Loredana Bertè: differenze tra le versioni

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Si trasferisce a [[Roma]] nel [[1965]], alcuni anni dopo la separazione dei genitori, insieme alla madre e alle sorelle. ''“Il periodo di Roma è stato il più felice della mia vita”'', dichiarerà moltissimi anni dopo<ref name="fattoq">{{Cita web|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/11/loredana-berte-dalla-fame-al-successo-sono-una-signora-e-sono-tornata/877471/|titolo = Loredana Bertè, dalla fame al successo: "Sono una signora. E sono tornata"|accesso = 26 agosto 2015|sito = Il Fatto Quotidiano}}</ref>; qui inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo come ballerina al "[[Piper Club]]" (dove conosce Renato Fiacchini, successivamente affermatosi con lo pseudonimo di [[Renato Zero]]).
 
Nel [[1966]] entra nel gruppo di ballo dei ''Collettoni e Collettini'', che accompagnavano [[Rita Pavone]] nei suoi spettacoli, iniziando così a lavorare con il regista [[Gino Landi]] e il coreografo [[Don Lurio]] in trasmissioni come [[Partitissima]] e [[Canzonissima]]. Iniziano anche le prime esibizioni dal vivo con Renato Zero, in cui uniscono il canto, la danza e il mimo. Di ritorno da una tournée messicana con il gruppo di ballo che accompagna [[Rita Pavone]], a New York assiste a una rappresentazione del musical ''[[Hair]]'': decide di presentarsi ai provini per la messa in scena del relativo allestimento italiano, a cui infine prende parte ottenendo il ruolo di Jeanie (che in una scena appare completamente nuda); la Bertè partecipa anche alla realizzazione del disco, come corista e come voce solista in un brano.<blockquote>''“Io{{Citazione|Io non ci pensavo, a cantare. Me l'ha messo in testa [[Bill Conti]], con cui abbiamo fatto due anni di prove, al Sistina, per ''[[Hair]]''. Fu lui a convincermi che dovevo farlo.”''<ref name=":14">{{Cita news|autore = [[Maurizio Becker]]|titolo = La guerra non è mai finita. Intervista a Loredana Bertè|pubblicazione = [[Musica Leggera (rivista)|Musica Leggera]]|data = [[maggio]] [[2009]]}}</ref></blockquote>}}
 
Nel [[1970]] debutta in sala di registrazione, come corista assieme alla sorella per l'album di [[Chico Buarque]] ''Per un pugno di Samba'', arrangiato da [[Ennio Morricone]] e prodotto da [[Sergio Bardotti]]; nello stesso anno partecipa anche nei cori del 45 giri ''Gingi'', pubblicato da [[Pippo Baudo]]''. ''
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==== Dal reggae al funky (1979 - 1981) ====
<blockquote>''“È{{Citazione|È tutto merito della curiosità: se non c'è, è inutile che tu salga su un palco''. [[E la luna bussò/Folle città|E la luna bussò]] ''nacque dopo un viaggio in [[Giamaica]]. Come uscii dall'aeroporto, vidi un fiume di persone con i [[dreadlocks]]; le seguii finendo in uno stadio: su un palco c'era [[Bob Marley]]. Ancora in Italia non lo conosceva nessuno, ma io mi comprai tutti i dischi per studiarli a fondo”''<ref>{{Cita web|url = http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/01/13/news/il_ritorno_di_loredana_bert_40_anni_di_rabbia_e_musica-75810004/|titolo = Il ritorno di Loredana Bertè "40 anni di rabbia e musica"|accesso = 25 agosto 2015}}</ref>.</blockquote>}}

Nel [[1979]] è di nuovo in classifica con ''[[E la luna bussò/Folle città|E la luna bussò]]'', hit scritta da [[Daniele Pace]], [[Oscar Avogadro]] e dal produttore [[Mario Lavezzi]], con cui viene definitivamente legittimato il [[reggae]] in Italia<ref>{{Cita web|url = http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/locale/2009/10/22/250827-elogio_loredana_berte_belli_quegli_anni_rock_fossati_ruggeri.shtml|titolo = Elogio di Loredana Bertè Belli quegli anni rock con Fossati e Ruggeri|accesso = 27 agosto 2015}}</ref>. Accolto positivamente anche in vari paesi europei e sudamericani, il singolo giunge sino al 6º posto della hit-parade italiana, rimanendo in classifica per ventidue settimane consecutive e trainando l'intero album ''[[Bandabertè]]'' (il primo dei suoi lavori a raggiungere un importante riscontro commerciale). Il disco contiene anche ''Colombo'' (composta da [[Ivan Graziani]]), e due sue personali versioni delle [[Lucio Battisti|battistiane]] ''Prendi fra le mani la testa'' e ''Macchina del tempo'': «la Bertè è ora una delle migliori interpreti italiane, con toni arrochiti e sofferti che non le impediscono di arrampicarsi su registri impervi<ref name=":3" />».
 
