Il romanzo di Ramses - Il figlio della luce: differenze tra le versioni

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==Trama dettagliata del libro==
 
Il libro si apre con Ramses, di quattordici anni, a faccia a faccia con un toro, simboleggiante la potenza, sotto lo sguardo attento del padre Sethi, il Faraone d'Egitto. Ramses dovrà per forza mettere al tappeto il toro per dimostrarsi degno del padre. Pur essendo egli riuscito a vincere a mani nude contro avversari più forti di lui, il toro è comunque tutt'altra cosa. Grazie ada una corda datagli dal padre, però, Ramses riesce comunque a fermare il toro, che se ne va lasciando in pace il Faraone e il figlio. Pur avendo finalmente perduto il ricciolo (il cui taglio tradizionalmente segna la fine dell'infanzia), Ramses ha ancora comunque molta strada da fare per diventare Faraone, poiché non basta il coraggio per governare gli uomini.
 
Ramses si dirige verso Sary, il suo precettore, il quale si trova nelle scuderie; anche quest'ultimo stava cercando Ramses, assente da due giorni, temendo che gli fosse successo qualcosa. I due parlano tra di loro, e Sary rivela che Shenar, fratello maggiore di Ramses, è in effetti l'erede disegnato al trono d'Egitto; se Ramses è troppo invidiato a corte e molto poco stimato, Shenar possiede molta più ambizione e molto più sostegno dalla corte, pronto a batterlo in qualunque modo.
 
Arriva la notte di una luna nuova, e Ramses si prepara ada un appuntamento con i suoi quattro amici d'infanzia, a costo di infrangere le regole del ''Kap'', di cui i cinque erano allievi. Viene intercettato da un cane giallo, il quale, a detta di Ramses, deve essersi smarrito, e lo stesso Ramses vi trova il nome "Guardiano". I due entrano nel locale dove vi si danno appuntamento Ramses e i suoi amici. Arrivano quindi Setau (figlio di un marinaio egizio e di una nubiana, dotato di una grandiosa resistenza e di un talento per la chimica e lo studio delle piante), Ameni (ragazzino pallido e inetto allo sport, ma insuperabile nell'arte dei geroglifici), Asha (figlio unico di nobili facoltosi, dall'aspetto ammaliante e dotato di un'ambizione come alto funzionario) e infine Mosè (figlio di lavoratori ebrei stabilitisi in Egitto da molte generazioni, dalle notevoli capacità intellettuali e dalla sua forza fisica simile a quella di Ramses). Ora che tutti si sono riuniti, è ora di farsi la grande domanda: come procurarsi la vera potenza? Ameni sostiene che la si ottiene mediante i geroglifici, poiché, secondo lui, la lingua degli uomini è quella degli dèidei; per lui valgono l'onestà, la buona educazione, il saper vivere e il rifiuto all'invidia. Asha invece ritiene che il vero potere si ottenga tramite la diplomazia, dato che permette, a detta sua, di capire il funzionamento dei commerci internazionali e le reali intenzioni degli altri notabili. Secondo Setau, il potere risiede nei serpenti, depositari del segreto della creazione. Mosè non ha ambizioni, ma rivela che è comunque destinato ada un harem (nell'antico Egitto, l'harem non era una prigione dorata per le donne, ma bensì un'istituzione economica). Per Ramses, esiste un solo potere: quello del Faraone. Ramses gli racconta della prova che ha dovuto superare. Con tutti gli amici estasiati, Ameni e Mosè si mettono subito dalla sua parte, mentre Asha si troverà a scegliere tra Ramses e il fratello Shenar. Setau, però, vuole sfidare Ramses ad affrontare i serpenti, per verificare se davvero merita la sua amicizia, in una notte di luna piena. Ramses accetta, ma lo scandalo degli allievi del ''Kap'' ha raggiunto le orecchie del loro precettore Sary, che sta provvedendo a punire i cinque amici, proprio ora che avevano raggiunto risultati meravigliosi: Mosè dovrebbe diventare vicesovrintendente dell'harem di Merur, nel Fayyum, Setau dovrebbe ricevere il rotolo per guaritori e incantatori di serpenti, e con esso l'incarico di raccogliere veleno per preparare rimedi, Ameni dovrebbe far parte dell'ufficio degli scribi di palazzo, e Asha, dopo aver perfezionato la sua conoscenza del libico, del siriano e dell'ittita, dovrebbe svolgere il suo primo incarico come interprete a [[Biblo]]. Ramses, però, pensa bene di farsi ricevere tutte le punizioni destinate ai suoi amici scaricandosele addosso e lasciando stare i suoi quattro compagni.
 
