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[[File:Torre Ghirlandina, Modena, italy.jpg|thumb]]
La '''Ghirlandina''' (in [[dialetto modenese]]: ''Ghirlandèina'') è ilun campanile del [[Duomo di Modena]].
 
Alta 89,32 metri, ben visibile al viaggiatore che arrivi in città da qualunque punto cardinale, la torre è il vero simbolo di [[Modena]].
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[[File:Ghirlandina torresani capitelli 3 4 5.JPG|thumb|left|Altri tre diversi capitelli della Stanza dei Torresani.]]
 
All'interno, la ''Sala della Secchia'' (con affreschi del [[Secolo XV|Quattrocento]]), custodisce una copia della celebre ''[[La secchia rapita]]'': testimonianza di quando la torre era sede dei forzieri e dei ‘trofei' del [[comune]] modenese. La secchia sancisce inoltre la superiorità del popolo modenese rispetto a quello rivale dei bolognesi, acquisita e conquistata dopo decenni di scontri in periodo tardo medievale.
 
Alla fine dell'Ottocento alla torre furono fatti diversi lavori. Nel 1890 fu riparata la parte piramidale superiore esterna e nel 1893 dopo aver impiantato una grande armatura tutta intorno fu eseguito il rivestimento in marmo di Verona. I lavori terminarono nel 1897 e dopo il collaudo dell'ingegnere Giacomo Gallina del Regio Genio Civile la Ghirlandina tornò allo stupore dei modenesi e non, più bella che mai.
 
Assolutamente unico il panorama che si gode dalla [[Lanterna (architettura)|lanterna]], sulle [[tegole]] rosse dei tetti di [[Modena]] e su tutta la principale provincia emiliana.
 
Nella piccola Piazza Torre che si affaccia su [[via Emilia]], è collocato il ''Monumento ad [[Alessandro Tassoni]]'', il più celebre dei poeti modenesi, autore del [[poema eroicomico]] ''[[La secchia rapita]]'', in cui con suprema [[ironia]] si narrano le contese medievali tra modenesi e [[Bologna|bolognesi]], concluse con la supremazia dei primi, simbolicamente rappresentata appunto dalla Secchia, oltre che dai numerosi pregi e ricchezze che la provincia gialloblù possiede in confronto ai rivali. L'arguzia del personaggio è ben rappresentata nella posa della statua, realizzata nel [[1860]] dallo scultore modenese [[Alessandro Cavazza]].
 
Le cinque campane, in accordo di Do maggiore, risalgono all'epoca rinascimentale.
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Nel [[2008]] iniziarono, ad opera del Comune, i lavori di restauro del duomo e della torre campanaria che presentavano alcune lesioni. Mentre le impalcature attorno al duomo, rimasto in attività e visitabile per tutto il periodo del restauro, lasciavano intravedere l'architettura e in parte anche le famose lastre di Wiligelmo, il comune commissionò all'artista [[Domenico Paladino]] una copertura provvisoria artistica in modo da coprire le impalcature della torre Ghirlandina, copertura costituita da un telone sul quale erano disegnate delle figure geometriche astratte di vari colori. La scelta suscitò una certa perplessità nella cittadinanza<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/novembre/01/torre_Modena_Sparisce_Scontro_sulla_co_9_071101065.shtml www.corriere.it]</ref> che ha lamentato la spesa eccessiva (circa 150&nbsp;000 Euro) dovuta ai costi della realizzazione della copertura, ribattezzata scherzosamente come "''[[torrone]]''", per la somiglianza con il dolce natalizio e per il fatto che ricopriva la grande torre campanaria.
 
Nel settembre 2011, dopo la conclusione dei lavori di restauro, il telone fu tolto per permettere la rimozione delle impalcature dalla torre e l'11 novembre 2011, istituitodopo poiquattro giornoanni di festa nazionalerestauro, la torre viene restituita ai modenesi<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2011/11/10/news/la-grande-festa-della-ghirlandina-restituita-ai-modenesi-1.1661066.shtml gazzettadimodena.gelocal.it/] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> . Il telone di Paladino è stato tagliato in piccoli pezzi, distribuiti alla cittadinanza per ricordo.
 
== Note ==