Giuseppe Miraglia (nave): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m apostrofo tipografico
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; formattazione isbn; elimino parametri vuoti
Riga 55:
 
== Storia ==
I lavori di trasformazione iniziarono il 24 gennaio [[1925]] e mentre era in fase di allestimento, varie cause, tra cui le abbondanti piogge e la sfavorevole distribuzione dei pesi a bordo, causarono l'inclinamento della nave e l'affondamento. L'incidente mostrava chiaramente le lacune delle fasi progettuali nella stabilità. I lavori di recupero avvennero sotto la direzione del [[generale]] del [[Genio Navale|genio]] [[Umberto Pugliese]] e la nave entrò in servizio il 1º novembre [[1927]],<ref name="Warship">{{cita libro| autore=Enrico Cernuschi | autore2 =Vincent P. O'Hara | titolo = ''Warship 2007'' | editore = Naval Institute Press| città = [[Annapolis]], [[Maryland|MD]] |anno = 2007 |opera collana= John Jordan (2007)|p = 64| ISBN = 978-18448604181-84486-041-8}}</ref> ricevendo la Bandiera di combattimento il 23 giugno [[1929]]. Madrina della cerimonia fu la contessa Elena Miraglia Mazzarini, madre dell'aviatore della [[Regia Marina]] [[Giuseppe Miraglia (militare)|Giuseppe Miraglia]], caduto il 21 dicembre [[1915]], del quale la nave portava il nome, e al quale il poeta [[Gabriele D'Annunzio]], suo amico, aveva dedicato ben sessanta pagine del suo poema [[Notturno (D'Annunzio)|Notturno]].
[[File:Reggiane Re.2000 Catapultabile 2.jpg|thumb|left|Il Re.2000 Catapultabile (MM.8281) sulla catapulta del ''[[Giuseppe Miraglia (nave appoggio idrovolanti)|Giuseppe Miraglia]]'' pronto per il decollo, maggio [[1942]]]]
La nave era dotata di due aviorimesse, una a poppa che poteva contenere sei idrovolanti [[Macchi M.18|Macchi M.18AR]] con le ali ripiegate e uno a prora, che poteva ospitare cinque velivoli dello stesso tipo. Compresi quelli in coperta, la nave poteva trasportare, a seconda dei modelli, circa venti aerei, per il cui lancio erano state installate due catapulte del tipo Gagnotto. La nave era anche in grado di posare in mare e recuperare gli idrovolanti. Per la posa in mare dei velivoli vi era installata, in corrispondenza della mezzeria, due grandi portelloni laterali apribili e, sotto il cielo dell'[[hangar]], una rotaia, lungo la quale scorreva una gru a bandiera che si prolungava per nove metri fuoribordo, mentre per il recupero degli idrovolanti quando la nave era in navigazione veniva utilizzato un telone, che sarebbe stato rimosso nel [[1937]] in seguito all'entrata in servizio degli idrovolanti [[IMAM Ro.43]]. La nave venne usata anche per il trasporto di personale e per quello di materiali.