Battaglia della Somme: differenze tra le versioni
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[[File:Kitchener-Britons.jpg|thumb|upright|Un famoso poster per il reclutamento che raffigura Lord Kitchener.]]
Nel 1914 la British Expeditionary Force (BEF), al comando di John French, si oppose tenacemente all'[[piano Schlieffen|avanzata tedesca]] [[Fronte occidentale (1914-1918)#L'invasione del Belgio e della Francia|attraverso il Belgio e la Francia]]; questa forza era costituita unicamente da militari di carriera, molti di loro veterani delle [[Guerra
Uno dei veterani dell'esercito professionista britannico, Sir [[Horatio Herbert Kitchener, I conte Kitchener|Horatio Kitchener]], occupava allora la carica di ministro della Guerra in patria<ref>{{cita|Gualtieri|p. 18}}.</ref>, e grazie alla sua influenza riuscì ben presto a far partire una imponente campagna di arruolamento che nelle prime sei settimane dallo scoppio del conflitto portò ad ingrossare le file dell'esercito di 478.893 giovani, tutti volontari. Molti di questi volontari furono inquadrati in ''Pals Battalions'' ("battaglioni di amici"), costituiti interamente da individui provenienti dalla stessa città o che svolgevano un mestiere analogo<ref>{{cita|Gilbert|p. 106}}.</ref>; in un solo mese furono creati oltre 50 battaglioni di quella che verrà denominata l'"armata di Kitchener", che lentamente iniziò a prepararsi per la guerra<ref>{{cita|Gilbert|p. 107}}.</ref>.
L'attacco che si scatenò il 1º luglio richiese il massimo sforzo britannico di quell'anno sul fronte occidentale, oltre alle rimanenti energie francesi logorate a Verdun. Quel giorno fu anche il banco di prova delle armate di Lord Kitchener<ref>{{cita|Hart|p. 297}}.</ref>, il quale per ironia della sorte non poté assistere al battesimo del fuoco dei suoi ''Pals Battalions'': la nave che lo trasportava in Russia dall'alleato [[zar]] [[Nicola II di Russia|Nicola II]] era stata affondata nel maggio dello stesso anno<ref>{{cita|Gualtieri|pp. 18, 19}}.</ref>. Questo banco di prova comunque non sortì gli effetti sperati, la notevole impreparazione e la mancanza di esperienza bellica provocò enormi perdite e sconfitte tattiche, ma la macchina dell'offensiva britannica era ormai in moto, e milioni di giovani volontari britannici, che a fine guerra divennero oltre 3 milioni, si stavano preparando alla battaglia<ref>{{cita|Gualtieri|p. 19}}.</ref>.
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