Scuola megarica: differenze tra le versioni
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Il termine dispregiativo di [[sofista]] come ''saccente'' — seguendo la radice [[lingua greca|greca]] σοφιστης ''(sofisti)'' cioè σοφια (''sofía:'' "sapienza") — li definiva chiaramente per la loro affinità con la ''[[paradosso|paradossia]]'' e la sottile eloquenza logica che dominavano da virtuosi e prepotenti. Si staccarono anche nel [[calcolo proposizionale]], come più tardi avrebbero fatto gli [[stoico|stoici]] greci.
Un ramo indipendente, la [[Scuola Dialettica]] fu fondato da [[Dionigi di Calcedonia]] (fl. 320 a.C.) ed incluse [[Diodoro Crono]] ed il suo discepolo [[Filone il Dialettico]] (fl. 300 a.C.).<ref>David Sedley, "Diodorus Cronus and Hellenistic Philosophy", '''Proceedings of the Cambridge Philological Society'', NS 23, 1977, pp. 74-120.</ref>
[[Diodoro di Iaso|Diodoro Crono]], per esempio, modificò gli argomenti razionalmente impossibili ([[aporia|aporie]]) di [[Zenone di Elea]] (si veda la voce: [[Paradossi di Zenone]]) per negare così il movimento delle cose. Una teoria contigua a questa affermava che "si può solo parlare dell'essere attuale" e non di ciò che sta fuori dallo spazio o dal tempo presente. Permettere solo l'affermazione di ciò che realmente succede sopprime l'idea di [[Aristotele]] che considerava il ''possibile'' un [[Modo (filosofia)|modo]] del reale.▼
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[[Stilpone di Megara]] fu maestro del [[Cipro|cipriota]] [[Zenone di Cizio|Zenone lo stoico]], fondatore dello [[stoicismo]]; ne è un riflesso la profonda relazione tra le due [[dottrina filosofica|dottrine]].
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