Ferruccio Tagliavini: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== La giovinezza ===
Nacque a [[Cavazzoli|Villa Cavazzoli]], alla periferia di [[Reggio nell'Emilia|Reggio Emilia]]. Da bambino si trasferì con la famiglia a [[Barco (Bibbiano)|Barco]], dove si appassionò al canto e, dopo aver frequentato le scuole professionali, si diede allo studio del violino e iniziò a cantare nel coro della chiesa, venendo soprannominato "piccolo [[Enrico Caruso|Caruso]]". Nonostante i genitori lo incoraggiassero a prendere lezioni di canto, fu attratto maggiormente dall'[[elettrotecnica]] e dalla [[meccanica (fisica)|meccanica]], finché il padre lo convinse a iscriversi all'istituto "Achille Peri" di Reggio Emilia, dove nel [[1931]] gli vennero impartite le prime lezioni di canto dal maestro Pietro Melloni. Nel [[1935]], allo scoppio della [[guerra d'Etiopia]], partì volontario per l'[[Africa Orientale Italiana]], dove rimase un anno.
 
=== La carriera ===
All'età di ventiquattro anni partecipò a un concorso di canto a [[Parma]] e vinse una borsa di studio che gli permise d'iscriversi al [[Conservatorio Arrigo Boito]], dove studiò sotto la guida di [[Italo Brancucci]]. Nel [[1938]] vinse il "Concorso Nazionale di Canto Lirico" indetto dall'[[Opera nazionale del dopolavoro]] e poté frequentare un corso di perfezionamento presso il [[Teatro Comunale di Firenze]], dove l'appoggio e i consigli del maestro [[Mario Labroca]] e l'insegnamento del tenore [[Amedeo Bassi]] gli furono preziosi. Il 27 ottobre 1938 debuttò a [[Firenze]] ne ''[[La bohème]]'', cogliendo subito uno strepitoso successo. Nello stesso anno esordì alla radio in un [[Concerti Martini & Rossi|concerto Martini & Rossi]]. Altro importante debutto fu il 29 gennaio [[1942]] alla [[Teatro alla Scala|Scala]] ne ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'', con [[Gianna Pederzini]], [[Gino Bechi]] e [[Tancredi Pasero]]. Tra il [[1943]] e il [[1945]], durante la [[campagna d'Italia (1943-1945)|campagna d'Italia]], cantò in numerosi concerti, esibendosi per le truppe alleate americane e britanniche.
 
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] iniziò a esibirsi anche all'estero: l'11 giugno [[1946]] esordì al [[Teatro Colón]] di [[Buenos Aires]] in ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'', affiancato dalla moglie [[Pia Tassinari]] e il 10 gennaio [[1947]] con ''La bohème'' debuttò al [[Metropolitan Opera]] di [[New York]], dove si esibì regolarmente fino al [[1955]]1954. Il 13 settembre [[1950]] approdò nella medesima opera alla [[Royal Opera House]] di [[Londra]], cui seguì il 1º luglio [[1951]] il debutto all'[[Opéra national de Paris|Opéra]] di [[Parigi]] con ''[[Un ballo in maschera]]''.
 
Nel [[1962]], dopo sette anni di assenza, ritornò al Met, dove fece le ultime apparizioni ne ''[[L'elisir d'amore]]'' e ''La bohème''. Si ritirò dalle scene operistiche il 21 luglio [[1970]] al [[teatro romano di Benevento]] ancora con ''L'elisir d'amore''. Il 20 maggio [[1981]] concluse le esibizioni alla [[Carnegie Hall]] di New York con l'esecuzione in forma di concerto de ''[[L'amico Fritz]]''.
 
=== Il cinema ===
Nel [[1941]], grazie al volto simpatico e [[fotogenia|fotogenico]], Tagliavini approdò al cinema con ''[[Voglio vivere così]]'', pellicola diretta da [[Mario Mattoli]] e accolta con entusiasmo dal pubblico, nella quale cantò l'[[Voglio vivere così (brano musicale)|omonima canzone]] di [[Giovanni D'Anzi]] e [[Tito Manlio]], che divenne un suo cavallo di battaglia.
 
La carriera cinematografica continuò fino alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e vide la partecipazione a otto film, di genere comico-brillante o film d'opera. Uno di questi, ''[[Anema e core (film)|Anema e core]]'', ebbe un risvolto autobiografico, in quanto vi interpretò un elettricista eccezionalmente dotato per il canto.
 
=== Vita privata ===
Nel novembre del [[1940]], in occasione de ''[[L'amico Fritz]]'' al [[Teatro Politeama (Palermo)|Politeama Garibaldi]] di [[Palermo]], conobbe il soprano Pia Tassinari e se ne innamorò. I due si sposarono il 30 aprile 1941.
 
Raggiunto il successo, Tagliavini non tralasciò le avventure galanti, senza preoccuparsi di tenere nascoste le sue relazioni, nonostante fosse felicemente sposato. Nel [[1949]], quando viveva negli [[Stati Uniti]], fu citato in tribunale dalla giovane cantante Mary Phillips per una presunta paternità e dovette pagare 1.050 dollari a favore della piccola Fiorenza Teresa, che all'epoca aveva diciotto mesi. Nello stesso periodo intraprese un'importante relazione sentimentale con la bellissima ex miss spagnola Carmen, che gli diede la figlia Nanda nell'agosto del 1950. Ebbe anche simpatie amorose per l'affascinante soprano [[Anna Moffo]] e per la [[soubrette]] americana Jen-Jen.
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] si legò al soprano Isabella Stramaglia, con la quale iniziò a convivere, per poi sposarla il 1º agosto [[1992]], dopo aver ottenuto il divorzio da Pia Tassinari. Nel [[1974]] ebbe da lei un'altra figlia, Barbara.
 
Nel [[1988]], nel corso di un galà al [[Teatro Municipale (Reggio Emilia)|Teatro Municipale]] di Reggio Emilia, gli fu consegnato il premio Agis Bnl "Una vita per il teatro". In seguito Tagliavini trascorse la vecchiaia in povertà e solitudine, costretto a vivere nella casa per anziani Villa Ilva di [[Cavriago]], dove per molti anni fu aiutato con un assegno mensile da [[Luciano Pavarotti]]. Scomparve ottantunenne nella sua villa di [[Ospizio (Reggio Emilia)|Ospizio]], dopo una lunga degenza all'ospedale Spallanzani di Reggio Emilia, a causa dei gravi problemi respiratori che lo affliggevano da tempo. È sepolto nel cimitero urbano di Reggio Emilia.
 
== Discografia ==