Religioni in Italia: differenze tra le versioni

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La '''[[religione]]''' più diffusa '''in [[Italia]]''' è il [[cristianesimo]], presente fin dai tempi apostolici. Secondo i rilevamenti statistici più recenti, il 74.4% degli italiani, pari a circa 45 milioni di persone, si dichiara aderente al [[cattolicesimo]] nel novembre del 2017; seguono i non religiosi con il 22.6%, pari a circa 13 milioni di persone, e i fedeli di altre religioni che insieme rappresentano il 3.0%.<ref name="Ipsos2017">{{Cita news|autore=|url=http://www.acli.it/wp-content/uploads/2017/11/Cattolici-e-politica-analisi-Ipsos-novembre-2017.pdf|titolo=I cattolici tra presenza nel sociale e nuove domande alla politica - novembre 2017|pubblicazione=Ipsos MORI|data=17 novembre 2017|accesso=22 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180124122738/http://www.acli.it/wp-content/uploads/2017/11/Cattolici-e-politica-analisi-Ipsos-novembre-2017.pdf|dataarchivio=24 gennaio 2018}}</ref>
 
Sono presenti diverse altre confessioni cristiane: al 2017, i fedeli [[Cristianesimo ortodosso in Italia|ortodossi]] sono più di 1,7 milioni, per lo più di recente immigrazione; i [[Protestantesimo in Italia|protestanti]] sono circa 700.000 e i [[testimoni di Geova]] con circa 430.000 membri, i [[mormoni]] con 27.000 fedeli. Di antichissima origine è la [[Ebraismo in Italia|comunità ebraica]] italiana, che conta oggi circa 41.000 membri.<ref name="Cesnur-pluralismo"/> La diffusione di altre religioni non appartenenti al cristianesimo è stata in gran parte determinata dai fenomeni migratori degli ultimi decenni: si stima che in Italia risiedano al 2017 circa 21 milionimilione di [[Islam in Italia|musulmani]], 293.000 [[Buddhismo|buddisti]], 193.000 [[Induismo in Italia|induisti]], 17.000 [[Sikhismo|sikh]],5000 [[bahá'í]] e 88.000 seguaci di altre religioni orientali.<ref name="Cesnur-pluralismo"/>
 
Riguardo alle [[statistica|statistiche]] sulle religioni presenti in Italia esiste una certa aliquota di incertezza nel calcolo, dovuto al fatto che i numeri dei credenti vengono spesso elaborati sulla base dell'ufficialità dell'adesione alle varie religioni attraverso riti quali per esempio il [[battesimo]]. Questo metodo non tiene conto però di chi abbandona in seguito quella particolare professione di fede o di chi professa apertamente l'[[ateismo]]. Secondo stime dell'[[Eurispes]], se si fa riferimento a chi effettivamente frequenta costantemente i riti e le assemblee religiose, i cattolici praticanti erano indicativamente circa il 36% degli italiani nel 2006,<ref>Eurispes 2006</ref> 33,1% nel 2014, 25,4% nel 2016<ref>{{Cita news|url=http://www.toscanaoggi.it/Vita-Chiesa/Rapporto-Eurispes-sempre-piu-italiani-si-dicono-cattolici-non-praticanti|titolo=Rapporto Eurispes: sempre più italiani si dicono cattolici non praticanti|pubblicazione=Toscana Oggi|accesso=17 aprile 2017}}</ref>.