Eusébio: differenze tra le versioni

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|Disciplina = Calcio
|Squadra =
|Ruolo = [[Attaccante (calcio)|Attaccante]]
|SquadreGiovanili=
{{Carriera sportivo
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|Attività = calciatore
|Nazionalità = portoghese
|PostNazionalità = , di ruolo [[Attaccante (calcio)|attaccante]]
}}
Ritenuto uno dei migliori calciatori di tutti i tempi,<ref name="Stokkermans">{{Cita web|lingua=en |url= http://www.rsssf.com/miscellaneous/iffhs-century.html#worldpoc |titolo= IFFHS' Century Elections |nome= Karel |cognome= Stokkermans |editore= [[Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation]] |data=30 gennaio 2000 |accesso=10 marzo 2009}}</ref><ref name="BBC-Obit">{{Cita web|lingua=en |url= http://www.bbc.co.uk/sport/0/football/25611509 |titolo= Eusebio: Portugal football legend dies aged 71 |editore= BBC Sport |data=5 gennaio 2014 |accesso=5 gennaio 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2015/01/15/news/portogallo_ronaldo_batte_eusebio_miglior_giocatore_di_sempre-104992379/|titolo=Portogallo: Ronaldo batte Eusebio, miglior giocatore di sempre|sito=Repubblica.it|data=15 gennaio 2015|accesso=14 giugno 2016}}</ref> fu eletto [[Pallone d'oro]] nel [[Pallone d'oro 1965|1965]], arrivando al secondo posto in due occasioni ([[Pallone d'oro 1962|1962]] e nel [[Pallone d'oro 1966|1966]]) e vincendo la [[Scarpa d'oro]] per due volte ([[Scarpa d'oro 1968|1968]], [[Scarpa d'oro 1973|1973]]). Durante la sua carriera ha segnato 733 gol in 745 partite, contando anche le competizioni amichevoli.<ref name="BBC-Obit" />
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Trascorse quindici dei suoi ventidue anni di carriera tra le file del {{Calcio Benfica|N}}, di cui è il miglior marcatore della storia con 638 gol in 614 partite, comprendendo sia incontri ufficiali che amichevoli. A Lisbona ha vinto 11 titoli portoghesi, 5 coppe portoghesi, la [[Coppa dei Campioni 1961-1962]] e ha raggiunto in altre tre occasioni la finale della [[Coppa dei Campioni]]. È stato il capocannoniere della Coppa Campioni nel 1965, nel 1966 e nel 1968. Ha vinto il titolo di miglior marcatore del campionato portoghese in sette occasioni (1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1970, 1973), record tutt'oggi mantenuto, ed è stato il primo calciatore a vincere la Scarpa d'oro, avendo vinto la prima edizione del trofeo nel 1968.
 
Soprannominato ''Pantera Negra'' (''Pantera Nera'') o ''Pérola Negra'' (''Perla Nera''), è considerato il primo fuoriclasse di origine africana.<ref name=worldcup/> Nonostante fosse nato in [[Africa Orientale Portoghese|Mozambico]] da padre [[angola]]no, Eusébio poteva giocare solo per la [[Nazionale di calcio del Portogallo|Nazionalenazionale portoghese]], essendo all'epoca i due paesi sotto la dipendenza portoghese.
 
È stato fondamentale per la nazionale portogheselusitana aial [[campionato mondiale di calcio 1966{{WC|mondiali del 1966]]}}, durante iil qualiquale il Portogallo raggiunse il terzo posto: fu il capocannoniere della manifestazione con 9 reti, di cui 4 solamente contro la [[Nazionale di calcio della Corea del Nord|Corea del Nord]].<ref name=worldcup>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.guardian.co.uk/football/2010/jun/06/eusebio-africa-world-cup|titolo=From Africa to posterity: How Eusébio lit up the World Cup|data=6 giugno 2010|accesso=7 giugno 2013|pubblicazione=The Guardian}}</ref>
 