Liberato, Ramses rivede Setau, che si era ricordato della sfida. È la notte di luna piena, momento perfetto per la maggioranza dei serpenti. La prova di Setau consiste nell'inghiottire una bevanda a base di tubercoli di piante urticanti, che rallenta la circolazione sanguigna, a volte tanto da bloccarla; se Ramses vomita, morirà, ma se riesce a sopravvivere, potrà resistere al morso di un certo numero di serpenti. Ramses è costretto a bere, e subisce l'effetto tremendo della bevanda, ma Setau lo aiuta a riscuotersi. Sulla via del ritorno, i due vedono un cobra nero e maestoso; prima Setau e poi Ramses, lentamente, sembrano riuscire a domarlo, ma il cobra attacca a vuoto.
 
Tempo dopo, Ramses, uscito vincitore da un'altra gara di nuoto, conosce Iset, che lo invita ada una festicciola nella sua dimora. Dolente, la sorella di Ramses, mette in guardia il fratello, ricordandogli la potenza del fratello maggiore Shenar. Ramses arriva al ricevimento, dove si trova un gran numero di fanciulle di ottima famiglia. Nonostante tutto faccia presagire che Iset voglia fargli capire che egli è escluso da alti onori, lui che farebbe meglio a stare in provincia, invece si avvicina al principe e gli fa capire che preferisce Ramses stesso. Il risultato è non solo il loro primo bacio, ma anche una focosa notte d'amore tra di loro.
 
Il giorno dopo, risvegliatosi da ciò che sembra un incubo, Ramses va poi al passeggio con il cane Guardiano; una volta arrivati alle scuderie, vede un ragazzo che subisce le angherie di un gruppo di palafrenieri, ma Ramses lo riconosce come Ameni. Amareggiato e infuriato dal modo in cui l'amico viene trattato, egli affronta i palafrenieri, e li mette facilmente in difficoltà. Lo scontro viene però fermato da Shenar, il quale però rivela che Ameni aveva voluto correggere l'errore di un superiore, e per questo era stato punito (o almeno sarebbe questa la sua versione dei fatti). Shenar avverte quindi Ramses di lasciare Menfi, dimenticare Ameni e non frequentare più Iset, dato che anche a Shenar, in teoria, interessa Iset.
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Tuya, la madre di Ramses, riceve il figlio al palazzo, e, dopo una lunga spiegazione sui fatti recenti, come i guai subiti da Ameni e l'amore che Ramses prova per Iset, gli consiglia di diventare scriba reale: in tal modo, Ramses potrebbe scegliere Ameni come proprio segretario generale. Pertanto, Ramses si presenta al corso di scriba senza neppure essersi preparato, e armato solo del suo coraggio. Nel giro di molte ore, parecchi candidati si ritirano o mancano di concentrazione; al quarto problema dell'ultima prova (''come fa uno scriba a trasformare la morte in vita?''), non sembra esserci soluzione, ma Ramses, grazie all'aiuto istantaneo e verbale di un babbuino, personificazione di Thoth, egli riesce a superare l'esame, e ha quindi la possibilità di nominare Ameni come scriba reale.
 
