Palazzo Apostolico: differenze tra le versioni

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Le prime notizie di edifici destinati a ospitare il vescovo di Roma presso la tomba di S. Pietro, detti appunto ''episcopia'', si vogliono far risalire all'età di [[Costantino]] con [[papa Liberio]], ma il primo papa che si occupò sicuramente di tali fabbriche ''ab utroque latere'' dell'antica basilica fu [[papa Simmaco]] nel V secolo e nei quali vi si celebrarono concili e concistori. Nonostante i danneggiamenti dovuti alle invasioni barbariche, in questi stessi edifici pare potesse essere ospitato [[Carlo Magno]] e nello stesso periodo il [[papa Leone III]] cinse con mura gli edifici allora esistenti sul colle Vaticano dando origine alla [[città leonina|città omonima]].<ref>Gaetano Moroni, ''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]]'', vol. 50, p.254 e segg.</ref><br>
Probabilmente il primissimo nucleo del palazzo attorno al quale si aggiunsero i successivi ampliamenti attualmente visibili fu opera di [[Eugenio III]], ma i primi interventi importanti a nord della basilica vaticana destinati a ospitare in modo permanente i pontefici che dovevano recarvisi per officiare, evitando loro i ripetuti spostamenti dal palazzo del Laterano, si fanno risalire ai papi [[Innocenzo III]] e [[Niccolò III]]<ref>Alessio Celletti, ''Autorappresentazione papale ed età della Riforma: gli affreschi della Sala Regia vaticana'', 2013</ref>, che fecero realizzare sul rilievo noto come ''mons saccorum'' una struttura fortificata con torri intorno a quello che prenderà il nome di Cortile del pappagallo, assumendo pertanto inizialmente un carattere prevalentemente difensivo. A questi, solo dopo la lunga pausa [[Cattività avignonese|avignonese]] e del [[Concilio di Costanza]], seguirono a partire dalla metà del XV secolo i lavori ben più importanti ed estesi fatti realizzare da [[Niccolò V]]<ref>L'edificio realizzato da questo papa, alla cui costruzione partecipò in parte il [[Bernardo Rossellino|Rossellino]], era costituito da un fabbricato di tre piani contenente ognuno 4 sale destinate alla residenza del pontefice a seconda delle stagioni (il piano terra per l'estate, il secondo per l'inverno ed il terzo ed ultimo per la primavera e l'autunno); P. Tomei, ''L'architettura a Roma nel Quattrocento'', p.69</ref>, da [[Sisto IV]] e da [[Alessandro VI]] che realizzarono il nucleo edilizio storico del palazzo apostolico vaticano, corrispondente al lato meridionale del [[Cortile del Belvedere]], ai quali seguirono i lavori dei successivi pontefici, i più attivi dei quali furono [[Giulio II]] e [[Paolo III]], che ampliarono il complesso edilizio intorno al cortile di San Damaso, con l’imponente edificio dell’attuale residenza papale fatto completare da [[Sisto V]]. I successivi pontefici si limitarono sostanzialmente a lavori, pur importanti, ma di completamento di opere incominciate dai loro predecessori. <br>
Tra i principali artefici del complesso vi furono tra architetti e decoratori: [[Donato Bramante]], [[Raffaello Sanzio]], [[Michelangelo Buonarroti]], [[Antonio da Sangallo il Giovane]], [[Daniele da Volterra]], [[Perin del Vaga]], [[Pirro Ligorio]], [[Martino Longhi il Vecchio]], [[Domenico Fontana]].
 
== Le cappelle del Palazzo Apostolico ==
I pontefici hanno sempre prestato grande attenzione alla qualità architettonica delle loro cappelle private. Queste sono quindi tra i pezzi più notevoli del Palazzo Apostolico. Alcune di esse sono conosciuticonosciute in tutto il mondo. Storicamente, la più antica fu realizzata per [[papa Niccolò V]] (1447-1455) che affidò la costruzione della cappella che porta il suo nome al [[Beato Angelico]]. Ventotto anni dopo, [[papa Sisto IV]] (1471-1484) commissionò una nuova cappella: la futura [[Cappella Sistina]]. Nel [[1537]] [[papa Paolo III]] (1534-1549) ordinò la costruzione della [[Cappella Paolina]], in parte decorata da [[Michelangelo Buonarroti]], come la [[Cappella Sistina]]. Durante la notevole espansione del palazzo voluto da [[papa Sisto V]] (1585-1590), fu costruita una nuova ala. È in questa nuova ala separata dal vecchio palazzo dal tribunalecortile di San Damaso che vennero trasferiti gli [[Appartamenti papali]]. Anche oggi, è in questa ala - spesso chiamata palazzo di Sisto V - che risiede il papa. Lo sviluppo di questa parte del palazzo fu costituitocompletato dai successori di [[papa Sisto V]]. Così [[papa Urbano VIII]] (1623-1644) fece erigere una cappella - che ora porta il suo nome - nell'appartamento pontificio al secondo piano. Dopo la decisione di [[papa Pio X]] (1903-1914) di creare un appartamento privato al terzo piano sopra l'appartamento pontificio, vienevenne allestita una nuova cappella privata. Questa, ristrutturata sotto il pontificato di [[papa Paolo VI|Paolo VI]] (1963-1978), è ancora oggi la cappella usata quotidianamente dal pontefice.
 
