Irlanda: differenze tra le versioni

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L'emigrazione continuò anche nel [[XX secolo|secolo successivo]], con un conseguente calo costante della popolazione fino al [[1960]].
 
Dal [[1874]], un'importante figura della politica irlandese fu [[Charles Stewart Parnell]], leader del [[Partito Parlamentare Irlandese]]. Fu il principale partito che cercò di ottenere l'[[Home Rule|autogoverno[[Home rule]] (autogoverno), con una limitata autonomia nazionale, dal [[Regno Unito]]. Nelle elezioni generali britanniche del dicembre [[1918]], il partito indipendentista [[Sinn Féin]] conquistò 73 dei 106 seggi della [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]] (Londra) che si assegnavano in Irlanda. Nel gennaio [[1919]], i membri del parlamento eletti per il Sinn Fein rifiutarono di prendere possesso del loro seggio a [[Westminster]] ed insediarono un parlamento irlandese fuorilegge, il [[Dáil Éireann]]. Questo [[Primo Dáil|Dáil]] proclamò immediatamente ed in via unilaterale l'indipendenza della Repubblica irlandese, che però non ottenne alcun riconoscimento internazionale. Dopo l'aspra [[Guerra d'indipendenza irlandese|guerra di indipendenza]] i rappresentanti del governo britannico e l'[[Aireacht]] (gabinetto) dell'Eire nel [[1921]] negoziarono il [[Trattato Anglo-Irlandese]].
 
In ambito internazionale fu riconosciuto uno Stato irlandese con il nome di [[Stato Libero d'Irlanda]] (in [[lingua irlandese|gaelico]]: ''Saorstát Éireann'', in [[lingua inglese|inglese]]: ''Irish Free State''). Il nuovo Stato avrebbe dovuto coprire in teoria l'intera isola, ma le due parti concordarono che l'[[Irlanda del Nord]] (che era già diventata un'entità autonoma) potesse scegliere se rimanere sotto il Regno Unito, e così avvenne. Il Dáil approvò il trattato di pace.