Nel [[1980]] pubblica un nuovo 33 giri intitolato ''[[LoredanaBertE']]'', in cui sfrutta le sonorità [[funky]] (all'epoca particolarmente all'avanguardia nel panorama musicale italiano), lanciando un'altra delle sue più grandi hit: ''[[In alto mare/Buongiorno anche a te|In alto mare]]'', scritta ancora una volta da [[Daniele Pace]], [[Oscar Avogadro]] e [[Mario Lavezzi]]. L'album contiene anche ''Bongo Bongo'' e ''Prima o poi'', composte da [[Alberto Radius]], mentre ''Un po' di tutto'' e ''[[In alto mare/Buongiorno anche a te|Buongiorno anche a te]]'' sono firmate da [[Pino Daniele]].
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==== ''Carioca'' (1985) ====
Nel [[1985]] vola in Brasile, dove realizza ''[[Carioca (Loredana Bertè)|Carioca]]'', album in cui appare per la prima volta anche in veste di produttrice:
Nel [[1985]] vola in Brasile, dove realizza ''[[Carioca (Loredana Bertè)|Carioca]]'', album in cui appare per la prima volta anche in veste di produttrice: <blockquote>''“Sì, ho rinunciato alla figura del produttore'', Carioca ''è prodotto da me, anche per questo è l'album più importante della mia carriera. Qui le responsabilità sono tutte mie, nel bene e nel male. Poi credo che per me fosse giunta l'ora di lavorare da sola”.''<ref name=":8">{{Cita news|autore = Fabio Santini|titolo = Giochi nell'acqua|pubblicazione = [[Tutto Musica]]|data = [[1985]]}}</ref></blockquote>Il disco è interamente dedicato al repertorio di [[Djavan]], cantautore da lei molto amato, che mescola le tradizionali atmosfere brasiliane al rock e al jazz. <blockquote>''“Il mio ultimo album si intitola'' Carioca ''perché sprizza Brasile dappertutto. Un Brasile che lascia da parte il samba e il Carnevale di Rio, Falcao e le immagine edulcorate della spiaggia di Ipanema, per vestirsi di un abito musicale ricco di ritmo e di ampie melodie”.''<ref name=":8" /></blockquote>''Carioca'' viene inizialmente concepito in lingua portoghese, ma su imposizione della casa discografica viene inciso in italiano<ref>{{Cita web|url = http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/loredana-forever-dopo-alcuni-anni-bui-ritorno-tour-70345.htm|titolo = neverending loredana – dopo alcuni anni bui, il ritorno in tour della bertè|accesso = 21 agosto 2015}}</ref> con gli adattamenti di [[Bruno Lauzi]] ed [[Enrico Ruggeri]]. Dall'album, che giunge sino al 6º posto della classifica degli album più venduti<ref name=":1" /> con una permanenza complessiva di venti settimane, viene estratto il singolo ''[[Acqua/Banda clandestina|Acqua]]'', «un pezzo corale di spirito pacifista<ref>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/14/sexy-loredana-le-sue-canzoni-sulla-spiaggia.html|titolo = SEXY LOREDANA E LE SUE CANZONI SULLA SPIAGGIA CALDA DI RIO - la Repubblica.it|accesso = 23 agosto 2015}}</ref>» il cui videoclip (girato proprio in [[Brasile]]) viene scelto anche come sigla d'apertura del [[Festivalbar]], nella cui finale all'[[Arena di Verona]] si esibisce con la sua band in uno speciale mini-concerto interamente dal vivo.
{{Citazione|Sì, ho rinunciato alla figura del produttore'', Carioca ''è prodotto da me, anche per questo è l'album più importante della mia carriera. Qui le responsabilità sono tutte mie, nel bene e nel male. Poi credo che per me fosse giunta l'ora di lavorare da sola.<ref name=":8">{{Cita news|autore = Fabio Santini|titolo = Giochi nell'acqua|pubblicazione = [[Tutto Musica]]|data = [[1985]]}}</ref>}}
 
Il disco è interamente dedicato al repertorio di [[Djavan]], cantautore da lei molto amato, che mescola le tradizionali atmosfere brasiliane al rock e al jazz.
«Il suo segreto rimane sostanzialmente lo stesso. Grazie a una mentalità internazionale che la cantante ha acquisito in anni di esperienza all'estero, viene posta la massima attenzione alle regole dello spettacolo. Come raramente fanno le sue colleghe, i gruppi che la accompagnano sono sempre di notevole livello, così come la pulizia e la modernità degli arrangiamenti. Per questo, il concerto di Bertè è non solo un esempio di alta professionalità, ma anche uno dei più godibili che si possano trovare in giro per l'Italia.<ref>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/30/sexy-solare-loredana.html|titolo = SEXY, SOLARE LOREDANA - la Repubblica.it|accesso = 23 agosto 2015}}</ref>»
{{Citazione|Il mio ultimo album si intitola ''Carioca'' perché sprizza Brasile dappertutto. Un Brasile che lascia da parte il samba e il Carnevale di Rio, Falcao e le immagine edulcorate della spiaggia di Ipanema, per vestirsi di un abito musicale ricco di ritmo e di ampie melodie.<ref name=":8" />}}
 