=== La Cappella Sistina ===
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[[File:Rome Sistine Chapel 01.jpg|miniatura|destra|Il grande affresco del Giudizio Universale dipinto da [[Michelangelo Buonarroti]] nella [[Cappella Sistina]].]]
 
La più famosa cappella del Palazzo Apostolico è la [[Cappella Sistina]]. La sua visita è generalmente integrata nel percorso dei [[Musei Vaticani]]. Questa cappella fu voluta da [[papa Sisto IV]] che gli diede il suo nome. Costruita a partire dal [[1475]], fu solennemente inaugurata il 15 agosto [[1483]], festa dell'[[Assunzione di Maria]], a cui la cappella fu intitolatadedicata. Le dimensioni (40 m di lunghezza e 13 m di larghezza) corrispondono esattamente a quelle del [[Tempio di Gerusalemme]].
 
Alle pareti vi sono episodi della vita di Cristo[[Gesù]] (lato destro) e della vita di [[Mosè]] (lato sinistro) che corrispondono. Il soffitto della [[Cappella Sistina]] fu dipinto da [[Michelangelo Buonarroti]] nel maggio del [[1508]]. L'inaugurazione ufficiale fu fatta da [[papa Giulio II]] il 2 novembre [[1512]]. Questa volta presenta principalmente nove scene del libro della [[Genesi]], suddivise in tre gruppi di tre episodi relativi all'origine dell'universo, dell'uomo e del male. Venti anni dopo la volta, [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] fu nuovamente chiamato a dipingere il grande affresco del [[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio universale]] sul muro dell'altare. L'inaugurazione ufficiale fu fatta da [[papa Paolo III]] il giorno di Natale del [[1541]]. [[Papa Giovanni Paolo II]], commentando la decorazione della cappella, in occasione dell'inaugurazione del restauro di affreschi, dichiarò: "La Cappella Sistina è proprio - per così dire - il santuario della teologia del corpo umano".
 
È nella [[Cappella Sistina]] che i cardinali si riuniscono in [[conclave]] per eleggere il nuovo pontefice. Ogni anno, il papa battezza i figli degli impiegati vaticani nel giorno del [[Battesimo di Gesù]]. Durante il pontificato di [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]] si tennero diversi concerti. Da segnalare in particolare quello occasione dell'85° compleanno del fratello monsignor [[Georg Ratzinger (presbitero)|Georg Ratzinger]]. In questa cappella il 7 maggio [[1964]] [[papa Paolo VI]] incontrò gli artisti il 7 maggio [[1964]]. [[Papa Benedetto XVI]] fece la stessa cosa il 21 novembre [[2009]].
 
=== La Cappella Paolina ===
{{Vedi anche|Cappella Paolina}}
 
Vicino alla Cappella Sistina, con la quale comunica attraverso la [[Sala Regia (Vaticano)|Sala Regia]], si trova la Cappella Paolina che non è mai aperta al pubblico. Fu costruitocostruita da [[Antonio da Sangallo il Giovane]], per ordine di [[papa Paolo III]] che la inaugurò il 25 gennaio [[1540]], giorno della festa della [[Conversione di Paolo]].
 
[[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] dipinse due grandi affreschi (6,25 m per 6,61 m) che rappresentano la conversione di San Paolo (lato sinistro) e la crocifissione di San Pietro (lato destro). In occasione della riapertura della cappella, dopo un ampio lavoro di restauro, [[papa Benedetto XVI]] disse: "L'interaIn realtà però tutta la Cappella - gli affreschi di Lorenzo Sabatini e Federico Zuccari , le decorazioni didei numerosi moltialtri artisti convocati qui chiamatoin unaun secondasecondo voltamomento dal Papa Gregorio XIII -–, tutto, potremmo dire, siqui riunisceconfluisce in un medesimo unico inno alla vittoria della vita e della grazia sulla morte e sul peccato, in una sinfonia di lodilode e di amore a Cristo Redentoreredentore che apparerisulta profondamentealtamente suggestiva".
 
Questa cappella è riservata alla preghiera silenziosa del papa e dei suoi collaboratori. È inda questa cappella che i cardinali vanno in processione, cantando l'inno ''[[Veni Creator Spiritus]]'', alla [[Cappella Sistina]] all'apertura del [[conclave]].
 
=== La Cappella Niccolina ===
{{Vedi anche|Cappella Niccolina}}
 
[[File:Angelico, niccolina 09.jpg|miniatura|destra|[[Cappella Niccolina]], registro superiore: scene della predicazione di [[Santo Stefano]]; nel registro inferiore: [[San Lorenzo]] riceve da [[papa Sisto II]] il tesoro della Chiesa e dà elemosine ai poveri.]]
 
La cappella di Niccolò V appartiene al primo palazzo del Vaticano, che era poi un complesso fortificato attorno al cortile deidel pappagallipappagallo. La sua visita è integrata nel percorso dei [[Musei Vaticani]]. Fu commissionatocommissionata da [[papa Nicola V]] che ne fece la sua cappella privata. Fue decorata dal [[Beato Angelico]] tra il [[1447]] e il [[1451]].
 
I dipinti presentano in particolare le vite dei diaconi [[Santo Stefano]] e [[San Lorenzo]] messe in parallelo. L'intenzione dell'autore è chiara: unire [[Gerusalemme]], città del martirio di [[Santo Stefano]], a [[Roma]], città del martirio di [[San Lorenzo]].
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{{Vedi anche|Cappella Redemptoris Mater}}
 
Situato al secondo piano del Palazzo Apostolico, il suo ingresso è proprio dietro il grande orologio del cortile di San Damaso. Inizialmente era nota con il nome di cappella Matilda. Venne reintitolatare-intitolata da [[papa Giovanni Paolo II]], in occasione dell'Anno Mariano [[1987]]-[[1988]] e della pubblicazione della sua lettera enciclica ''[[Redemptoris Mater]]'' il 25 marzo [[1987]]. Il 10 novembre [[1996]], al termine delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, [[papa Giovanni Paolo II]] annunciò che il denaro offerto idai cardinali per l'anniversario sarebbe stato utilizzato per ridipingereridecorare la cappella. Il 14 novembre [[1999]] presiedette la dedicazione della rinnovata cappellocappella.
 
Il lavoro decorativo fu realizzato dal Laboratorio di Arte Spirituale del [[Centro Aletti|Centro Studi e Ricerche Ezio Aletti]], guidato dal padre gesuita [[Marko Ivan Rupnik]]. La decorazione è interamente realizzata con mosaici. Durante la celebrazione della dedicazione, il papa sottolineò la dimensione ecumenica che voleva dare a questa cappella: "ISono lieto di consacrare l'altare e di inaugurare la cappella rinnovata, nei cui mosaici risveglianorivive la ricchezza della tradizione orientale, rilettiriletta con la coscienzaconsapevolezza di chi conosce anche la tradizionequella occidentale. Qui, orientel'Oriente e occidentel'Occidente, lungi dall'esseredal opposticontrapporsi tra loro, scambiasi scambiano i doni con lnell'intenzioneintento di esprimere meglio le insondabili ricchezze di Cristo. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con dedizione e amore per la realizzazione di questo lavoro, che si presenta come l'espressione di quella teologia a due polmoni con cui la Chiesa del terzo millennio può attingere nuova vitalità". Ogni muro ha un tema. Sopra l'altare è rappresentata la [[Gerusalemme celeste]], sul lato sinistro, l'Incarnazione del Verbo, sul lato destro, l'[[Ascensione di Gesù|Ascensione]] e la [[Pentecoste,]] e, sopra la cattedra, la [[Parusia]].
 
Ogni anno, fino al [[2013]], gli esercizi spirituali della [[Curia romana]] venivano predicati in questa cappella alla presenza del papa. È anche in questa cappella che il Papapapa a volte prega con rappresentanti di altre confessioni cristiane, come il primate della [[Comunione anglicana,]] [[Rowan Williams]], il 23 novembre [[2006]], o il Catholicos armeno di Cilicia, [[Aram I]], il 24 novembre [[2008]].
 
=== La cappella di Urbano VIII ===
Questa cappella è accessibile dalla stanzasala dei pittori dell'appartamento pubblico. Le finestre di questa cappella si affacciaaffacciano sul cortile Sisto V. Nel [[1635]] [[Pietro da Cortona]] realizzò gli stucchi dorati e gli affreschi. L'altare è dominato da un dipinto dipinto del [[1637]] di [[Giovanni Francesco Romanelli]] raffigurante la [[Nascita di Gesù|Natività di Cristo]]. Il soffitto è costituito da affreschi di [[Agostino Ciampelli]] con al centro l'[[Assunzione di Maria|Assunzione della Beata Vergine Maria]]. Le pareti sono rivestite con un fregio realizzato da [[Paul Bril]] su richiesta di [[papa Paolo V]].
 
In questa piccola cappella vi sono raramente celebrazioni liturgiche presiedute dal papa. Fu in questa cappella che il cardinale [[Tarcisio Bertone]] il 7 luglio [[2007]] prestò giuramento come [[camerlengo]]. Anche il suo successore in questo ufficio, il cardinale [[Jean-Louis Tauran]], fece lo stesso il 9 marzo [[2015]]. È anche in questa cappella che, ogni anno, nella festa di [[Sant'Agnese]], il papa benedice gli agnelli la cui lana sarà usata per confezionare i [[Pallio (cattolicesimo)|palli]].
 
=== La cappella privata del Papa ===
Come suggerisce il nome, la cappella privata del papa appartiene al suo [[Appartamenti papali|appartamento privato]] al terzo piano del Palazzo Apostolico, nell'ala destra delladel cortecortile di San Damaso. Questo è il luogo dove, ogni mattina, il papa celebra la messa. Se [[papa Giovanni Paolo II]] apriva le porte di questa celebrazione ai suoi visitatori, in particolare ai vescovi in [[Visita ad limina|visita ''ad limina'']], [[papa Benedetto XVI]] tornò alla pratica precedente che non ammetteammetteva visitatori. Quanto a [[papa Francesco]], che scelse di non vivere nel Palazzo Apostolico, dice messa nella cappella della sua residenza, la [[Domus Sanctae Marthae]].
 
Dopo il [[Concilio Vaticano II]], come parte della riorganizzazione dell'appartamento pubblico e dell'appartamento privato, [[papa Paolo VI]] desideravadesiderò che questa cappella ricevesse una decorazione moderna. Fu [[Dandolo Bellini]] a dirigere i lavori in questa piccola cappella rettangolare. Sul soffitto risplende una copertura in vetro raffigurante la [[Risurrezione di Gesù|risurrezione di Cristo]] direalizzata da [[Luigi Filocamo]]. Le finestre su entrambi i lati dell'altare sono opera di [[Silvio Consadori]]. Presentano scene dell'[[Antico Testamento]], a sinistra, e del [[Nuovo Testamento]], a destra. Sulla sinistra, vi è una vetrata di [[Trento Longaretti]], sul tema del [[Concilio Vaticano II]], che si apre sullasul cortile di Sisto V. Di fronte a questa vetrata, vi è una [[via crucis]] in bronzo opera dello scultore [[Lello Scorzelli]]. [[Mario Rudelli]] realizzò la sedia papale in bronzo. Questa sedia è rivolta verso l'altare sul muro, mostrandoe sullamostra suasullo schienaschienale le parole della preghiera del Signore. Infine, dobbiamo a [[Enrico Manfrini]] il resto dei mobili: l'altare, il crocefissocrocifisso, le statue dei quattro evangelisti e la porta bronzea della cappella dove sono rappresentate le [[opere di misericordia]].
 
== Gli antichi appartamenti pontifici ==
Due appartamenti pontifici sono particolarmente notevoli. Il primo, l'[[appartamento Borgia]] fu commissionato da [[papa Alessandro VI]] in aggiunta al palazzo pontificio (attorno al cortile del pappagallo) e di una torre, oggi chiamata Torre Borgia (1493-1494). Il secondo appartamento, appena sopra il primo, fu ridecorato da [[Raffaello Sanzio]] e dalla sua scuola tra il [[1508]] e il [[1524]] su commissione di [[papa Giulio II]]. Dopo la costruzione del palazzo di Sisto V (terza ala o ala orientale delladel cortecortile di San Damaso), i papi trasferiranno definitivamente l'appartamentoil delproprio Vaticano daappartamento questodal palazzo medievale al nuovo edificio in cui vivono ancora, ad eccezione di [[papa Francesco]], che preferì risiedere nella [[Domus Sanctae Marthae]].
 
=== Appartamento Borgia ===
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[[File:Borgia Apartment 009.jpg|miniatura|destra|Appartamento Borgia, Sala dei Misteri della Fede, Pentecoste.]]
 
[[Papa Alessandro VI]] (1492-1503) ha fece decorare il suo appartamento privato da [[Pinturicchio]] tra il [[1492]] e il [[1494]]. Questo appartamento al primo piano del Palazzo Apostolico è delimitata da un lato, dal cortile Borgia e da quello del pappagallo, e d'altra parte,altro dal cortile del Belvedere. Il tour di sei sale fa parte del percorso dei [[Musei Vaticani]]. Le stanze aperte alla visita sono:
* la sala di Sibille;
* la sala del Credo;
* la Salasala delle Arti Liberali ,;
* la sala dei Santi,;
* la sala dei Misteri della fede,;
* la sala Pontifica.
 
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[[File:Raffael Stanza della Segnatura.jpg|miniatura|destra|Stanze di Raffaello, stanza della segnatura, a destra, la [[Scuola di Atene]].]]
 
[[Papa Niccolò V]] (1447-1455) incaricò l'architetto [[Bernardo Rossellino]] di costruire i suoi appartamenti privati e il pittore [[Piero della Francesca]] di decorarli. [[Papa Giulio II]] (1503-1513) scelse di affidare al giovane [[Raffaello Sanzio]] la decorazione delle Stanze che presero poi il suo nome. Questi appartamenti, al secondo piano del Palazzo Apostolico, si trovano appena sopra l'[[appartamento Borgia]]. Sono delimitati dal cortile del pappagallo e dall'altra parte dal cortile del Belvedere. La visita delle quattro sale fa parte del percorso dei [[Musei Vaticani]]:
* stanza della segnatura (1508-1511);
* stanza di Eliodoro (1512-1514);
* stanza dell'incendio di Borgo (1514-1517);
* sala di Costantino (1517-1524).
 
La stanza della segnatura contiene due grandi affreschi dello stesso [[Raffaello Sanzio]], che includono tra le sue opere più belle: la ''[[Disputa del Sacramento]]'' e ''[[Scuola di Atene]]''. Queste due opere, una di fronte all'altra, provocano un dialogo simbolico tra fede e ragione.
 
== La residenza pontificia ==
È la parte meno conosciuta ma più importante del Palazzo Apostolico. È la meno conosciuta perché, a differenza delle parti incluse nel percorso dei [[Musei Vaticani]], generalmente non è aperta al pubblico. È comunque la parte più importante perché è lì che risiede e lavora il papa e con i suoi collaboratori più stretti. [[Papa Francesco]] non lo occupa, dal momento che risiede e lavora per la maggior parte del tempo nella [[Domus Sanctae Marthae]]. In questa parte del Palazzo Apostolico, un posto speciale dovrebbe essere dato al palazzo di Sisto V (ala orientale delladel cortecortile di San Damaso) perché qui è dove il papa vive e lavora, riceve i suoi visitatori, specialmente i capi di Stato e di governo e dove vive e lavora il cardinale [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] (al piano).
 
[[File:St-peter's-viviano-codazzi-prado-1630.jpg|miniatura|sinistra|Vecchio progetto della facciata della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]] con i campanili, [[Viviano Codazzi]], [[1630]], [[Museo del Prado]], [[Madrid]].]]
 
L'antico ingresso al Palazzo Vaticano, distrutto con la costruzione del [[colonnato del Bernini]], fu rappresentato da [[Viviano Codazzi]] in un'insolita veduta topografica nelladalla sua abitazione. Dipinto a [[Napoli]] intorno al [[1630]], mostra anche due campanili basati su un'incisione di un disegno di [[Martino Ferrabosco]], ma che non furono mai eretti.
 
=== Portone di bronzo ===
Il portone di bronzo è l'entrata principale Palazzo Apostolico dal [[1663]]. Si trova alla fine della costruzione che collega, a destra, la [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]] con il colonnato della piazza. Per tutta la giornata è sorvegliatasorvegliato da un picchetto della [[Guardia svizzera pontificia]] composto da un sergente e due alabardieri. Il corridoio, che corre lungo [[piazza San Pietro]], conduce al vestibolo della [[Scala Regia]]. Quest'ultimoultima, decorata sulla destra da una statua scolpita da Bernini (1670) dell'imperatore [[Costantino I]] in estasi della croce di Cristo, dà anche accesso, a sinistra, all'atrio della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]]. Anche questo passaggio è sorvegliato dalle guardie svizzere.
 
La [[Scala Regia]] venne costruita da [[Antonio da Sangallo il Giovane]] e rimaneggiata tra il [[1663]] e il [[1666]] su progetto di [[Gian Lorenzo Bernini]], sotto il pontificato di [[papa Alessandro VII]]. È una meraviglia dell'architettura barocca che sale alla [[Sala Regia (Vaticano)|Sala Regia]]. Inserendo un colonnato interno, la progressiva riduzione dell'altezza della volta e ildel diametro delle colonne, [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] dà l'illusione di una scala molto più ampia e più profonda di quella che effettivamente è.
 
Subito dopo il portone di bronzo, sulla destra, si apre la scala di Pio IX che porta al cortile di San Damaso. Questa scala porta al primo primo piano alla [[Prefettura della casa pontificia]] e, al secondo, all'[[Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica]].
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=== La sala regia e la sala ducale ===
La [[Scala Regia]] conduce alla [[Sala Regia (Vaticano)|Sala Regia]], al primo piano del Palazzo Apostolico. È la sala di ricevimento più spettacolare del palazzo. Lunga 34 m, larga 12 e alta 33,6 m, è allo stesso tempo il vestibolo del Palazzo Apostolico e della [[Cappella Sistina]], e la sala delle udienze più solenni. È trafittotrafitta da tre porte su ciascun lato e dasu un terzo lato dall'ingresso della [[Cappella Paolina]]. Le porte a destra dell'ingresso della [[Cappella Paolina]] si aprono sulla loggia delle benedizioni della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]]. laLa scala che scende versoal la cortecortile del maresciallo e laalla sala ducale. Le porte sulla sinistra si aprono sulla [[Scala Regia]] e sulla [[Cappella Sistina]]. Oggi questa sala viene utilizzata solo una volta all'anno per l'incontro del papa con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede in occasione dello scambio degli auguri per il nuovo anno, a inizio gennaio.
 
=== Sala Regia ===
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Commissionata da [[papa Paolo III]] (1534-1549), la Sala Regia fu costruita da [[Antonio da Sangallo il Giovane]] dal [[1538]]. Fu solo 35 anni dopo, il 21 maggio [[1573]], che fu inaugurata da [[papa Gregorio XIII]]. La volta a botte e la cornice sopra le porte sono sontuosamente decorate con stucchi di [[Perin del Vaga]] e [[Daniele da Volterra]]. Gli immensi affreschi che rivestono le pareti esaltano la supremazia del sovrano pontefice su altri sovrani. [[Giorgio Vasari]] dipinse il ritorno a Roma del papato dopo quasi 70 anni di residenza ad [[Avignone]] e altri due affreschi sul tema della [[battaglia di Lepanto]]. [[Francesco Salviati]] rappresentò l'imperatore [[Federico Barbarossa]] prostrato davanti a [[papa Alessandro III]] che gli mette il piede sulla spalla. [[Federico Zuccari]] dipinse la richiesta di perdono, avvenuta a [[Canossa]], dell'imperatore [[Enrico IV di Franconia]] a [[papa Gregorio VII]].
 
La porta della [[Sala Ducale]] si affaccia sulla porta della [[Cappella Sistina]] nella Sala Regia. La [[Sala Ducale]] è al giorno d'oggi solo una semplice sala di passaggio che collega la Sala Regia alle logge del Palazzo Apostolico vicino al camerino. In unoDi stile completamente diverso rispetto alla Sala Regia, risulta dall'unificazione di due sale operata dal [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] su ordine di [[papa Alessandro VII]] (1655-1667). [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] riuscì a nascondere la differenza di asse e altezza del soffitto coprendo l'apertura tra le due stanze dacon un sontuoso drappo di marmo sostenuto da angeli. La volta fu dipinta da [[Marco da Siena]] e le pareti da [[Paul Bril]]. È in questa stanza che il picchettopersonale della [[Guardia svizzera pontificia]] nel giorno dello scambioviene deiricevuto votiannualmente.
 
=== Le logge di Raffaello e il cortile di San Domaso ===
Tra il [[1503]] e il [[1504]], [[papa Giulio II]] (1503-1513) chiese a [[Bramante|Donato Bramante]] di ricostruire la facciata orientale del Palazzo Apostolico costruendo delle logge. Dopo la morte di [[Donato Bramante|Bramante]] nel [[1514]], [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] ne prese il posto. Diresse la costruzione di queste tre logge: gallerie sovrapposte di 13 campate, lunghe 65 metri e larghe 4. Probabilmente lavorò personalmente solo al secondo piano, che comunica con il nuovo appartamento papale che stava dipingendo allo stesso tempo (le ''[[Stanze di Raffaello]]'').
 
[[Papa Gregorio XIII]] (1572-1585) decise di costruire una nuova ala nel Palazzo Apostolico (1574-1577). Questo nuovo palazzo - ora denominato Palazzo di Gregorio XIII - prende esattamente il design della facciata dell'ala esistente ma su un numero minore di campate (9 anziché 13). Il successore di [[papa Gregorio XIII|Gregorio XIII]], [[papa Sisto V]] (1585-1590), continuò la costruzione con la realizzazione di una terza ala (1589-1590). Quest'ultimo edificio, ora noto come Palazzo di Sisto V, è un grande edificio di 85 stanze in cui i pontefici risiedettero fino al [[2013]]. Come detto, [[papa Francesco]] preferisce vivere anella [[Domus Sanctae Marthae]]. La facciata, che domina il cortile di San Damaso, è identica alle precedenti ma su un numero minore di campate (8).
 
Così il cortile di San Damaso è racchiuso su tre lati da tre ordini di palchi: a ovest vi è la facciata del vecchio palazzo papale abitato dal [[1377]], a nord la facciata del palazzo di Gregorio XIII e ad est la facciata del palazzo di Sisto V dove vi sono, ancora oggi, gli [[Appartamenti papali]]. Queste logge servono:
* al primo piano: la [[Sala Ducale]], l'[[appartamento Borgia]] e l'appartamento del cardinale [[Segretario di Stato (Santa Sede)|segretario di Stato]];
* al secondo piano: le [[stanze di Raffaello]], la lipsanotheca (sala delle reliquie), la [[cappella Redemptoris Mater]], le sale Foconi e la sala delle udienze del Papapapa,
* al terzo piano: la [[Segreteria di Stato della Santa Sede]], la Sala Bologna e l'appartamento privato del papa.
 
Il cortile di San Damaso è il cortile principale del Palazzo Apostolico. Qui vengono accolti i capi di Stato e di governo, gli ambasciatori accreditati presso la [[Santa Sede]], i vescovi in [[Visita ad limina|visita ''ad limina'']], e più in generale tutti coloro che vengono ricevuti in udienza privata dal pontefice. È anche qui che, il 6 maggio, le nuove reclute della [[Guardia svizzera pontificia]] giurano solennemente. Al cortile di San Damaso si accede a piedi, dalladal portaportone di bronzo, e dalle scale di Pio IX e, in auto, intramite un passaggio attraverso il cortile della sentinella, il cortile Borgia e il cortile del pappagallo.
 