Occupa la nona posizione nella speciale classifica dei [[Migliori calciatori del XX secolo IFFHS|migliori calciatori del XX secolo]] pubblicata da [[IFFHS]] e il decimo posto in un sondaggio fatto da [[World Soccer]].<ref name="Stokkermans"/> Inserito da [[Pelé]] nel [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori viventi, è risultato settimo in un sondaggio online valido per l'[[UEFA Golden Jubilee Poll]]. Nel 2003 per [[UEFA Jubilee Awards|celebrare]] il cinquantesimo anno dalla nascita della [[UEFA]], questa invitò ogni federazione nazionale a scegliere il proprio miglior calciatore degli ultimi cinquanta anni e la scelta portoghese ricadde su Eusébio.<ref>{{en}} [http://www.uefa.com/uefa/news/Kind=256/newsId=130150.html "Golden Players take centre stage"] – uefa.com, [[UEFA]], 2003.</ref>
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Nasce a Mafalala, quartiere di Lourenço Marques, oggi [[Maputo]], capitale dell'allora colonia portoghese del Mozambico, dal padre angolano Laurindo António da Silva Ferreira e dalla madre mozambicana Elisa Anissabeni, quarto figlio di quest'ultima.<ref name=":1">{{Cita web|autore = |url = http://bandalargablogue.blogs.sapo.pt/760443.html|titolo = Eusebio foi a enterrar - Prof Raul Iturra|accesso = |data = }}</ref> Cresce in un ambiente estremamente povero ed è abituato a saltare le lezioni scolastiche per andare a giocare a calcio a piedi nudi con i suoi amici in campi e con palloni improvvisati.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://largodoscorreios.wordpress.com/category/pessoas/eusebio-da-silva-ferreira/|titolo = EUSÉBIO – Crónicas de um reinado – 15 (fim)|accesso = |data = }}</ref> All'età di otto anni perde il padre, morto di [[tetano]], quindi la madre si prende esclusivamente cura di lui.<ref>{{pt}} "Eusébio – A minha História", João Malheiro, 2005, QN-Edição e Conteúdos, pág. 14</ref>
 
Eusébio era un devoto [[chiesa cattolica|cattolico]]. Nel [[1965]] si sposò con Flora Claudina Burheim.<ref name=":1" />
 
=== La morte ===
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Dopo la morte di Eusébio, il governo portoghese ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.<ref>{{Cita web|autore = |url = https://en.wikinews.org/wiki/Portuguese_government_declares_three_days_of_mourning_for_Eus%C3%A9bio|titolo = Portuguese government declares three days of mourning for Eusébio|accesso = |data = }}</ref>
 
Il 3 luglio 2015 le sue spoglie vengono traslate al Pantheon nazionaleNazionale,<ref name=pantheon/> nel corso di una cerimonia durata 5 ore che ha toccato diversi luoghi simbolici fra cui lo Stadio Da Luz, il parlamento e la sede della Federcalcio con discorso finale del Presidente della Repubblica.
 
== Caratteristiche tecniche ==
[[Attaccante (calcio)|Attaccante]] potente, dotato di ottima tecnica individuale e notevoli qualità acrobatiche,<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/eusebio/ Eusébio] Treccani.it</ref> era dotato di un tiro forte e preciso,<ref name=":3">{{Cita web|autore = |url = http://www.ilnerazzurro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=353:eusebio-da-silva-ferreira&catid=118&Itemid=563|titolo = Eusebio Da Silva Ferreira|accesso = |data = }}</ref> che gli permise di segnare svariati gol anche dalla lunga distanza.<ref name=":3" /> Oltre ad avere un innato fiuto per il gol, era dotato anche di forza fisica e di una grande velocità:<ref name=":4">{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/05/e-morto-eusebio-leggenda-del-calcio-portoghese/832268/|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|autore=Luca Pisapia|titolo=Portogallo, morto Eusebio. La leggenda del calcio vittima di un arresto cardiaco|giorno=5|mese=gennaio|anno=2014|accesso=6 gennaio 2014}}</ref> in età adolescenziale, infatti, riusciva a correre i 100 metri in 11 secondi.<ref name=":4"/>
 
== Carriera ==
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[[File:Eusebio (1963).jpg|thumb|upright|Un giovane Eusébio nel 1963]]
 