Nel [[1985]] vola in Brasile, dove realizza ''[[Carioca (Loredana Bertè)|Carioca]]'', album in cui appare per la prima volta anche in veste di produttrice: <blockquote>''“Sì, ho rinunciato alla figura del produttore'', Carioca ''è prodotto da me, anche per questo è l'album più importante della mia carriera. Qui le responsabilità sono tutte mie, nel bene e nel male. Poi credo che per me fosse giunta l'ora di lavorare da sola”.''<ref name=":8">{{Cita news|autore = Fabio Santini|titolo = Giochi nell'acqua|pubblicazione = [[Tutto Musica]]|data = [[1985]]}}</ref></blockquote>Il disco è interamente dedicato al repertorio di [[Djavan]], cantautore da lei molto amato, che mescola le tradizionali atmosfere brasiliane al rock e al jazz. <blockquote>''“Il mio ultimo album si intitola'' Carioca ''perché sprizza Brasile dappertutto. Un Brasile che lascia da parte il samba e il Carnevale di Rio, Falcao e le immagine edulcorate della spiaggia di Ipanema, per vestirsi di un abito musicale ricco di ritmo e di ampie melodie”.''<ref name=":8" /></blockquote>''Carioca'' viene inizialmente concepito in lingua portoghese, ma su imposizione della casa discografica viene inciso in italiano<ref>{{Cita web|url = http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/loredana-forever-dopo-alcuni-anni-bui-ritorno-tour-70345.htm|titolo = neverending loredana – dopo alcuni anni bui, il ritorno in tour della bertè|accesso = 21 agosto 2015}}</ref> con gli adattamenti di [[Bruno Lauzi]] ed [[Enrico Ruggeri]]. Dall'album, che giunge sino al 6º posto della classifica degli album più venduti<ref name=":1" /> con una permanenza complessiva di venti settimane, viene estratto il singolo ''[[Acqua/Banda clandestina|Acqua]]'', «un pezzo corale di spirito pacifista<ref>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/06/14/sexy-loredana-le-sue-canzoni-sulla-spiaggia.html|titolo = SEXY LOREDANA E LE SUE CANZONI SULLA SPIAGGIA CALDA DI RIO - la Repubblica.it|accesso = 23 agosto 2015}}</ref>» il cui videoclip (girato proprio in [[Brasile]]) viene scelto anche come sigla d'apertura del [[Festivalbar]], nella cui finale all'[[Arena di Verona]] si esibisce con la sua band in uno speciale mini-concerto interamente dal vivo.
 
«{{Citazione|Il suo segreto rimane sostanzialmente lo stesso. Grazie a una mentalità internazionale che la cantante ha acquisito in anni di esperienza all'estero, viene posta la massima attenzione alle regole dello spettacolo. Come raramente fanno le sue colleghe, i gruppi che la accompagnano sono sempre di notevole livello, così come la pulizia e la modernità degli arrangiamenti. Per questo, il concerto di Bertè è non solo un esempio di alta professionalità, ma anche uno dei più godibili che si possano trovare in giro per l'Italia.|<ref>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/30/sexy-solare-loredana.html|titolo = SEXY, SOLARE LOREDANA - la Repubblica.it|accesso = 23 agosto 2015}}</ref>»}}
 
Nello stesso anno prende parte al progetto discografico di beneficenza in favore dell'Africa, cantando ''Nel blu dipinto di blu'', insieme a numerosi altri artisti italiani; inoltre il 18 settembre si esibisce al concerto ''Italy for Italy'' (realizzato per raccogliere fondi per il disastro di [[Disastro della Val di Stava|Stava]] e della [[Val di Fiemme]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/19/italy-for-italy.html ITALY FOR ITALY - la Repubblica.it]</ref>), cantando ''[[Non farti cadere le braccia]]'' accompagnata alla chitarra dal suo autore, [[Edoardo Bennato]].
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Nell'estate del [[1988]], dopo la fine del matrimonio con Roberto Berger, durante un incontro in occasione di una tappa del [[Festivalbar]] registrata a [[Ibiza (comune)|Ibiza]], intraprende una grande e burrascosa ''love story'' con il campione di tennis [[Björn Borg]], presentatole la prima volta dall'altro suo ex, [[Adriano Panatta]], al [[Open di Francia|Roland Garros]] del [[1973]].
 