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=== L'appartamento delle udienze papali ===
L'appartamento delle udienze del Papa (precedentemente noto come "appartamento nobile") si trova al secondo piano del palazzo di Sisto V, sopra l'appartamento del cardinale [[Segretario di Stato (Santa Sede)|segretario di Stato]] e sotto l'appartamento privato del pontefice. È in queste stanze che il papa riceve i suoi visitatori. Le figure più importanti (capi di stato o di governo e vescovi in [[Visita ad limina|visita ''ad limina'']]) sono accolti nell'ultima sala, la biblioteca privata del papa, le cui finestre si affacciano su [[Piazza San Pietro]]. Per fare questo, devono attraversare tutte le stanze dell'appartamento (ad eccezione della sala del Concistoro). Queste undici sale di rappresentanza, che si attraversano seguendo un percorso a ferro di cavallo dalle logge che si affacciano sul cortile di San Damaso e poi girano intorno al cortile sistino per terminare sulla facciata del palazzo che domina la [[Piazza San Pietro]]. Tutte le sale furono ridecoratiridecorate sotto il pontificato di [[papa Paolo VI]] e ricevettero, per la maggior parte, una nuova denominazione. Ecco l'elenco delle con il loro vecchio nome:
# Sala Clementina
# Sala del Concistoro
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# Biblioteca privata
 
Venticinque anni dopo, una nuova ristrutturazione apparve essenziale. Verso la fine del pontificato di [[papa Giovanni Paolo II]], le camere hanno cominciarono a ricevere più mobili, questo rinnovamento fu completato all'inizio del successivo pontificato.
 
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Immagine:Loge du 2ème étage du palais apostolique du Vatican.jpg|L'accesso all'appartamento delle udienze: la loggia al secondo piano del Palazzo Apostolico (Ala Nord - Palazzo di Gregorio XIII), visto dall'ingresso della [[Sala Clementina]] per l'ingresso della [[cappella Redemptoris Mater]] e ladella zona degli ascensori.
Immagine:Pope Benedictus XVI january,20 2006 (8).JPG |[[Papa Benedetto XVI]] concede un'udienza nella [[Sala Clementina]].
Immagine:Obama Clementine Hall 2009.jpg|Il presidente degli Stati Uniti d'America [[Barack Obama]] attraversoattraversa la [[Sala Clementina]] del Palazzo Apostolico, scortato dalla [[Guardia svizzera pontificia]] e, accompagnato dall'ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede e preceduto dai maggiordomi di Anticamera pontificia.
Immagine:Cristina y Benedicto 2.jpg|I presidenti di [[Argentina]] e [[Cile]] entrano nella stanza dello scultore scortatoscortati dal prefetto della Casa Pontificia e dal Capo del Protocollo della Segreteria di Stato. Sullo sfondo, a sinistra, vi è l'ambasciatore argentino presso la Santa Sede, e sulla destra il cardinale segretario di Stato.
Immagine:Cristina y Benedicto sentados.jpg|[[Papa Benedetto XVI]] concede un'udienza alla Presidente della Repubblica Argentina il 28 novembre [[2009]] nella sua biblioteca privata.
Immagine:President Barack Obama talks with Pope Francis at the Vatican, March 27, 2014.jpg|[[Papa Francesco]] concede udienza al Presidente degli Stati Uniti d'America [[Barack Obama]] il 27 marzo [[2014]] nella sua biblioteca privata.
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{{Vedi anche|Appartamenti papali}}
 
[[File:Бенедикт XVI на традиционной воскресной мессе.jpg|miniatura|destra|Angelus di [[papa Benedetto XVI]] dietro un leggio di vetro. Il vessillo di velluto rosso e oro, recante lo stemma del papa regnante, è appeso alla finestra del suo ufficio ogni volta che appare.]]
 
Gli Appartamenti Papalipapali privati si trovano al terzo piano del Palazzo di Sisto V, al di sopra dell'appartamento delle udienze. Fu [[papa Pio X]] (1903-1914) a trasferire il luogo di residenza dei pontefici dal secondo al terzo piano, iniziando così il concetto di appartamenti "privati", dove si chiedevachiede che il protocollo cerimoniale fossesia più leggero. Delle 1.400 stanze del Palazzo Apostolico, gli appartamenti papali non occupano più di una dozzina di stanze, il numero varia a seconda degli accordi e delle configurazioni volute dal nuovo papa. Questi appartamenti sono raggiungibili tramite la scala nobile ([[Scala Nobile]]) o la terza loggia. Dopo il vestibolo, c'è un grande ufficio, una replica esatta, un piano sopra, della biblioteca privata del papa. Poi viene il resto dell'appartamento che gira intorno alla stanza più grande, la cappella privata dei papi. La prima finestra sulla destra della facciata del palazzo che si affaccia su Piazza San Pietro è quella della camera da letto del papa, di fronte alla quale guardanovegliano giorno e notte due guardie svizzere. Il letto del papa è un semplice letto di ferro. La stanza successiva è il suo ufficio privato quindida dove, ogni domenica eo giorno di festività solenne, recita l'Angelus con i pellegrini. La terza finestra è l'ufficio del segretario del papa. Adiacente alla sua stanza, il papa ha un bagno e una stanza dove si trova il gabinetto del paramedico pontificale civile. Dietro queste parti vi sono la sala da pranzo, la cucina, lo studio medico, che è l'ufficio dell'[[archiatra pontificio]], e gli alloggi per il personale.
Angelus di Papa Benedetto XVI dietro una scrivania di vetro. Il banner di velluto rosso e oro, ha colpito i regnanti braccia del Papa penzoloni dalla finestra del suo ufficio ogni volta che appare.
 
