Storia della bandiera d'Italia: differenze tra le versioni

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Dopo l'abbandono della città da parte dell'esercito borbonico, a Palermo venne fondato il periodico bisettimanale ''Il Vessillo Italiano''; a questo giornale seguiranno poi ''La Bandiera Italiana'' di Milano, ''Lo stendardo Italiano'' di Firenze e ''La bandiera italiana'' di Napoli<ref name="Cita|Busico|p. 49">{{Cita|Busico|p. 49}}.</ref>.
 
Dopo aver consolidato le prime conquiste in Sicilia, Giuseppe Garibaldi decretò, il 17 giungogiugno 1860, Giuseppe Garibaldi decretò che<ref name="Cita|Busico|p. 49"/>:
[[File:Flag of the Kingdom of the Two Sicilies (1860).svg|miniatura|sinistra|{{Codice FIAV|historical}}Bandiera del Regno delle Due Sicilie dal 1860 al 1861]]
 
{{citazione|[...] Le navi siciliane innalzeranno la bandiera italiana. Essa per le navi da guerra avrà nel mezzo lo stemma della Casa di Savoia sormontato dalla corona: per tutte le altre il semplice stemma. [...]|Decreto del 17 giugno 1860 di Giuseppe Garibaldi}}
 
Poco dopo la perdita della Sicilia, il 25 giugno 1860, re [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II di Borbone]], tentando di limitare i danni vista la crescente partecipazione della popolazione all'impresa di Garibaldi, decretò che la bandiera verde, bianca e rossa fosse anche il [[bandiera del Regno delle Due Sicilie|vessillo ufficiale del suo Regno]], con lo stemma borbonico sovrapposto sul bianco<ref name="Cita|Maiorino|p. 207">{{Cita|Maiorino|p. 207}}.</ref><ref>{{Cita|Bellocchi|pp. 118-119}}.</ref>. Per ironia della sorte, nella fase finale della spedizione dei Mille, il tricolore del Regno delle Due Sicilie garrì in antagonismo alla bandiera tricolore del Regno di Sardegna<ref name="Cita|Maiorino|p. 208">{{Cita|Maiorino|p. 208}}.</ref><ref group=N>Il tricolore con lo stemma dei Borbone fu utilizzato dall'esercito di Francesco II anche durante l'[[assedio di Gaeta (1860)|assedio di Gaeta]]. In seguito, nel periodo del [[brigantaggio postunitario italiano|brigantaggio]], Fulco Salvatore Ruffo di Calabria, IX principe di Scilla, uno dei membri della corte di Francesco II in esilio, in una lettera raccomandò al generale spagnolo [[José Borjes]], inviato nell'Italia meridionale per guadagnare alla causa legittimista i briganti, l'uso della bandiera tricolore: