]] ([[V secolo]])<ref name=":0" />. Amico di [[Leonardo Bruni]] (che gli dedicò il volgarizzamento del ''Pro Ctesiphonte'' di Demostene), Il Capra fu in eccellenti rapporti con [[Uberto Decembrio|Uberto]] e [[Pier Candido Decembrio]]<ref>{{Cita libro|autore = Pier Candido Decembrio|titolo = Epistolarum iuvenilium libri octo|anno = |editore = |città = |curatore = Francesco Petrucci|p = 18|citazione = A partire dal 1432 Decembrio aveva raccolto in un volume e dedicato all'arcivescovo di Milano Bartolomeo Capra (1365-1433) gli otto libri delle proprie lettere giovanili...}}</ref>. Aprì le porte al [[Panormita]] quale poeta aulico di Filippo Maria Visconti (1429)<ref name=":0" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore = Paolo Rosso|titolo = Catone Sacco e l'umanesimo lombardo. Notizie e documenti|rivista = |volume = |numero = |p = 38, nota 30}}</ref>.
 
== [[Stemma]] ==