Sopra l'appartamento, [[papa Paolo VI]] (1963-1978) costruì un [[giardino pensile]], dove il pontefice può prendere aria senza dover scendere nei [[Giardini Vaticani]] dato che dovrebbero essere chiusi al pubblico dalla [[Corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano|gendarmeria]]. Questo piccolo "giardino pensile", sui tetti del Palazzo Apostolico, è in realtà una terrazza decorata con una fontana e alcuni arbusti coltivati in vaso.
Gli Appartamenti Papali privati si trovano al terzo piano del Palazzo di Sisto V, al di sopra dell'appartamento delle udienze. Fu [[papa Pio X]] (1903-1914) a trasferire il luogo di residenza dei pontefici dal secondo al terzo piano, iniziando così il concetto di appartamenti "privati", dove si chiedeva che il protocollo cerimoniale fosse più leggero. Delle 1.400 stanze del Palazzo Apostolico, gli appartamenti papali non occupano più di una dozzina di stanze, il numero varia a seconda degli accordi e delle configurazioni volute dal nuovo papa. Questi appartamenti sono raggiungibili tramite la scala nobile ([[Scala Nobile]]) o la terza loggia. Dopo il vestibolo, c'è un grande ufficio, una replica esatta, un piano sopra, della biblioteca privata del papa. Poi viene il resto dell'appartamento che gira intorno alla stanza più grande, la cappella privata dei papi. La prima finestra sulla destra della facciata del palazzo che si affaccia su Piazza San Pietro è quella della camera da letto del papa, di fronte alla quale guardano giorno e notte due guardie svizzere. Il letto del papa è un semplice letto di ferro. La stanza successiva è il suo ufficio privato quindi, ogni domenica e giorno solenne, recita l'Angelus con i pellegrini. La terza finestra è l'ufficio del segretario del papa. Adiacente alla sua stanza, il papa ha un bagno e una stanza dove si trova il gabinetto del paramedico pontificale civile. Dietro queste parti vi sono la sala da pranzo, la cucina, lo studio medico, che è l'ufficio dell'[[archiatra pontificio]], e gli alloggi per il personale.
 
L'appartamento papale è stato ristrutturato nei primi mesi del pontificato di [[papa Benedetto XVI]], dopo la rimozione dei sigilli posti su tutte le serrature delle porte dopo la morte del suo predecessore. Durante l'udienza concessa ai lavoratori che avevano prestato opera a questo lavoro il papa ha dettodisse loro bonariamente: "In meno di tre mesi, avete compiuto un enorme lavoro di ristrutturazione in questo appartamento. [...] Posso solo ammirare le cose che avete fatto".
Sopra l'appartamento [[papa Paolo VI]] (1963-1978) costruì un [[giardino pensile]], dove il pontefice può prendere aria senza dover scendere nei [[Giardini Vaticani]] dato che dovrebbero essere chiusi al pubblico dalla [[Corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano|gendarmeria]]. Questo piccolo "giardino pensile", sui tetti del Palazzo Apostolico, è in realtà una terrazza decorata con una fontana e alcuni arbusti coltivati in vaso.
 
Contro ogni previsione, e per amore dell'umiltà personale, [[papa Francesco]] scelse di non soggiornare negli [[Appartamenti Papalipapali]]. A titolo personale (non coinvolgendo i suoi successori), risiede e lavora presso la residenza nella [[Domus Sanctae Marthae]], dove occupa una modesta suite e ha una cappella privata. Tuttavia, ogni giorno va negli appartamenti papali per lavorare e, specialmente quando riceve capi di Stato o di governo. Appare anche ogni domenica o festività alla finestra del suo ufficio del Palazzo Apostolico, per la recita dell'Angelus con le folle riunite in [[Piazza San Pietro]] e per dare loro la sua benedizione.
L'appartamento papale è stato ristrutturato nei primi mesi del pontificato di [[papa Benedetto XVI]] dopo la rimozione dei sigilli su tutte le serrature delle porte dopo la morte del suo predecessore. Durante l'udienza concessa ai lavoratori che avevano prestato opera a questo lavoro il papa ha detto loro bonariamente: "In meno di tre mesi, avete compiuto un enorme lavoro di ristrutturazione in questo appartamento. [...] Posso solo ammirare le cose che avete fatto".
 
Contro ogni previsione, e per amore dell'umiltà personale, [[papa Francesco]] scelse di non soggiornare negli [[Appartamenti Papali]]. A titolo personale (non coinvolgendo i suoi successori), risiede e lavora presso la residenza nella [[Domus Sanctae Marthae]], dove occupa una modesta suite e ha una cappella privata. Tuttavia, ogni giorno va negli appartamenti papali per lavorare e specialmente quando riceve capi di Stato o di governo. Appare anche ogni domenica alla finestra del suo ufficio del Palazzo Apostolico, per la recita dell'Angelus con le folle riunite in [[Piazza San Pietro]] e per dare loro la sua benedizione.
 
== Altre residenze pontificie ==