Inizia a giocare in una squadra amatoriale chiamata ''Os Brasileiros'' (I Brasiliani), formata dai suoi amici in onore della [[Nazionale di calcio del Brasile|Nazionalenazionale brasiliana]] degli anni cinquanta. I palloni da calcio che usavano erano fatti con calzini e giornali. In seguito cerca di entrare insieme ad altri suoi amici nel Grupo Desportivo de Lourenço de Marques, società cittadina affiliata a quella [[Portogallo|portoghese]] del {{Calcio Benfica|N}}, ma viene respinto, senza aver la possibilità di dimostrare il suo potenziale.<ref>{{Cita news|url=http://www.abola.pt/publica/100f/index.asp?n=f29|titolo=100 figuras do futebol português|editore=A Bola|lingua=pt|data=12 dicembre 2007|accesso=10 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071212015215/http://www.abola.pt/publica/100f/index.asp?n=f29|dataarchivio=12 dicembre 2007}}</ref><ref>{{pt}} [http://www.academia-de-talentos.com/entrevista/2010/8/3/entrevista-com-nuno-martins-parte-1 Entrevista com Nuno Martins (Parte 1)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110525130446/http://www.academia-de-talentos.com/entrevista/2010/8/3/entrevista-com-nuno-martins-parte-1 |data=25 maggio 2011 }} Retrieved 9 February 2011</ref> In seguito prova allo Sporting Lourenço Marques che lo accetta. Qui è allenato dall'ex portiere della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionalenazionale italiana]] [[Ugo Amoretti]], che lo propose, senza successo, alla Juventus, al Torino, al Genoa e alla Sampdoria. In particolare si propose la {{Calcio Juventus|N}} ma la madre di Eusébio non volle sentire alcuna proposta e non lo fece partire.<ref name="interview ionline">{{pt}} [http://www.ionline.pt/conteudo/95359-eusebio-em-15-anos-que-joguei-no-benfica-o-fc-porto-nunca-ganhou Eusébio. "Em 15 anos que joguei no Benfica, o FC Porto nunca ganhou"] Retrieved 27 January 2011</ref> Gioca un paio di stagioni con la formazione giovanile mentre gioca qualche spezzone di partita con la prima squadra.<ref>{{pt}} [http://www.maxaquene.co.mz/article.php3?id_article=18 Memórias do Maxaquene] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110523212722/http://www.maxaquene.co.mz/article.php3?id_article=18 |data=23 maggio 2011 }} Retrieved 27 January 2011</ref> Arrivato in prima squadra vince un campionato provinciale del Mozambico e un campionato distrettuale di Lourenço Marques nel suo ultimo anno, nel 1960. Con la squadra totalizza 42 presenze e 77 gol, alla media di 1,83 reti a partita.
 
Nel 1960, l'ex [[centrocampista]] della nazionale brasiliana [[José Carlos Bauer|Bauer]], lo scopre e ne parla al suo ex allenatore del San Paolo [[Béla Guttmann]], allora alla guida del Benfica<ref name= Os >Max Gehringer, ''Os vice-campeões'' in ''1950 Brasil'', pp.46-47, ''Especial Placar: A Saga da Jules Rimet'' (4). Editora Abril, dicembre 2005.</ref>. Poco prima di parlare con Guttmann, Bauer ne aveva consigliato l'acquisto alla sua ex squadra, il [[São Paulo Futebol Clube|San Paolo]], che però declina l'affare.<ref name = Os /> Eusébio, allora diciottenne, si trasferisce a [[Lisbona]] in cambio di 350.000 [[escudo portoghese|escudi]], ed è aggregato in prima squadra. Il trasferimento fu controverso: lo Sporting Lourenço Marques era una società filiale dello [[Sporting Clube de Portugal|Sporting Lisbona]] e all'inizio le due squadre rivali contestano la legittimità del trasferimento. Secondo lo stesso Eusébio la vicenda andò così: « giocavo in una società mozambicana affiliata allo Sporting Lisbona. Il Benfica voleva pagarmi un contratto per andare [in Portogallo], mentre lo Sporting Lisbona voleva portarmi [in Portogallo] come un ''giocatore junior'' per fare esperienza e senza alcuna retribuzione monetaria. Il Benfica ha avuto un migliore approccio: hanno parlato con mia madre e mio fratello, hanno offerto l'equivalente di circa € 1.000 per tre anni, mio fratello ha chiesto il doppio e loro hanno accettato facendo firmare il contratto a mia madre, che ha preso i soldi.<ref name=worldcup/> »
 
Dal 17 dicembre del 1960 Eusébio arriva a Lisbona ed è trasferito a [[Lagos (Portogallo)|Lagos]], in [[Algarve]], poiché il Benfica teme un sequestro di persona dei rivali dello Sporting Lisbona. Durante il trasferimento è noto con il nome in codice "Ruth Molosso". Rimane a Lagos per 12 giorni, fino a quando la situazione non si placa. A questo punto il giovane Eusébio prende in considerazione di lasciare il paese ma la madre lo convince a restare.<ref>{{pt}} [http://www.mundoportugues.org/content/1/8482/eusebio-chegou-anos Eusébio chegou há 50 anos] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110727102730/http://www.mundoportugues.org/content/1/8482/eusebio-chegou-anos |date=27 luglio 2011 }} Retrieved 26 January 2011.</ref>
 