Dopo un'altra notte di passione, favorita anche da Iset, meravigliata dal fatto che ora Ramses è scriba reale, Ameni irrompe e comunica che Ramses è invitato al palazzo dal padre, oltre a lamentarsi di una cosa apparentemente fastidiosa, due mattonelle d'inchiostro andate a male. Sary, però, nonostante si mostri lietissimo della promozione di Ramses, gli consiglia di non andare a palazzo. In effetti, una volta giuntovi, Ramses nota Shenar e Iset in coppia; credendo che Iset lo abbia tradito, Ramses si infuria con Shenar, facendo scappare Iset, al punto di rischiare una rissa, ma Shenar riesce ada evitare tale disastro, lasciando che sia lei a scegliere, oltre ad avvertirlo che il Faraone è partito per il Nord a pacificare la Siria, e ha incaricato Shenar di ricompensare gli scribi reali con una caccia al deserto. Sentendosi umiliato, Ramses incappa però in Asha, il quale tra un paio di giorni dovrà partire per il Nord, dove si mormora che i Greci stiano ancora assediando [[Troia]], e che si racconta che Achille abbia ucciso Ettore, il campione di Troia. Ramses, sentendosi come un remo spezzato, giura a sé stesso di migliorarsi anche da solo.
 
Arriva il giorno della caccia: Ramses viene accompagnato come veterano; quest'ultimo, però, con la scusa di un dolore alla gamba, approfitta del sonno di Ramses per lasciarlo solo in mezzo al deserto. Infuriato al pensiero che sia stato Shenar l'autore di tutto questo, avendo egli organizzato la battuta di caccia, egli decide di seguire una gazzella, sperando che gli indichi una direzione o un pozzo d'acqua dove almeno dissetarsi. Ma appena vede un [[balanite]], vi trova seduto sotto all'ombra il capo dei palafrenieri che avevano torturato Ameni. Il palafreniere ammette di essersi fatto assumere dal compagno di caccia di Ramses, e si prepara ad attaccarlo, ma il giovane lo getta addosso alle spine del balanite, per poi riuscire a ricongiungersi ai suoi compagni di caccia.
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Ramses viene poi convocato al tempio di Ptah, riferisce a sua madre il mistero del magazzino svuotato su cui anche Ameni aveva investigato, e infine parte, assieme al padre Sethi, da Menfi per il delta del paese, terra di pescatori e raccoglitori di papiro. Vi rimane per settimane, prima di tornare a Menfi. Frattanto, nella stessa Menfi, Tuya rimprovera di nuovo il capo della sicurezza di negligenza, e gli concede un doppio incarico: uno, continuare con le indagini sull'aggressione nei confronti di Ramses; due, investigare sulle mattonelle d'inchiostro difettose fabbricate dal misterioso laboratorio, compito facilitato dalle informazioni di Ameni e Ramses. Il tempo passa, e il ritualista annuncia la successione del Faraone Seti. Per scelta del Faraone, Ramses si siederà dietro al grande sacerdote di Ptah, assai indietro rispetto alla coppia reale, assai indietro rispetto a Shenar, possibile successore al trono.
 
Deluso nel profondo, Ramses recupera il suo morale grazie a Sary e Dolente, ed è pronto per un viaggio di vacanza. Il giorno della partenza, però, Ramses sembra in ritardo, e lo stesso Ameni, appena arrivato da Dolente, riferisce che Ramses stesso è scomparso! Senza avvertire nè Ameni nè Iset, questi si è incamminato verso l'harem di Merur, dove si trova Mosè. Mentre i due parlano, odono un urlo e due tessitrici scappare a gambe levate: si scopre essere Setau l'autore del guaio. Lo stesso Setau, come prova dei suoi nuovi poteri, dona a Mosè un bastone che poi viene trasformato in un serpente dallo stesso Setau! Così, questi fa scuola a Mosè e Ramses, finchèfinché poi Mosè rivela di voler abbandonare tutto. Ramses nota una delle danzatrici in disparte: la ragazza si chiama Nefertari, viene da una famiglia di modesti ceti, ed è nuova nell'harem; ma ciononostante, sebbene nota in genere come tessitrice, ha assunto la guida del suo gruppo in tutti i campi. Ramses intrattiene un dialogo con questa, finché Nefertari si congeda con lui con una massima: ''Una parola perfetta è più nascosta della pietra verde, e tuttavia la si trova tra servi che faticano alla mola''.
 
