Bruno di Colonia: differenze tra le versioni

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|Attività = monaco cristiano
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , fondatore dell'[[Ordine Certosino|Ordine dei certosinicertosino]]. Viene chiamato anche ''Brunone'' (forma latinizzata) e viene definito a volte, ma impropriamente, [[abate]] o [[sacerdote]]
}}
 
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In quegli anni difficili nacque la sua vocazione alla vita monastica. In una lettera Bruno racconta quell'inizio fervoroso. Egli e due suoi amici, accesi d'amor divino, nel giardino di un certo Adamo avevano fatto voto di consacrarsi a Dio.
 
Rientrato in Francia, si recò all'eremo di Molesme, sotto la guida di [[San Roberto di Molesme|san Roberto]]. Successivamente, con sei compagni, cercò un luogo solitario per erigervi un suo monastero, ottenendo il terreno necessario dal vescovo di [[Grenoble]], [[Ugo di Grenoble|Ugo di Châteauneuf]], spinto egli stesso e guidato da una visione avuta in sogno: sette stelle che indirizzavano sette pellegrini a una valle solitaria nel cuore del massiccio che all'epoca si chiamava «Cartusia» (donde il nome italiano di «[[Certosa]]» e francese di «Chartreuse») nel [[Delfinato]].
 
=== La [[Grande Chartreuse|Gran Certosa]] ===
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Bruno da Roma riuscì tuttavia a convincerli a riprendere la «via del deserto» e sotto la direzione di [[Lanuino]], da lui indicato come superiore, il gruppo si riunì di nuovo nell'eremo abbandonato. Ma l'anima di Bruno, ormai abituata alla preghiera solitaria e al colloquio continuo con il Signore, non si trovò a suo agio nell'ambiente della corte pontificia dell'epoca; ancor meno nelle distrazioni provocate dai suoi compiti. Da qui la sua grande nostalgia per il suo monastero in luogo desertico silenzioso.
 
Quando Urbano II fuggì da Roma, in seguito all'invasione dei territori pontifici da parte dell'imperatore tedesco [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] ed alla elezione dell'[[Antipapa Clemente III|antipapa Guiberto]], Bruno si trasferì con la corte papale nell'Italia meridionale. Su proposta del papa Urbano i canonici di [[Reggio Calabria]] lo elessero arcivescovo, ma egli declinò la [[Mitra (copricapo cerimoniale)|mitra]] per amore della sua vocazione contemplativa e con il desiderio di ritrovare al più presto la solitudine. In seguito richiese e ottenne il permesso di ritirarsi in solitudine negli stati [[normanni]], recentemente conquistati dal conte [[Ruggero d'Altavilla]], raggiungendo così il suo scopo.
 
=== In Calabria ===
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== Collegamenti esterni ==
 
* [[Catholic Encyclopedia]]: [http://www.newadvent.org/cathen/03014b.htm St. Bruno]
* {{santiebeati|29400}}