==== Benfica ====
[[File:Eusébio in allenamento (1964).JPG|thumb|left|Eusébio in allenamento nel 1964]]
 
Il Benfica lo registra solamente nella stagione seguente e lui esordisce il 23 maggio del 1961, in amichevole, contro l'[[Atlético Clube de Portugal]], sfida conclusasi sul 4-2 con una tripletta di Eusébio.<ref>{{pt}} [http://www.lpfp.pt/futebol/Pages/GrandesFiguras.aspx As Grandes Figuras do Futebol Português] Retrieved 26 January 2011.</ref> Il suo debutto in una partita ufficiale arriva il primo giugno seguente contro il [[Vitória Futebol Clube|Vitória Setúbal]], partita valida per il ritorno del terzo turno della Coppa del Portogallo 1960-1961. Il giorno precedente i portoghesi avevano appena affrontato il {{Calcio Barcellona|N}} nella finale di [[Coppa dei Campioni 1960-1961|Coppa Campioni]], vinta per 3-2, e ciononostante la [[federazione calcistica del Portogallo|federcalcio portoghese]] decise di non rinviare l'incontro: essendo i titolari ancora a [[Berna]], il Benfica è costretto a schierare la squadra riserve in Coppa e perde 4-1 l'incontro senza passare al turno successivo a causa del risultato complessivo di 5-4. In questa sfida Eusébio segna l'unica rete della squadra e sbaglia anche un [[calcio di rigore|rigore]] (il primo di soli cinque che fallirà durante il corso della propria carriera). Il 10 giugno viene convocato per l'ultima partita di campionato contro il [[Clube de Futebol Os Belenenses|Belenenses]], ai quali segna una rete nel 4-0 finale. Il 15 giugno seguente sale agli onori della cronaca: i portoghesi sono invitati al [[torneo di Parigi]] contro il [[Santos Futebol Clube|Santos]] di [[Pelé]] e all'inizio della ripresa gli iberici si ritrovano sotto di 4-0; Guttmann decide di schierare Eusébio al posto di [[Joaquim Santana]] e, poco dopo il 5-0 dei brasiliani, il giovane realizza una tripletta e conquista un calcio di rigore che [[José Augusto de Almeida|José Augusto]] fallisce; nonostante il punteggio finale di 6-3 per gli avversari, Eusébio si conquista la copertina del quotidiano francese ''[[L'Équipe]]''. A dicembre viene nominato per il [[pallone d'oro 1961|Pallone d'oro]], ricevendo un voto.
 
La stagione seguente lo porta ad ottenere i riconoscimenti mondiali di tifosi e critica. Segna 12 reti in 17 incontri di campionato e nonostante il Benfica conclude il torneo nazionale al terzo posto, vince la Coppa del Portogallo battendo il Vitória Setúbal in finale per 3-0, incontro durante il quale firma una doppietta. Si ritrova protagonista nell'edizione della [[Coppa dei Campioni]]: agli ottavi di finale i portoghesi superano l'[[Fußballklub Austria Wien|Austria Vienna]] con il punteggio di 6-2 ed Eusébio sigla una rete; ai quarti è protagonista della rimonta inflitta al [[1. Fußball-Club Nürnberg Verein für Leibesübungen|Norimberga]], squadra sconfitta per 6-0 a Lisbona grazie ad una sua doppietta dopo aver rimediato un 3-1 in Germania; in semifinale cade anche il [[Tottenham Hotspur Football Club|Tottenham]] sul 4-3 e nella finale contro il {{Calcio Real Madrid|N}}, sul punteggio parziale di 3-3, Eusébio trasforma il rigore del 4-3 e realizza anche il 5-3, portando il Benfica alla vittoria della sua seconda Coppa Campioni consecutiva. Questi risultati gli consentono di arrivare al secondo posto nella classifica per il [[Pallone d'oro 1962|Pallone d'oro]], dietro solamente a [[Josef Masopust]]. Nel 1963 il Benfica vince il campionato, raggiungendo la finale di [[Coppa dei Campioni 1962-1963|Coppa Campioni]]: Eusébio segna quattro reti contro il [[Idrottsföreningen Kamraterna Norrköping|Norrköping]] (6-2 complessivo), delle quali tre solamente nella sfida di ritorno, un gol al [[Feyenoord Rotterdam|Feyenoord]] (3-1) e la rete del parziale vantaggio dei portoghesi nella finale contro gli italiani del {{Calcio Milan|N}}; nella ripresa gli avversari rimontano con una doppietta di [[José Altafini]], capocannoniere dell'edizione, e vincono il torneo. A fine stagione è quinto nella classifica per il [[pallone d'oro 1963|Pallone d'oro]]. Nell'ottobre del 1963, è selezionato per rappresentare la squadra della [[FIFA]] al "Golden Anniversary" della [[Football Association|FA]] al [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]].
[[File:Coppa Campioni 1967-68 - Torino - Juventus vs Benfica - Eusébio e Anzolin.jpg|thumb|Eusébio impegna il portiere [[Roberto Anzolin|Anzolin]] nel maggio 1968, durante la semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni tra il Benfica e la Juventus.]]
 
