Anzola dell'Emilia: differenze tra le versioni

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Grazie alla felice ubicazione geografica fu abitato fin dall'epoca [[Neolitico|neolitica]] ed in séguito da comunità [[Terramare|terramaricole]] delle quali recentemente sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici. Altri scavi portarono alla luce presenze [[Villanoviani|villanioviane]] ed [[Etruschi|etrusche]] successive.
 
La presenza [[Civiltà romana|romana]] oltre che dai reperti è testimoniata da alcuni scrittori che ne parlano come [[Polibio]] e [[Pomponio Mela]]. In epoca romana da Anzola dell'Emilia passava la ''[[via Emilia]]'', che collegava ''Ariminum '' ([[Rimini]]) con ''Placentia'' ([[Piacenza]]) per poi continuare, grazie a un prolungamento successivo, fino ada [[Milano]] (''[[Mediolanum]]''). I primi atti pubblici però sono datati [[888]] e riferiti al monastero benedettino di [[San Martino di Tours|San Martino]] adiacente all'attuale chiesa parrocchiale allora chiamata ''Casale Marzano''.
 
Nel primi secoli del [[II millennio]] il comune di [[Bologna]] in contrasto con la [[Stato Pontificio|Chiesa]] annetté il comune di Anzola quando nel [[1157]] Rinaldino da Unciola (antico nome di Anzola che deriva da oncia) alleato con Cattaneo di Monteveglio tradì i vescovi e glielo offrì. Egli fu però scoperto e successivamente giustiziato. [[Federico II di Svevia|Federico II]] nel [[1220]] rimise a posto le cose ma nel [[1231]] [[Bologna]] si impadronì del castello scatenando l'ira di [[papa Gregorio IX]].