Trento: differenze tra le versioni

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m →‎XIX secolo: corretto data didascalia (nel 1880 veniva coperto il vecchio letto dell'Adige ancora visibile nella foto)
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Durante tutto il [[XIX secolo]] Trento fu oggetto di trasformazioni di notevole rilevanza. Fra queste va ricordata la costruzione della [[Ferrovia del Brennero]] nel 1864, che collegava [[Venezia]] (allora sotto dominio asburgico) a [[Vienna]] (allora capitale dell'impero asburgico) passando per le città fortezza di [[Verona]] e di Trento, la ferrovia della Valsugana (fra Trento e Bassano) ad opera di una società privata austriaca con concessione dal 1899 al 1998 (ma incorporata alle Ferrovie dello Stato italiano nel 1919), e la [[Ferrovia Trento-Malé-Mezzana|ferrovia Trento Malé]] (tuttora formalmente privata e gestita sotto il controllo della provincia autonoma), ultimo residuo di altri tratti ferroviari che dall'inizio del XX secolo collegavano Trento con [[Riva del Garda]] (via Mori-Arco) e [[Predazzo]] (via Ora-Cavalese). Altri eventi rilevanti furono lo spostamento (allo scopo di meglio realizzare la ferrovia) verso la periferia Ovest del corso del fiume [[Adige]] dal suo secolare alveo che lambiva la città medievale, e la costruzione di palazzi di grande prestigio quali scuole pubbliche, caserme, il Palazzo di Giustizia composto da Tribunale e Carceri (architetto [[Karl Schaden (architetto)|Karl Schaden]]), la Banca Austro-Ungarica (attuale sede della Banca d'Italia), l'Hotel Imperial (attuale sede della Provincia autonoma di Trento) e la stazione ferroviaria (demolita 50 anni dopo dal governo fascista).
 
[[File:Trento - Hallwylska museet - 104870.tiff|thumb|Veduta di Trento:foto scattata nelprima 1888del o 1889)1881]]
A partire dal [[1870]] si svilupparono a Trento movimenti e circoli politici irredentisti che cercavano di difendere l'italianità della città dai tentativi di [[germanizzazione]] portati dai settori più nazionalisti del [[Tirolo]] tedesco, come il movimento del ''[[Tiroler Volksbund]]'' (costituitosi a [[Vipiteno]] nel 1905). A questi si aggiunsero anche movimenti di difesa dell'italianità trentina, ma senza la volontà di staccare il Trentino dall'Impero austro-ungarico. Come esempio del clima improntato agli antagonismi nazionalisti di fine Ottocento, nel [[1896]] venne inaugurato a Trento [[Monumento a Dante (Trento)|un monumento]] al massimo poeta della lingua italiana, [[Dante Alighieri]].<ref>{{cita web
|url=http://www.museostorico.it/index.php/it/Pubblicazioni/Libri-e-produzioni-video/Libri/Monumento-a-Dante-Trento-1896-1996.-Mostra-per-il-centenario