Al fidanzamento segue un lungo periodo di allontanamento della Bertè dall'Italia e dal mondo della musica. Borg si dimostra infatti, sin da subito, del tutto insofferente ai suoi impegni musicali, discografici e promozionali: la Bertè annulla anche un'importante tournée organizzata da [[David Zard]], uno tra i manager più importanti a livello internazionale.<blockquote>''“Non
{{Citazione|Non mi lasciava un secondo. A ogni piazza, gli davano le chiavi ufficiali della città: “Abbiamo l'onore di avere con noi Björn Borg”. A un certo punto lo affrontai: “Ma è il tour mio o il tuo?”. Lui la mise giù dura: “Torniamo a Stoccolma” e mi fece stracciare un contratto milionario. I manager erano imbufaliti: “Sei pazza” e minacciavano querele. Ancora me lo ricordo Bjorn che si affaccia dalla scaletta dell'aereo e urla: “Fatemi causa”. Poi la fecero a me. Il circo suonò la grancassa della mia inaffidabilità, mi sporcarono la reputazione, mi massacrarono.''<ref name="fattoq" />”</blockquote>}}

Il 7 febbraio [[1989]] Borg tenta il suicidio ed è proprio la Bertè a salvarlo<ref name="archiviostorico.corriere.it">{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/30/Berte_censurata_Svezia_co_0_9301308658.shtml|titolo=Bertè censurata in Svezia|editore=[[Corriere della Sera]]}}</ref>:
 
=== Il matrimonio con Björn Borg (1989 - 1992) ===
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{{Citazione|Il giornale del pomeriggio non ha dubbi: la Bertè ha ingoiato il Roipnol sconvolta dalla paura di essere abbandonata. Da Montecarlo rimbalzano voci di infedeltà del consorte, che avrebbe fatto coppia fissa con una seducente giornalista inglese. Sarebbero dunque lontani i tempi radiosi dell'amore, benedetto il 4 settembre di due anni fa a Palazzo Marino dallo stesso sindaco Pillitteri per il tripudio delle cronache rosa. Qualche bene informato dà la colpa a Lennart Bergelin, una specie di tutore e di guru per Borg, che non avrebbe mai approvato il secondo matrimonio del pupillo. Troppe delusioni, ha detto Loredana.|Enrico Bonerandi, [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] del 25 aprile [[1991]]}}
 
L'11 aprile [[1992]], la cantante viene nuovamente ricoverata per un collasso da stress ed è in quest'occasione, che la sorella [[Mia Martini]] riesce a riallacciare il loro rapporto dopo anni di rottura.
L'11 aprile [[1992]], la cantante viene nuovamente ricoverata per un collasso da stress ed è in quest'occasione, che la sorella [[Mia Martini]] riesce a riallacciare il loro rapporto dopo anni di rottura.<blockquote>''“Nell'84, quando voci maligne hanno ventilato che ci fosse qualcosa tra me e Ivano Fossati (mentre non c'era proprio nulla, tranne sincera amicizia e collaborazione artistica), Mimì ha smesso di rivolgermi la parola. Dopo qualche (vano) tentativo di chiarimento, mi sono rassegnata a mettermi da parte. Questa storia infame, però, mi ha tolto dieci anni di vita con mia sorella: non posso assolutamente dimenticarlo, né tanto meno perdonarlo. Ci ha costrette a “tenerci d'occhio” da lontano, a seguire il destino dell'altra magari attraverso la tv o le pagine di un giornale.”''</blockquote><blockquote>(...)</blockquote><blockquote>''“Quell'anno Mimì ha partecipato al [[Eurovision Song Contest|Festival Europeo]] in Svezia. A casa di Bjorn non avevo mai parlato della mia famiglia: non sapevano che esistesse una sorella più famosa di me, più brava di me, che cantava pure meglio di me. Mi chiama inferocita la madre di mio marito dicendo: "Chi è questa che tutti i giornali svedesi definiscono la cognata di Borg?". È sua cognata appunto, mia sorella. Anche Mimì telefona dalla Svezia: "A Loredà, qua me trattano come se fossi Madonna: tutti i fotografi intorno ce l'ho io, tutta la stampa, tutte le televisioni". Dovete sapere che gli svedesi mi hanno sempre odiato, non hanno mai tollerato che il loro idolo nazionale sposasse una rockettara italiana: non è parso loro vero che spuntasse fuori una sorella raffinata ed elegante, tutta vestita Armani...”''<ref name=autogenerato2>{{Cita web|url = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|titolo = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|accesso = 4 maggio 2015|sito = stelleitaliane.altervista.org|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150519022119/http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|dataarchivio = 19 maggio 2015}}</ref></blockquote>Nello stesso anno, contrariamente a quanto riportato in alcuni articoli, è la cantante a lasciare Björn Borg e la città di [[Stoccolma]], preparandosi a un ritorno alla musica con la firma di un nuovo contratto discografico con la [[Sony Music|Sony]] e l'inizio della stesura di nuovi testi, inevitabilmente influenzati dal tormentato periodo appena trascorso.<blockquote>''“Ho capito che la mia unica rivale era la coca e che non potevo vincere, perché lui l'amava più che me. E allora ho buttato fuori tutti e due, lui e la coca. Via, aria: il 5 marzo '92 l'ho cacciato di casa e gli ho tirato dietro le valigie. Ma avrei ancora sentito parlare di lui. Perché abbiamo avuto un lungo contenzioso per il divorzio: non volevo gli alimenti ma un “rimborso danni” visto che non mi aveva fatta lavorare per sei anni. E perché lui girava con le mie carte di credito: ho dovuto mantenerlo, praticamente. Per due anni o tre sono continuati ad arrivarmi conti di tutti gli alberghi del mondo.”''</blockquote>Successivamente, la Bertè addebiterà infatti la fine dell'unione con Borg non soltanto al carattere estremamente possessivo del tennista e al suo stile di vita basato, all'epoca, sul consumo abituale di sostanze illecite, ma anche e soprattutto alla non accettazione del matrimonio stesso da parte della famiglia di lui, al punto da opporsi al concepimento di un figlio, dalla cantante assai desiderato.
 
