La stessa relazione matematica tra velocità e tempo conferma inoltre che, per corpi che si muovessero a velocità molto vicine alla velocità della luce, il tempo ''t''' tenderebbe a infinito, mentre il tempo ''t'' di riferimento terrestre smetterebbe praticamente di scorrere. Purtroppo un corpo non potrebbe raggiungere facilmente la velocità della luce; la cosiddetta "particella" subatomica della luce infatti, il [[fotone]], può muoversi a questa velocità solamente perché virtualmente priva di [[inerzia]], ovvero dotata di massa a riposo nulla. Qualsiasi corpo dotato di massa superiore a quella del fotone non può mai raggiungere la velocità della luce, in quanto, ci dice la legge einsteiniana dell'equivalenza tra materia ed energia (<math>E = mc^2</math>), tutta l'energia fornita per accelerare il corpo a velocità prossime a quelle luminali è convertita automaticamente in materia andando, in ultima analisi, a massificare ulteriormente il corpo stesso, accrescendone l'inerzia, il che richiederebbe ulteriore energia per accelerarlo (in pratica un circolo vizioso in cui l'energia non accelera più il corpo ma, al contrario, ne ostacola l'accelerazione incrementandone la massa, in quanto convertita in materia). Esperimenti<ref>http://scienzapertutti.lnf.infn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1655:0375-mi-spiegate-lesperimento-dei-muoni-e-la-dilatazione-dei-tempi&catid=55&Itemid=512</ref> eseguiti su una particella subatomica detta [[muone]], hanno dimostrato che essa vive più a lungo man mano che si avvicina a velocità prossime alla luce.