Nel 1964 le ''Aquile'' conquistano il [[double (calcio)|double]] ed Eusébio ottiene il titolo di miglior marcatore del campionato con 28 centri. In Europa segna tre reti ai nordirlandesi del [[Lisburn Distillery Football Club|Distillery]] (8-3) prima di uscire dalla competizione per mano del {{Calcio Borussia Dortmund|N}} (6-2), squadra alla quale segna un gol nel vittorioso 2-1 di Lisbona prima di subire un netto 5-0 a Dortmund. Per il terzo anno consecutivo rientra nella lista dei candidati al [[pallone d'oro 1964|Pallone d'oro]], giungendo quarto. L'anno successivo Eusébio trascina i suoi alla vittoria in campionato, vincendo nuovamente il titolo di capocannoniere, e raggiungendo la finale della Coppa nazionale, persa 3-1 contro il Vitória Setúbal. In Coppa Campioni Eusébio forma una prolifica coppia assieme al compagno di reparto [[José Augusto Torres]] e dopo aver escluso l'[[Football Club Aris Bonnevoie|Aris Bonnevoie]] (10-2, tre gol), [[Football Club La Chaux-de-Fonds|La Chaux-de-Fonds]] (6-1, una rete), Real Madrid (6-3, tre reti) e [[Győri Egyetértés Torna Osztály Football Club|Vasas Győri ETO]] (5-0, doppietta), arriva alla finale contro l'[[FC Inter|Inter]] e perde 1-0, vincendo il titolo marcatori con 9 reti assieme a José Augusto Torres. Il 28 dicembre del 1965 gli è assegnato il [[pallone d'oro 1965|Pallone d'oro]] con 67 voti. Nel 1966 conquista per il terzo anno consecutivo la classifica marcatori del campionato, segnando 25 reti (a pari merito con [[Ernesto Figueiredo]]) e portando il Benfica fino al secondo posto. Nell'edizione della Coppa Campioni i portoghesi travolgono i dilettanti del [[F91 Dudelange]] con un 18-0: la ''Pantera Nera'' sigla quattro reti nella sfida di ritorno, conclusasi sul 10-0; nel turno successivo segna le due reti delle ''Aquile'' a Sofia, contro il [[Profesionalen Futbolen Klub Levski Sofija|Levski Sofia]] (2-2) e firma una delle reti che consentono ai portoghesi di passare il turno, vincendo 3-2 la gara di ritorno giocata in casa; ai quarti il [[Manchester United]] estromette il Benfica con il punteggio complessivo di 8-3. Con 7 marcature vince il titolo di capocannoniere della Coppa Campioni, per la seconda volta nella sua carriera.
[[File:Eusebio_Benfica.JPG|thumb|upright|left|Eusébio con la maglia del Benfica nel 1968]]
 
Nel dicembre del 1966 sfiora la seconda vittoria consecutiva del Pallone d'oro, perdendo il [[pallone d'oro 1966|premio]] per un solo punto nei confronti di [[Bobby Charlton]]. Nel 1967 vince nuovamente il titolo nazionale, firmando 31 gol e ottenendo di conseguenza un'altra vittoria nella graduatoria dei marcatori; non potendo giocare la [[Coppa dei Campioni]], il Benfica s'iscrive alla [[Coppa delle Fiere 1966-1967|Coppa delle Fiere]] ma il cammino non è lungo e termina agli ottavi di finale contro il [[1. Fußballclub Lokomotive Leipzig|Lokomotive Lipsia]] (4-3). Eusébio gioca tutti e quattro gli incontri del torneo e sigla quattro gol. Per il settimo anno consecutive è nella lista dei candidati alla vittoria del Pallone d'oro, cogliendo il quinto posto nell'[[Pallone d'oro 1967|edizione del 1967]].
 
