Singolarità gravitazionale: differenze tra le versioni

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I contenuti da me aggiunti sono stati presi da un altro articolo di WIKIPEDIA che parla dei buchi neri. Infatti nell'articolo di wikipedia che parla dei buchi neri, nella voce "singolarità" si trovano scritte tutte le cose che io ho aggiunto.
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==Descrizione==
 
Le singolarità sono possibili configurazioni dello spazio-tempo previste dalla teoria della [[relatività generale]] di [[Albert Einstein]] nel caso in cui la densità della materia raggiunga valori così elevati da provocare un collasso gravitazionale dello spaziotempo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Stephen|cognome=Hawking|coautori=[[Roger Penrose]]|data=gennaio 1970|titolo=The Singularities of Gravitational Collapse and Cosmology|rivista=[[Proceedings of the Royal Society A: Mathematical, Physical and Engineering Sciences|Proceedings of the Royal Society A]]|volume=314|numero=1519|pp=529–548|lingua=en|doi=10.1098/rspa.1970.0021|url=http://rspa.royalsocietypublishing.org/content/314/1519/529.abstract|accesso=10 gennaio 2017)}}</ref> UnOgni [[buco nero]], al suo centro, conterrebbecontiene una singolarità circondata da un [[orizzonte degli eventi]], dal quale nessun corpo potrebbe uscire.
 
All'interno di una singolarità massa infinita è concentrata in un unico punto (o spalmata ad anello giacente nel piano di rotazione se il buco nero è rotante) con volume pari a zero. Per questo motivo la regione singolare può quindi essere pensata come avente densità infinita.
 
Ai fini della dimostrazione dei [[teoremi sulle singolarità di Penrose–Hawking]], uno [[spaziotempo]] con una singolarità si definisce come quello che contiene una [[geodetica]] che non si può estendere in maniera [[Funzione liscia|liscia]]<ref>{{cita web|cognome=Moulay|nome=Emmanuel|titolo=The universe and photons|url=http://www.fqxi.org/data/essay-contest-files/Moulay_Photon_2.pdf|editore=[[Foundational Questions Institute|FQXi Foundational Questions Institute]]|accesso=26 dicembre 2012}}</ref><ref>{{Cita libro |cognome=Hawking |nome=S. W. |lastauthoramp=yes |cognome2=Ellis |nome2=G. F. R. |anno=1994 |titolo=The Large Scale Structure of Space Time |città=Cambridge |editore=Cambridge University Press |isbn=0-521-09906-4 }}</ref>. Si ritiene che la fine di tale geodetica sia appunto la singolarità. Questa è una diversa definizione, utile per le dimostrazioni dei teoremi.
 
I due tipi più importanti di singolarità spaziotemporali sono le '''''singolarità di curvatura''''' e le '''''singolarità coniche'''''.<ref name=uggla>{{cita web|cognome=Uggla|nome=Claes|titolo=Spacetime singularities|sito=Einstein Online|editore=Max Planck Institute for Gravitational Physics|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> Le singolarità si possono dividere anche a seconda se siano coperte da un [[orizzonte degli eventi]] oppure no ([[Singolarità nuda|singolarità nude]]).<ref>{{cita libro | nome=Patrick | cognome=Di Justo | nome2=Kevin | cognome2=Grazier | titolo=The Science of Battlestar Galactica | anno=2010 | editore=John Wiley & Sons | città=New York | pagina=181 | url=http://books.google.com/books?id=iK1YbKrNRcoC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false | isbn=978-0-470-39909-5 | lingua=en}}</ref> Secondo la [[relatività generale]], lo stato iniziale dell'[[universo]], al principio del ''[[Big Bang]]'', era una singolarità. Sia la [[relatività generale]] che la [[meccanica quantistica]] falliscono nel descrivere il ''Big Bang'',<ref>{{cita web|cognome=Hawking|nome=Stephen|titolo=The Beginning of Time|url=http://www.hawking.org.uk/the-beginning-of-time.html|sito=Stephen Hawking: The Official Website|editore=Cambridge University|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> ma, in generale, la meccanica quantistica non ammette che le particelle occupino uno spazio più piccolo delle loro lunghezze d'onda.<ref>{{cita libro|cognome=Zebrowski|nome=Ernest|titolo=A History of the Circle: Mathematical Reasoning and the Physical Universe|anno=2000|editore=Rutgers University Press|città=Piscataway NJ|pagine=180|url=http://books.google.com/books?id=2twRfiUwkxYC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|isbn=978-0-8135-2898-4}}</ref>
 
Un altro tipo di singolarità prevista dalla relatività generale è quella all'interno di un [[buco nero]]: qualsiasi [[stella]] che collassi oltre un certo punto (il [[raggio di Schwarzschild]]) formerebbe un buco nero, dentro al quale sarebbe formata una singolarità (coperta da un orizzonte degli eventi), mentre tutta la materia affluirebbe in un certo punto (o in una certa linea circolare, se il buco nero sta ruotando).<ref>{{cita web|autore=Eric Curiel, Peter Bokulich|titolo=Singularities and Black Holes|url=http://plato.stanford.edu/entries/spacetime-singularities/|sito=Stanford Encyclopedia of Philosophy|editore=Center for the Study of Language and Information, Stanford University|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> Questo sempre secondo la relatività generale, senza la meccanica quantistica, che vieta alle particelle simili a onde di entrare in uno spazio più piccolo della loro lunghezza d'onda. Queste singolarità ipotetiche sono conosciute anche come singolarità di curvatura.
 
Un qualsiasi astronauta che cadesse in un buco nero non potrebbe evitare di essere trasportato nella singolarità una volta attraversato l'orizzonte degli eventi. Appena si raggiunge la regione singolare si viene schiacciati a densità infinita e la propria massa viene aggiunta alla massa totale del buco nero.
Un altro tipo di singolarità prevista dalla relatività generale è all'interno di un [[buco nero]]: qualsiasi [[stella]] che collassi oltre un certo punto (il [[raggio di Schwarzschild]]) formerebbe un buco nero, dentro al quale sarebbe formata una singolarità (coperta da un orizzonte degli eventi), mentre tutta la materia affluirebbe in un certo punto (o in una certa linea circolare, se il buco nero sta ruotando).<ref>{{cita web|autore=Eric Curiel, Peter Bokulich|titolo=Singularities and Black Holes|url=http://plato.stanford.edu/entries/spacetime-singularities/|sito=Stanford Encyclopedia of Philosophy|editore=Center for the Study of Language and Information, Stanford University|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> Questo sempre secondo la relatività generale senza la meccanica quantistica, che vieta alle particelle simili a onde di entrare in uno spazio più piccolo della loro lunghezza d'onda. Queste singolarità ipotetiche sono conosciute anche come singolarità di curvatura.
 
Tante ipotesi [[fantascienza|fantascientifiche]] sono nate attorno alle singolarità ed al loro comportamento: comunicazione con altri [[multiverso|universi paralleli]], scorciatoie per raggiungere distanze incommensurabili, [[viaggio nel tempo|macchine del tempo]].