Mileto (Asia Minore): differenze tra le versioni

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La politica di Mileto in quel periodo fu ispirata a mantenere buoni rapporti con le grandi potenze mediterranee che avrebbero potuto danneggiare la sua espansione economica; particolarmente stretti furono i rapporti con l'Egitto, che Mileto appoggiò (con finanziamenti e mercenari) contro gli Assiri.
 
Attorno al VII secolo a.C. dodici città della Ionia, tra cui Mileto (la cosiddetta [[Dodecapoli ionia]]) si unirono a formare la Lega Ionia, per meglio resistere all'[[impero persiano]]. Erano unite dal culto di Poseidone "Eliconio", per il quale, presso il [[monte Micale]] (di fronte a Mileto), venivano celebrate le feste [[Panionie]]). Altre città della Lega erano [[Chio (isola)|Chio]], [[Samo (isola)|Samo]], [[Efeso|Èfeso]], [[Miunte]], [[Priene]], ai piedi del monte Micale, [[Colofone]], [[Clazomene]], [[Focea]], [[Eritre]] e [[Magnesia al Meandro|Magnesia]].
 
Alla fine del [[VII secolo a.C.]], durante la guerra col [[regno di Lidia]], che poneva ostacoli ai commerci via terra, [[Trasíbulo di Mileto|Trasibulo]] divenne tiranno della città e fu introdotto - una novità per le città greche dell'epoca - l'uso della moneta (di elettro). Particolarmente interessante è la posizione strategica di Milèto, ai fini commerciali: 1) posizione sul grande fiume Meandro; 2) porto d'importazione ed esportazione ideale con l'Occidente. Il traffico marittimo, l'alleanza con Atene, la cultura filosofica, la vicinanza con la Lidia, ne fanno, di ragione, la città ideale per la prima coniazione monetaria; non a caso Atene adotta poi la dracma.