La stagione 1967-1968 è la più prolifica, e lo vede protagonista di 42 gol in campionato (quinto titolo di capocannoniere consecutivo), vinto dal Benfica, e di 6 reti in [[Coppa dei Campioni 1967-1968|Coppa dei Campioni]] (terzo titolo di capocannoniere). Nella [[competizioni calcistiche europee|competizione europea]] Eusébio segna al primo turno contro il [[Glentoran Football Club|Glentoran]], al secondo turno contro il [[Association Sportive de Saint-Étienne Loire|Saint-Étienne]], ai quarti di finale contro il [[Vasas SC|Vasas]] e in semifinale contro la [[Juventus Football Club|Juventus]], società alla quale segna sia all'andata in Portogallo (2-0) sia al ritorno a Torino (0-1), consentendo alle ''Aquile'' di approdare alla finale, dove il Manchester United sconfigge per 4-1 i portoghesi ai [[Tempi supplementari|supplementari]]. A pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari, sul punteggio di 1-1, una prodezza del portiere avversario [[Alex Stepney]] nega ad Eusébio il gol del vantaggio: il lusitano applaudirà ripetutamente l'estremo dfiensore inglese mentre questi si appresta a rimettere in gioco il pallone<ref>{{en}}[http://www.uefa.com/uefa/aboutuefa/organisation/president/news/newsid=1451908.html Eusébio to receive UEFA President's Award]. Uefa.com. Retrieved on 2011-05-08.</ref>. Le sue 42 marcature in campionato gli consentono di vincere la prima edizione della [[Scarpa d'oro]] nel 1968 ma nonostante ciò, a dicembre è ottavo nella classifica per il [[Pallone d'oro 1968|Pallone d'oro]].
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[[File:EusebioCruyff1969.jpg|thumb|Eusébio si complimenta con [[Johan Cruijff|Cruijff]] nel febbraio 1969, al termine di una sfida di Coppa dei Campioni tra l'Ajax e il Benfica.]]
 
Nel 1971 il Benfica vince il campionato, giocando la [[Coppa delle Coppe 1970-1971|Coppa delle Coppe UEFA]]: l'attaccante mozambicano firma 7 reti in 3 incontri, sfiorando il titolo di capocannoniere della competizione, ma ciò non basta a far passare il secondo turno ai portoghesi. Le ''Aquile'' colgono un altro double nel 1972, uscendo in semifinale nella [[Coppa dei Campioni 1971-1972|Coppa Campioni]]: in questa stagione segna 20 gol, ritornando nella lista del [[Pallone d'oro 1972|Pallone d'oro]]. Il Benfica domina il torneo portoghese del 1973, trascinato dalle reti di Eusébio, che mette a segno 40 reti, portandosi a casa il suo settimo ed ultimo titolo di miglior marcatore della prima divisione. In Coppa Campioni la ''Pantera Nera'' ritorna alla doppietta nella partita di ritorno contro il [[Malmö Fotbollförening|Malmö]], ma la squadra di Lisbona esce al secondo turno, esclusa dal [[Derby County Football Club|Derby County]]. In quest'annata mantiene una media reti/partita superiore all'1, terminando al settimo posto nella lista del [[pallone d'oro 1973|Pallone d'oro]] stilata nel dicembre del 1973, anno durante il quale conquista la sua seconda [[Scarpa d'oro 1973|Scarpa d'oro]]. Nel 1974, per la prima volta da quando Eusébio è in prima squadra, il Benfica non vince alcun titolo, perdendo la finale della Coppa contro lo Sporting Lisbona (2-1) e terminando il campionato al secondo posto, sempre dietro allo Sporting. Il 24 ottobre 1973 Eusébio realizza il suo ultimo gol in Europa, a Lisbona contro gli ungheresi dell'[[Újpest Football Club|Újpest]] (1-1), concludendo la stagione con 17 reti in 25 incontri. Nel giugno del 1975 lascia il Benfica, dopo quindici anni durante i quali ha segnato 638 reti in 614 incontri ufficiali, 317 gol in 301 sfide di campionato, 97 marcature in 60 partite di Coppa nazionale e 46 realizzazioni in 64 presenze nelle competizioni europee.
 