L'11 aprile [[1992]], la cantante viene nuovamente ricoverata per un collasso da stress ed è in quest'occasione, che la sorella [[Mia Martini]] riesce a riallacciare il loro rapporto dopo anni di rottura.<blockquote>''“Nell{{Citazione|Nell'84, quando voci maligne hanno ventilato che ci fosse qualcosa tra me e Ivano Fossati (mentre non c'era proprio nulla, tranne sincera amicizia e collaborazione artistica), Mimì ha smesso di rivolgermi la parola. Dopo qualche (vano) tentativo di chiarimento, mi sono rassegnata a mettermi da parte. Questa storia infame, però, mi ha tolto dieci anni di vita con mia sorella: non posso assolutamente dimenticarlo, né tanto meno perdonarlo. Ci ha costrette a “tenerci d'occhio” da lontano, a seguire il destino dell'altra magari attraverso la tv o le pagine di un giornale.”''</blockquote><blockquote>( [...)</blockquote><blockquote>''“Quell] Quell'anno Mimì ha partecipato al [[Eurovision Song Contest|Festival Europeo]] in Svezia. A casa di Bjorn non avevo mai parlato della mia famiglia: non sapevano che esistesse una sorella più famosa di me, più brava di me, che cantava pure meglio di me. Mi chiama inferocita la madre di mio marito dicendo: "Chi è questa che tutti i giornali svedesi definiscono la cognata di Borg?". È sua cognata appunto, mia sorella. Anche Mimì telefona dalla Svezia: "A Loredà, qua me trattano come se fossi Madonna: tutti i fotografi intorno ce l'ho io, tutta la stampa, tutte le televisioni". Dovete sapere che gli svedesi mi hanno sempre odiato, non hanno mai tollerato che il loro idolo nazionale sposasse una rockettara italiana: non è parso loro vero che spuntasse fuori una sorella raffinata ed elegante, tutta vestita Armani...”''<ref name=autogenerato2>{{Cita web|url = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|titolo = http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|accesso = 4 maggio 2015|sito = stelleitaliane.altervista.org|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150519022119/http://stelleitaliane.altervista.org/interviste/memoriale03.htm|dataarchivio = 19 maggio 2015}}</ref></blockquote>Nello stesso anno, contrariamente a quanto riportato in alcuni articoli, è la cantante a lasciare Björn Borg e la città di [[Stoccolma]], preparandosi a un ritorno alla musica con la firma di un nuovo contratto discografico con la [[Sony Music|Sony]] e l'inizio della stesura di nuovi testi, inevitabilmente influenzati dal tormentato periodo appena trascorso.<blockquote>''“Ho capito che la mia unica rivale era la coca e che non potevo vincere, perché lui l'amava più che me. E allora ho buttato fuori tutti e due, lui e la coca. Via, aria: il 5 marzo '92 l'ho cacciato di casa e gli ho tirato dietro le valigie. Ma avrei ancora sentito parlare di lui. Perché abbiamo avuto un lungo contenzioso per il divorzio: non volevo gli alimenti ma un “rimborso danni” visto che non mi aveva fatta lavorare per sei anni. E perché lui girava con le mie carte di credito: ho dovuto mantenerlo, praticamente. Per due anni o tre sono continuati ad arrivarmi conti di tutti gli alberghi del mondo.”''</blockquote>Successivamente, la Bertè addebiterà infatti la fine dell'unione con Borg non soltanto al carattere estremamente possessivo del tennista e al suo stile di vita basato, all'epoca, sul consumo abituale di sostanze illecite, ma anche e soprattutto alla non accettazione del matrimonio stesso da parte della famiglia di lui, al punto da opporsi al concepimento di un figlio, dalla cantante assai desiderato.}}
 
Nello stesso anno, contrariamente a quanto riportato in alcuni articoli, è la cantante a lasciare Björn Borg e la città di [[Stoccolma]], preparandosi a un ritorno alla musica con la firma di un nuovo contratto discografico con la [[Sony Music|Sony]] e l'inizio della stesura di nuovi testi, inevitabilmente influenzati dal tormentato periodo appena trascorso.
 
