Maggio nero: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|le proteste popolari a Bangkok del 1992 represse nel sangue|maggio nero (1992)}}
{{Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
[[Image:U995 2004 1.jpg|thumb|upright=1.5|L'[[Unterseeboot 995|U-995]] [[U-Boot Tipo VII|di tipo VIIC]] al memoriale della Kriegsmarine di [[Laboe]]]]
 
Il '''Maggio nero''' è quel periodo (maggio [[1943]]) della [[Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]] della [[seconda guerra mondiale]], nel quale la strategia di guerra [[sottomarino|sottomarina]] della [[Kriegsmarine]] (''U-Bootwaffe'') subì gravi perdite a fronte di un basso tonnellaggio [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleatoalleato]] affondato; si tratta del punto di svolta della Battaglia dell'Atlantico.
 
[[Image:U995 2004 1.jpg|thumb|upright=1.5|L'[[Unterseeboot 995|U-995]] [[U-Boot Tipo VII|di tipo VIIC]] al memoriale della Kriegsmarine di [[Laboe]]]]
 
==Contesto storico==
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Una dura perdita per gli Alleati alla fine di aprile consistette nell'attacco dell'U-Boot ''[[U-515]]'' al [[convoglio TS.37]], che causò l'affondamento di quattro [[petroliera|petroliere]] in tre minuti, e di altre tre nelle successive sei ore.
 
Le perdite Alleatealleate in aprile ammontarono a 64 unità per un totale di 351 000 t, di cui 39 navi (239 000 t) in Atlantico. La Kriegsmarine perse invece 15 unità.
 
Il mese successivo, invece, avrebbe visto la vittoria tattica e strategica degli Alleati, che avrebbero mantenuto il vantaggio durante tutta la guerra.
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Il maggio 1943 si aprì con la battaglia del [[convoglio ONS-5]], uno scontro di ampie proporzioni che causò pesanti perdite da ambo i lati: 12 navi per 6 U-Boot. Ma i miglioramenti tattici effettuate sulle unità di scorta iniziarono ad aver effetto.
 
I successivi tre convogli attaccati videro sette unità affondate per sette U-Boot persi. Infine, l'attacco al [[convoglio SC-130]] causò l'affondamento di cinque sommergibili tedeschi. Tra le vittime dell<nowiki>'</nowiki>''[[U-954]]'' c'era anche Peter Dönitz, il figlio dell'[[ammiraglio]] [[Karl Dönitz]].<ref>{{Cita libro| titolo=Hitler's U-Boat War, The Hunted 1942-1945 |autore=Blair, Clay |editore=Random House |anno=1998 |id=ISBN 0-679-45742-9 |pagine=333–334}}</ref> Scosso da questa notizia, Dönitz ordinò una ritirata dall'Atlantico, per cercare di riguadagnare terreno, ma gli U-Boot non poterono tornare a tutta forza fino all'autunno, e non ritornarono mai alla propria potenza originaria.
 
Scosso da questa notizia, Dönitz ordinò una ritirata dall'Atlantico, per cercare di riguadagnare terreno, ma gli U-Boot non poterono tornare a tutta forza fino all'autunno, e non ritornarono mai alla propria potenza originaria.
 
Le perdite Alleatealleate totali di maggio furono di 58 navi di 304&nbsp;000 t, di cui 34 (136&nbsp;000 t) nell'Atlantico.
 
==Il Maggio nero==
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Il 24 maggio 1943, Karl Dönitz — a causa delle continue perdite sofferte dalla Kriegsmarine — ordinò uno stop temporaneo alla guerra sottomarina; gran parte delle unità fu ritirata dal servizio attivo.
 
Mentre aumentavano le perdite, calavano a picco anche i danni inferti agli Alleati; e così 18 U-Boot furono distrutte nelle battaglie contro le scorte ai convogli nell'Atlantico, 14 furono affondate dagli aerei di pattuglia, di cui sei nel [[golfo di Biscaglia]]. Sommati alle perdite in altri teatri, agli incidenti e ad altre cause, un totale di 43 U-Boot fu affondato durante il solo mese di maggio, come riporta la seguente tabella.
18 U-Boot furono distrutte nelle battaglie contro le scorte ai convogli nell'Atlantico, 14 furono affondate dagli aerei di pattuglia, di cui sei nel [[golfo di Biscaglia]]. Sommati alle perdite in altri teatri, agli incidenti e ad altre cause, un totale di 43 U-Boot fu affondato durante il solo mese di maggio, come riporta la seguente tabella.
 
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