Ramses rimane una settimana nell'harem; torna poi a Menfi, dove viene ricevuto da Asha. Questi riferisce l'ineluttabile sconfitta di Troia nella [[guerra di Troia|famigerata guerra di Ilio]], e l'eventuale massacro e distruzione della città. Inoltre, sembrerebbe che gli Ittiti stiano preparando ad attaccare i confini con l'Egitto: durante il primo anno del suo regno, Sethi aveva dovuto affrontare una rivolta di beduini che, aizzati dagli ittiti, avevano invaso la Palestina e proclamato un regno indipendente dove subito le varie fazioni si erano massacrate a vicenda. Calmatesi le acque, il Faraone aveva guidato una campagna per pacificare Canaan, annettere la parte meridionale della Siria e assicurarsi il controllo dei porti fenici. Nell'anno terzo del regno, poi, tutti avevano previsto uno scontro frontale con le forze ittite, ma gli eserciti contrapposti si erano accampati nelle rispettive posizioni e poi erano tornati nelle loro basi nelle retrovie. Da Tuya, Ramses apprende che dalle notizie del capo della sicurezza, il conducente del carro che aveva portato lo stesso Ramses in trappola è stato ritrovato morto in un granaio abbandonato a sud di Menfi; per quanto riguarda il laboratorio delle mattonelle d'inchiostro, il papiro che conteneva il nome del proprietario è stato distrutto negli archivi. Ramses, cambiando discorso, teme che la pace sia in pericolo, e desidera quindi andare con il padre a combattere per il proprio paese. Con sorpresa, Shenar viene nominato portainsegna alla destra del Faraone, e il nome di Ramses non è nemmeno citato! Nonostante le suppliche di Ramses, Seti rifiuta di cambiare la propria decisione, quindi il principe è costretto a infiltrarsi, in mezzo a mille reclute. Dopo tre giorni di selezioni, Ramses riesce, nonostante i crudeli insegnamenti di Bakhen, a essere selezionato tra venti resistenti; il quarto giorno, si passa alle armi, e dodici volontari ne vengono scelti. All'undicesimo giorno di addestramento, Bakhen, bisognoso di un ufficiale, li mette tutti alla prova dell'arco: undici, compreso Ramses, riescono, e Bakhen mostra loro un arco di straordinarie dimensioni, e li ordina di colpire una targa di rame, distante centocinquanta metri dai volontari rimasti. Soltanto Ramses riesce, al suo terzo tentativo, a colpire il bersaglio. Bakhen, però, vuole un'ultima prova: uno scontro a mani nude, tra Ramses e Bakhen stesso. Lo scontro, duro e senza quartiere, si conclude in un pareggio, Ramses viene comunque promosso come ufficiale.
 
Passa il tempo, e il risultato della campagna di Sethi è una vittoria egizia: i libanesi sono riusciti a opporre una breve resistenza prima di inginocchiarsi come sudditi del Faraone; poi il Faraone stesso è giunto fino a Qadesh, che gli ha spalancato le porte senza che il re Tabarna [[Muwattali]] avesse avuto il tempo di radunare soldati esperti; grato, il Faraone ha eretto una stele in segno di vittoria. Tuttavia, appena l'esercito egizio si è allontanato, gli ittitiIttiti si sono di nuovo impossessati della fortezza. Lì, sono iniziatiincominciati i negoziati, per evitare ulteriori scontri: gli ittiti non avrebbero più fomentato disordini nel Libano e nei porti fenici, e, in cambio, gli egiziani si sarebbero tenuti da Qadesh e dintorni. La pace, precaria, è finalmente scesa. Sethi, comunque, cede al figlio maggiore Shenar la gloria frutto di una spedizione riuscita, e al banchetto sono invitati gli allievi del ''Kap'': Mosè, Ameni, Setau, Asha e Ramses. Lì, però, Mosè iniziaincomincia a mettere in dubbio l'esistenza degli dèidei. Cala la notte, ma Ramses ode un grido di rabbia, e interviene: un intendente sta [...?]
 
==Personaggi==