{{Citazione|Ho capito che la mia unica rivale era la coca e che non potevo vincere, perché lui l'amava più che me. E allora ho buttato fuori tutti e due, lui e la coca. Via, aria: il 5 marzo '92 l'ho cacciato di casa e gli ho tirato dietro le valigie. Ma avrei ancora sentito parlare di lui. Perché abbiamo avuto un lungo contenzioso per il divorzio: non volevo gli alimenti ma un “rimborso danni” visto che non mi aveva fatta lavorare per sei anni. E perché lui girava con le mie carte di credito: ho dovuto mantenerlo, praticamente. Per due anni o tre sono continuati ad arrivarmi conti di tutti gli alberghi del mondo.{{cn}}}}
 
Successivamente, la Bertè addebiterà infatti la fine dell'unione con Borg non soltanto al carattere estremamente possessivo del tennista e al suo stile di vita basato, all'epoca, sul consumo abituale di sostanze illecite, ma anche e soprattutto alla non accettazione del matrimonio stesso da parte della famiglia di lui, al punto da opporsi al concepimento di un figlio, dalla cantante assai desiderato.
 
Nel [[2002]], il tennista svedese si sposerà per la terza volta con Patricia Östfeldt, con la quale vive tuttora. In seguito a questo terzo matrimonio, Borg viene denunciato dalla Bertè per [[bigamia (ordinamento penale italiano)|bigamia]]: infatti, per l'anagrafe, i due risultano ancora sposati. La Bertè chiederà, inoltre, cinque milioni di euro di danni per il mantenimento mai versato, risarcimento mai corrisposto.
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Nell'album viene incisa anche una poesia dell'artista dal titolo ''Buon compleanno papà'', che allude in maniera criptica al tema dell'[[eutanasia]]: il disco viene presentato a ''Domenica In'', dove [[Mara Venier]] la invita come ospite fissa, e contemporaneamente ritorna a esibirsi dal vivo.
 
Lo scrittore [[Aldo Busi]], colpito dall'intensità della performance sanremese della Bertè, le dedica a sorpresa un componimento intitolato semplicemente ''L'amore'', pubblicato sulle pagine del quotidiano [[La Stampa]] il 22 febbraio del [[1997|'97]]: <blockquote>''
{{Citazione|A volte penso / Di essere un sogno / Che qualcuno / Si è dimenticato di fare. / Il sogno nel cassetto / Aperto nel momento sbagliato, / Il dormiveglia di una dalia d'inverno / Che lascia i suoi petali / Alla brina che l'uccide / Grata di conservare intatto / Il suo cuore, il cuore del cuore / Per la primavera alle porte: / Aprile tu, o tu, aprimi tu, o tu / O tu, o tu, o tu... tu? / Che come me pensi a volte / Di essere un sogno / Che qualcuno / Si è dimenticato di fare, / Un'altalena occupata / Che qualcuno / Si è dimenticato di spingere, / Una foto con l'autoscatto / Venuta fuori trasparente / Che non si vede bene, che si vede niente, / Un nastro dimenticato annodato sul letto / Che da solo non sa / Sciogliere questo nodo / Né ricorda più / Come fu / Che tu, o tu, possiedi le dita delle mie mani / Le labbra della mia bocca, / Il cuore che usa me / Per battere in sé, per battere in te, / O tu, o tu, o tu... tu? / A volte penso / Di essere un sogno / Che qualcuno si è dimenticato di fare, / O tu, o tu, o tu... tu? / Ma poi non penso più''.<ref>{{Cita web|url = http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/23/Busi_una_canzone_per_Loredana_co_0_97022311487.shtml|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151025230802/http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/23/Busi_una_canzone_per_Loredana_co_0_97022311487.shtml|titolo = Busi: una canzone per Loredana Berte'|accesso = 17 agosto 2015|sito = archiviostorico.corriere.it|urlmorto = sì|dataarchivio = 25 ottobre 2015}}</ref>.</blockquote>}}

Nel [[1998]] raccoglie i suoi più grandi successi nel cd ''[[Decisamente Loredana]]'', interamente registrato con l'Orchestra Aurora (60 elementi) diretta dal maestro Mario Natale, che ha accompagnato la cantante nel concerto tenuto al Testaccio Village di [[Roma]] il 3 agosto dello stesso anno. Sulla copertina, la Bertè indossa una parrucca blu elettrico per celebrare gli [[nazionale di calcio dell'Italia|Azzurri]] al [[Campionato mondiale di calcio 1998]]. Dell'album fanno anche parte gli inediti ''Solitudini'' e ''Portami con te'', brano quest'ultimo che riscuote un discreto successo radiofonico, partecipando anche a [[Un disco per l'estate]], dove riceve il premio della critica.
 