==== Gli ultimi anni ====
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Nel 1975 si trasferisce negli Stati Uniti giocando per il Boston Minutemen nella NASL. In seguito gioca anche per il Monterrey, in Messico e per il Toronto Metros-Croatia, squadra canadese che partecipa alla NASL: in [[North American Soccer League 1976|questa stagione]] si rende protagonista giocando 25 partite e siglando 18 reti, rendendosi protagonista della finale contro il [[Minnesota Kicks]], durante la quale segna una delle reti nel 3-0 che consente ai Toronto di vincere il torneo.<ref>http://news.google.com/newspapers?nid=1314&dat=19760829&id=BCFOAAAAIBAJ&sjid=nO0DAAAAIBAJ&pg=5541,5535255</ref>
 
Due anni dopo ritorna in Portogallo, vestendo la casacca del Beira-Mar, squadra che a fine stagione retrocede in seconda divisione nonostante le 3 reti in 12 partite di Eusébio. Nello stesso anno ritorna negli USA, rimanendo nella NASL, vestendo i colori dei Las Vegas Quicksilver prima di ritornare in patria per giocare con l'União de Tomar, club di seconda divisione. Nel 1978 fa un nuovo viaggio verso l'America, giocando nell'American Soccer League prima e nella Major Indoor Soccer League dopo, ritirandosi dal calcio giocato nel 1979 e facendo parte del comitato tecnico della [[Nazionale di calcio del Portogallo|Nazionalenazionale portoghese]].
 
=== Nazionale ===
[[File:Eusebio Portugal.JPG|thumb|Eusébio capitano del Portogallo contro l'[[Nazionale di calcio dell'Argentina{{NazNB|Argentina]]CA|ARG}}]]
 
Con 41 gol in 64 partite è stato il miglior realizzatore del Portogallo fino a quando [[Pauleta]] non ha eguagliato e superato il suo record nel 2005.<ref name=worldcup/> È stato anche il calciatore che ha collezionato più presenze dal 1972 al 1984, quando [[Tamagnini Nené]] non l'ha eguagliato e superato nel giugno del 1984.
 
Fa il suo esordio in Nazionalenazionale l'8 ottobre 1961 contro il [[Nazionale di calcio del Lussemburgo{{NazNB|Lussemburgo]]CA|LUX}}, sfida persa 4-2 e durante la quale sigla la sua prima rete in Nazionalenazionale. Il 24 gennaio 1965, durante un incontro valido per le [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1966 - UEFA#Gruppo 4|qualificazioni]] al [[campionato mondiale di calcio 1966{{WC|mondiale del 1966]]}} Eusébio realizza una tripletta contro la [[Nazionale di calcio della Turchia{{NazNB|Turchia]]CA|TUR}} (5-1), mettendo a segno anche due reti contro la [[Nazionale di calcio della Romania{{NazNB|Romania]]CA|ROU}} (2-1) il successivo 2 giugno. Esordisce al mondiale giocando contro l'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria{{NazNB|Ungheria]]CA|HUN}}, sfida vinta 3-1. In seguito segna la sua prima rete alla [[Nazionale di calcio della Bulgaria{{NazNB|CA|Bulgaria]]BGR}} (3-0) e poi firma una doppietta al [[Nazionale di calcio del Brasile{{NazNB|Brasile]]CA|BRA}} di Pelé (3-1); dopo aver passato la fase a gironi il Portogallo estromette la Corea del Nord grazie ad un [[quaterna (calcio)|poker di reti]] di Eusébio (5-3), accedendo alle semifinali. Prima della sfida contro l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra{{NazNB|Inghilterra]]CA|ENG}} ci fu una controversia: l'incontro si sarebbe dovuto disputare al [[Goodison Park]] di Liverpool ma i funzionari inglesi riuscirono a spostare la sede della partita a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]]<ref>{{Cita web |url=http://www.todoslosmundiales.com.ar/mundiales/1966inglaterra/historias/0036porsitodo.htm |titolo=Mundial de Inglaterra 1966 – Y POR SI TODO ESTO FUERA POCO |editore=Todoslosmundiales.com.ar |data= |accesso=3 giugno 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100704100453/http://www.todoslosmundiales.com.ar/mundiales/1966inglaterra/historias/0036porsitodo.htm |dataarchivio=4 luglio 2010 }} {{es icon}}</ref> e i portoghesi dovettero fare un viaggio in treno da Liverpool per raggiungere Londra. Dopo l'incontro gli iberici escono sconfitti per 2-1, nonostante un gol su rigore della ''Pantera Nera'', che si rifa nella finale per il terzo posto, vinta 2-1 ai danni dell'[[Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica{{NazNB|CA|URSS]]}} con un rigore realizzato da Eusébio, che alla fine della manifestazione è il miglior marcatore dell'edizione con 9 centri. Dopo le prestazioni di Eusébio, gli inglesi decidono di farne una raffigurazione in cera da esporre al [[Madame Tussauds]]<ref>[http://www.bbc.com/sport/0/football/25611509 Eusebio: Portugal football legend dies aged 71] bbc.com</ref>. Il 4 maggio del 1969 indossa per la prima volta la fascia di [[capitano (calcio)|capitano]] della Nazionalenazionale nella partita contro la [[Nazionale di calcio della Grecia{{NazNB|Grecia]]CA|GRC}} (2-2), durante la quale segna anche un gol. Dal 1971 è ufficialmente il capitano del Portogallo fino al suo ritiro, nel 1973: il 28 marzo 1973 segna la sua ultima rete contro l'[[Nazionale di calcio dell'Irlanda del Nord{{NazNB|Irlanda del Nord]]CA|NIR}} (1-1) mentre il 13 ottobre seguente gioca la sua ultima partita contro la Bulgaria (2-2), dopo aver giocato 16 incontri da capitano.
 
