Tavoliere di Lecce: differenze tra le versioni

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===Terra d'Arneo===
[[File:Salento - Terra d'Arneo.jpg|thumb|left|Terra d'Arneo]]
La terra d'[[Arneo]] è la parte della penisola salentina compresa, lungo la [[Mar Ionio|costa ionica]], fra [[San Pietro in Bevagna]] e [[Torre dell'Inserraglio]], mentre nell'entroterra si estende fino a [[Manduria]], [[Veglie]] e [[Nardò]]. Prende il nome da un antico casale (''tenimentum Dernei''), attestato già in epoca [[Normanni#Normanni nel sud-Italia e Sicilia|normanna]] (1092)<ref>[http://www.fondazioneterradotranto.it/2012/09/25/riflessioni-sulletimologia-di-arneo/ Riflessioni sull'etimologia di Arneo].</ref> e poi abbandonato, localizzabile nel feudo di Nardò, probabilmente nell'entroterra di [[Torre Lapillo]]. Si presenta come un'area pressochèpressoché [[Pianura|pianeggiante]], adibita alla coltivazione di [[ulivi]] secolari.
 
A lungo la Terra d'Arneo è stata caratterizzata, lungo la costa, da perenni [[acquitrini]], infestati dalla malaria, e più all'interno da una macchia mediterranea, frequentata da greggi e briganti. L'inchiesta francese di re [[Gioacchino Murat]] sulla [[Terra d'Otranto]], tra 1811 e 1817, osservava che dopo la spiaggia di Nardò fino a San Pietro in Bevagna era in pratica una perpetua [[palude]]. Con le bonifiche inaugurate in età [[Giovanni Giolitti|giolittiana]], proseguite durante il [[fascismo]] e completate nel dopoguerra, il litorale ionico si è infittito di [[Villaggio turistico|villaggi turistici]], [[Stabilimento balneare|stabilimenti balneari]], [[Villa|ville]] e case residenziali. Inoltre, dopo le [[Occupazione dell'Arneo|lotte contro il latifondo]] e la [[riforma agraria]] degli anni [[1950|'50]], con la distribuzione di terre ai contadini che qui vi si stabilirono, si ebbe una qualche rinascita agricola. Nel territorio risiedono svariate [[Masseria|Masserie]] fortificate e non.