Nel [[1999]] registra ''Non ho che te'', un intenso duetto con Giovanni Danieli, prodotto da [[Red Canzian]] dei [[Pooh]].
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L'8 marzo [[2015]] si esibisce presso il [[Teatro Dal Verme]] di [[Milano]] in occasione del concerto-omaggio a [[Gianni Bella]] ideato dalla sorella [[Marcella Bella|Marcella]]: la Bertè, legata ai Bella da una lunga amicizia, partecipa come ospite d'eccezione offrendo l'inedita e toccante interpretazione del brano ''L'arcobaleno'' (composta da proprio da Gianni Bella con testo di [[Mogol]] dedicato a [[Lucio Battisti]]), oltre a duettare con la stessa Marcella in tre grandi successi quali ''[[Non si può morire dentro]]'', ''[[Nessuno mai/Per sempre|Nessuno mai]]'' e ''[[Dopo la tempesta/Per gioco, per complicità|Dopo la tempesta]]''. La serata, trasmessa successivamente da [[Rete 4]] il 9 giugno, è record di ascolti.<ref>{{Cita web|nome = QUIMediaset|cognome = |url = http://www.mediaset.it/quimediaset/comunicati/ascolti-record-per-una-serata-bella-per-te-gianni_20672.shtml|titolo = Ascolti record per "Una serata Bella... per te, Gianni!"|accesso = 11 giugno 2015}}</ref>
 
Dal 18 aprile [[2015]], insieme a [[Sabrina Ferilli]] e [[Francesco Renga]], è giurata fissa nella quattordicesima edizione di ''[[Amici di Maria De Filippi]]'': un impegno con cui riguadagna una grossa visibilità, conquistando il favore della critica<ref>{{Cita web|url = http://www.lastampa.it/2015/04/20/spettacoli/la-nuova-loredana-sono-io-non-urla-rock-ma-ha-la-frangetta-bon-ton-PIkmrMriCGfpzWbAzxAzlK/pagina.html|titolo = Bertè: “La nuova Loredana non urla è rock, ma ha la frangetta bon ton”|accesso = 9 giugno 2015|sito = LaStampa.it}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.ansa.it/lifestyle/notizie/people/persone/2015/05/28/loredana-berte-ad-amici-la-rivelazione-e-lei_d93d6914-fd4a-4662-8068-d705a19a07b6.html|titolo = Loredana Bertè, ad Amici la rivelazione è lei - Persone - People - Lifestyle|accesso = 9 giugno 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.lastampa.it/2015/06/06/spettacoli/amici-vince-the-kolors-DLLfb9izwCz7qhRLCx6j7H/pagina.html|titolo = Stash & The Kolors trionfano ad Amici 14. Pagellone a firma di Luca Dondoni|accesso = 9 giugno 2015|sito = LaStampa.it}}</ref>, che la definisce "''il vero pilastro di questa quattordicesima edizione"''<ref>{{Cita web|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/09/amici-2015-the-kolors-leggi-alla-voce-talenti-di-cartone/1759191/|titolo = Amici 2015 - Stash e The Kolors, i talent(i) di cartone di Maria De Filippi|accesso = 11 giugno 2015|sito = Il Fatto Quotidiano}}</ref>. Al termine delle registrazioni, la [[Maria De Filippi|De Filippi]] dichiarerà: <blockquote>''“Loredana
{{Citazione|Loredana Bertè è stata una conferma per me. Per anni non le veniva riconosciuto quanto meritava. Come giurata è stata puntuale, precisa, a volte brusca, a volte dolce. È stata l'unica giurata che in segno di rispetto si è alzata quando entrava un suo collega. Questa generosità parte da chi ha un animo puro. Fare il giudice a'' [[The Voice of Italy|The Voice]] ''o'' [[X Factor (Italia)|X Factor]] ''è molto più facile, come a'' [[Tú sí que vales (Italia)|Tu sì que vales]] ''o'' [[Italia's Got Talent|Italia's got talent]]''. Ad'' [[Amici di Maria De Filippi|Amici]] ''è più difficile”difficile.''<ref>{{Cita web|url = http://www.tvblog.it/post/1149077/amici-14-finale-conferenza-stampa|titolo = Amici 14, la finale {{!}} Conferenza stampa, De Filippi: "Renzi forse ci sarà. Saviano torna"|accesso = 3 giugno 2015|sito = TVBlog.it}}</ref></blockquote>}}
 
===== ''Traslocando'': l'autobiografia ufficiale =====
<blockquote>''“Ho{{Citazione|Ho sentito che dovevo raccontare le cose io, adesso che sono ancora viva. Non volevo che qualcuno pensasse di poter parlare della mia vita con me morta, e quindi per forza zitta. Era da tanto che ci pensavo a questo libro, lo immaginavo così, con dentro tutto: dalla mia infanzia alla tragedia di Mimì. E poi la commedia di quello che è stato, perché bisogna dire che mi sono successe anche cose buffe e strane. Insomma ho raccontato ogni cosa: forse sono stata un po' cruda, sboccata, ma è la mia voce quella, non mi piacciono le infiocchettature''”.<ref>{{Cita web|url = http://www.vanityfair.it/people/italia/15/11/21/loredana-berte-intervista-gossip-foto|titolo = Loredana Bertè: «Adesso che sono ancora viva» - VanityFair.it|accesso = 25 novembre 2015|sito = vanityfair.it}}</ref></blockquote>}}
 
Per il 20 novembre [[2015]] viene infatti annunciata la pubblicazione della sua prima autobiografia ufficiale per [[Rizzoli Editore]]. Il libro, dal titolo ''Traslocando'', come lo storico album del [[1982]], è un duro racconto nel quale la cantante ribadisce anche le pesanti accuse nei confronti del padre, denunciandone non solo il comportamento violento, ma anche gli abusi già menzionati nell'intervista apparsa sul mensile [[Musica Leggera (rivista)|Musica Leggera]] nel [[2009]]<ref name=":17" />: ''“veniva in camera di noi bambine a masturbarsi guardando Mimì. Lei lo sentiva arrivare e mi diceva: chiudi gli occhi, fai finta di dormire. Io guardavo attraverso le ciglia e vedevo una cosa che non capivo: cosa facesse quest'uomo fermo ai piedi del mio letto, girato verso mia sorella''”.
 
