Mauro Rostagno: differenze tra le versioni

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Nel [[1997]] l'inchiesta passò alla [[Direzione Distrettuale Antimafia]] di [[Palermo]], che acquisì le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia: secondo il collaboratore Vincenzo Sinacori (ex esponente di spicco della ''[[cosca]]'' di [[Mazara del Vallo]]), l'omicidio Rostagno era stato determinato dai suoi interventi giornalistici di denuncia che davano fastidio agli esponenti di [[Cosa Nostra]] della [[provincia di Trapani]], i quali discussero la sua eliminazione in occasione di alcuni incontri tenutisi a [[Castelvetrano]], a cui partecipò Sinacori stesso insieme ai ''boss'' mafiosi [[Francesco Messina Denaro]] (all'epoca rappresentante mafioso della [[provincia di Trapani]]), Francesco Messina (detto ''Mastro Ciccio'', mafioso di [[Mazara del Vallo]]) e altri; in seguito Sinacori apprese che Messina Denaro aveva dato incarico a [[Vincenzo Virga]] (capo della ''[[cosca]]'' di [[Trapani]] e del relativo [[Mandamento (mafia)|mandamento]]) perché provvedesse all'uccisione di Rostagno<ref>[http://archivio.antimafiaduemila.com/rassegna-stampa/30-news/16230-mauro-rostagno-21-anni-dopo-i-nomi-di-chi-lo-ha-ucciso.html?start=1 ''Delitto Rostagno, i racconti dei pentiti''] Antimafiaduemila.com</ref>.
 
Le dichiarazioni di Sinacori vennero anche confermate dai collaboratori [[Giovanni Brusca]] ed [[Angelo Siino]], che parlò anche di un misterioso viaggio compiuto in [[Sicilia]] da [[Licio Gelli]] (Gran Maestro della [[loggia P2]]) nel periodo del finto sequestro del bancarottiere [[Michele Sindona]] (agosto-ottobre [[1979]])<ref>{{cita web|http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/01/mauro-rostagno-processo-nessuno-parla/194872/|Mauro Rostagno, processo sotto silenzio|29 agosto 2012}}</ref>; secondo Siino, Gelli venne in [[Sicilia]] per proporre un piano separatista ai [[Massoneria|massoni]] trapanesi, che in realtà doveva servire per fare arrivare un avviso ricattatorio ai precedenti alleati politici di Sindona. Infatti le indagini dell'epoca non avevano considerato alcuni verbali redatti da Rostagno alcuni mesi prima di essere ucciso, in cui scriveva di essere venuto a conoscenza che Gelli era venuto a [[Trapani]] più di una volta ed era stato ospitato dai ''boss'' mafiosi [[Mariano Agate]] (iscritto alla [[loggia massonica]] segreta Iside 2) e Natale L'Ala<ref>{{Collegamento interrotto|1=[http://www.marsala.it/rubriche/rassegna-stampa/item/56510-processo-rostagno-gelli-fu-a-trapani-mauro-lo-aveva-scoperto.html Marsala.Tp24.it , Il primo quotidiano on line di Marsala e della Provincia di Trapani: cronaca, politica, antimafia, sport, cultura<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=novembre 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Oltre alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, vennero acquisiti i risultati di una perizia balistica che accertò che Rostagno venne ucciso con lo stesso fucile impiegato per eliminare il poliziotto [[Giuseppe Montalto]] nel [[1995]] e per compiere altri omicidi di mafia nella [[provincia di Trapani]]; come esecutore materiale del delitto Montalto era già stato condannato in via definitiva Vito Mazzara, capo della [[cosca]] di [[Valderice]] e strettamente legato al boss [[Vincenzo Virga]]: per queste ragioni, nel [[2009]] venne inviato un mandato di custodia cautelare in carcere per Virga e Mazzara, accusati di essere rispettivamente il mandante e uno degli esecutori materiali del delitto Rostagno<ref>[http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/delitto-rostagno/preso-boss/preso-boss.html Il delitto Rostagno fu deciso dai boss dopo 21 anni scoperti mandante e killer - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.