Lee Miller Penrose: differenze tra le versioni

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Il passante che le salvò la vita si rivelò Condé Nast, editore di Vanity Fair e di [[Vogue (periodico)|Vogue]]. Nast rimase affascinato dal portamento e dal modo di vestire di Lee, e ne apprezzò anche la conoscenza della [[lingua francese]], al punto da proporle un contratto: iniziò in questo modo la sua carriera di fotomodella.<ref name=Livingston/><ref name=Penrose95/>
 
Una foto di Lee venne pubblicata sulla copertina del fascicolo del 15 marzo 1927 in un’illustrazione di George[[Georges Lepape]]. Nei due anni successivi Lee divenne una delle modelle più ricercate di [[New York]], ritratta dai fotografi alla moda fra i quali [[Edward Steichen]], [[Arnold Genthe]], Nickolas Muray e [[George Hoyningen-Huene]].<ref name=Portraits/>
 
Mentre dimostrava sempre maggiore interesse alle tecniche di chi la fotografava, cresceva la sua ambizione a diventare l'osservatrice anziché l'osservata.<ref name=Leafe/>