===== La collaborazione con Fiorella Mannoia (2015 - 2016) =====
Con il suo ritorno in tv nella primavera del [[2015]], l'artista annuncia di essere a lavoro per la realizzazione di ben due album, uno di inediti e uno celebrativo per i suoi quarant'anni di carriera, composto da duetti al femminile, con la produzione di [[Fiorella Mannoia]], che definisce la Bertè ''“un'amica speciale e una grandissima artista''.''''<ref>{{Cita web|url = http://www.loredanaberte.it/fiorella-mannoiaarena-di-verona-7-settembre-2015-ospite-loredana-berte/|titolo = FIORELLA MANNOIA@ARENA DI VERONA, 7 settembre 2015: ospite LOREDANA BERTE' - Loredana Berte|accesso = 1º giugno 2015}}</ref> <blockquote>“''
{{Citazione|Loredana è straordinaria, ha una capacità vocale che poche altre hanno e un repertorio incredibile sul quale si stanno confrontando molte delle nostre colleghe che duetteranno con lei nell'album. Sono così felice e onorata che mi abbia dato questo incarico, che mi abbia dato fiducia, questa responsabilità la sento forte, stiamo parlando della più grande artista pop rock italiana, tutte noi le dobbiamo qualcosa. Sarà il suo ritorno e devo lavorare al massimo perché lei sia contenta e abbia l'occasione di riprendersi quello che è suo.''”<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2015/09/07/news/fiorella_mannoia_intervista_arena_di_verona-122336807/?ref=HRERO-1|titolo = Fiorella Mannoia: "Il mio pubblico mi somiglia, insieme andiamo oltre la musica"|accesso = 7 settembre 2015}}</ref></blockquote>}}

Il 26 giugno si esibisce, per la prima volta dopo trent'anni, al fianco proprio di Fiorella Mannoia, duettando con lei in una nuova versione della storica hit ''In alto mare'' al [[Summer Festival]]. Contestualmente, viene annunciata l'imminente uscita di un nuovo singolo scritto da [[Luciano Ligabue]].
 
In estate prosegue in giro per l'Italia il tour celebrativo dei suoi quarant'anni di carriera, mentre continuano le registrazioni della nuova antologia in studio con Fiorella Mannoia. A distanza di trent'anni dall'ultima performance dal vivo, il 7 settembre torna a esibirsi in Arena ancora una volta al fianco di Fiorella Mannoia nella tappa conclusiva del tour celebrativo intrapreso in occasione dei sessant'anni dell'artista romana. Le due amiche ripropongono insieme ''In alto mare'', mentre insieme a [[Emma Marrone|Emma]] la Bertè canta per la prima volta una nuova versione di ''[[Non sono una signora/Radio|Non sono una signora]]'', proposta come anteprima del suo nuovo progetto discografico.
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L'album riporta la Berté ai vertici delle classifiche, debuttando al 2º posto della [[Classifica FIMI Album|classifica italiana degli album più venduti]] (dove rimane per 16 settimane consecutive) e contemporaneamente anche al 1º posto nella classifica dei vinili più venduti, pubblicata sempre dalla [[Federazione Industria Musicale Italiana|FIMI]] l'8 aprile [[2016]].
 
Il 6 giugno torna a esibirsi all'[[Arena di Verona]] insieme a Fiorella Mannoia durante la prima serata dei [[Wind Music Awards 2016]], duettando nella nuova versione de ''[[Il mare d'inverno]].''.
 
==== Amiche in Arena ====
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Il [[6 novembre]] il singolo digitale ''Non sono una signora'' riceve dalla [[FIMI]] il [[disco d'oro]] per le vendite<ref>{{Cita news|url=http://www.loredanaberte.it/certificazione-fimi-oro-non-signora-1982/|titolo=CERTIFICAZIONE FIMI: ORO PER "NON SONO UNA SIGNORA" (1982) - Loredana Berte|pubblicazione=Loredana Berte|data=2017-11-07|accesso=2017-11-30}}</ref>.
 
Il [[24 novembre]] esce nelle sale cinematografiche degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ''[[Chiamami col tuo nome (film)|Chiamami col tuo nome]]'' (''Call Me by Your Name''), film di [[Luca Guadagnino]] la cui colonna sonora contiene il brano di Loredana Bertè ''J'Adore Venise.'' .
 
Il 30 novembre sui canali social dell'artista viene annunciato l'avvio della produzione del nuovo album di inediti (il primo in 13 anni), la cui uscita è prevista per il 2018.