== Dopo il ritiro ==
Nel [[2008]], in suo onore, è stata istituita l'[[Eusébio Cup]].
 
== Statistiche ==
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|}
 
=== Cronologia di presenze e reti in Nazionalenazionale ===
{{Cronoini|PRT}}
{{Cronopar|08-10-1961|Lussemburgo|LUX|4|2|PRT|1|QMondiali|1962|14=Lussemburgo (città)}}
Line 293 ⟶ 294:
* {{Calciopalm|Campionato portoghese|11}}
:Benfica: [[Primeira Divisão 1960-1961|1960-1961]], [[Primeira Divisão 1962-1963|1962-1963]], [[Primeira Divisão 1963-1964|1963-1964]], [[Primeira Divisão 1964-1965|1964-1965]], [[Primeira Divisão 1966-1967|1966-1967]], [[Primeira Divisão 1967-1968|1967-1968]], [[Primeira Divisão 1968-1969|1968-1969]], [[Primeira Divisão 1970-1971|1970-1971]], [[Primeira Divisão 1971-1972|1971-1972]], [[Primeira Divisão 1972-1973|1972-1973]], [[Primeira Divisão 1974-1975|1974-1975]]
 
* {{Calciopalm|Campionato NASL|1}}
: Toronto M.-Croatia: [[North American Soccer League 1976|1976]]
 
* {{Calciopalm|Coppa di Portogallo|5}}
:Benfica: 1961-1962, 1963-1964, 1968-1969, 1969-1970, 1971-1972
 
* Campeonato Distrital de Lourenço Marques: 1
:1960
 
* [[Moçambola|Campeonato Provincial de Moçambique]]: 1
:1960
Line 310 ⟶ 307:
:Benfica: [[Coppa dei Campioni 1961-1962|1961-1962]]
{{Colonne spezza}}
 
=== Individuale ===
* {{Calciopalm|Pallone d'oro|1}}
Line 324 ⟶ 322:
:[[Campionato mondiale di calcio 1966|Inghilterra 1966]] <small>(9 gol)</small>
* Inserito nelle "Leggende del calcio" del [[Golden Foot]] (2003)
 
* [[UEFA President's Award]] (2009)
{{Colonne fine}}
Line 334 ⟶ 331:
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Infante Dom Henrique
|motivazione=
|luogo=19 dicembre [[1966]]
}}
{{Onorificenze
Line 341 ⟶ 338:
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Infante Dom Henrique
|motivazione=
|luogo=21 gennaio [[1992]]
}}
{{Onorificenze
Line 348 ⟶ 345:
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito (Portogallo)
|motivazione=
|luogo=5 luglio [[2004]]
}}