Wolfgang Pauli: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Pauli nacque nel quartiere viennese di Döbling da Berta Camilla Schütz e Wolfgang Joseph Pauli; il padre, di [[Ebraismoebrei|origine ebraica]], aveva cambiato cognome nel 1898 da Pascheles a Pauli poco prima di convertirsi al cattolicesimo e sposarsi. Il secondo nome di Pauli, Ernst, gli fu dato in onore del suo padrino di battesimo [[Ernst Mach]].
 
Studiò presso il ''Döblinger Gymnasium'' di Vienna, dove si diplomò nel [[1918]]. Dopo appena due mesi, pubblicò il suo primo articolo sulla [[Teoria della relatività generale]] di [[Albert Einstein]].
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In quegli anni universitari Pauli si distinse subito per la sua genialità, ma anche per il suo carattere sprezzante con i compagni. Rimproverò un collega dicendogli: «Non mi importa se lei pensa lentamente, ma ho da ridire quando pubblica più rapidamente di quanto pensa.» Oppure nel giudicare un articolo sbagliato disse: «Non merita neppure di essere definito sbagliato.» Persino su [[Einstein]] affermò: « Sapete, quello che ha detto il signor Einstein non è così stupido.»<ref name=":0" />
 
Passò un anno all'[[Università di Gottinga|Università di Göttingen]] come assistente di [[Max Born]], e l'anno seguente andò all'Istituto [[Istituto Niels Bohr]] di Fisica Teorica a [[Copenaghen]] su invito dello stesso Bohr, impressionato dalle sue capacità. In quegli anni si imbatté nel problema ancora non risolto dell’[[effetto Zeeman]] senza riuscire tuttavia a trovare una soluzione. Questa incapacità lo mise in difficoltà facendolo cadere in depressione. Un giorno un collega dell’istituto lo incontrò per le strade di Copenhagen e gli disse: «Hai un’aria infelice» ed egli rispose: «E come può avere un aspetto felice uno che sta pensando all’effetto Zeeman anomalo?»<ref>{{Cita libro|autore=Manjit Kumar|titolo=Quantum|editore=Mondadori|p=164|ISBN=978-88-04-60893-6}}</ref>
 
Dal [[1924]] al [[1928]] fu docente all'[[Università di Amburgo]], dove contribuì ad elaborare i fondamenti della meccanica quantistica. In particolare formulò il ''Principio di esclusione'' che porta il suo nome e la [[teoria non-relativistica]] sullo [[spin]]. Ad ispirare questo principio fu l’articolo di uno studente di Cambridge, [[Edmund Clifton Stoner]] che nel 1924 scrisse un articolo in cui ipotizzava dei limiti alla possibilità di occupare le orbite di un atomo. Egli considerò la regola matematica come il quarto numero quantico, numero che venne interpretato l’anno successivo da [[Samuel Goudsmit]] e [[George Eugene Uhlenbeck|George Uhlenbeck]] come un semplice valore di spin.
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Dal [[1930]] al [[1937]] partecipò ai principali congressi di Fisica in Russia, negli Stati Uniti e in Italia (dove incontrò Fermi). Nel [[1934]], sposò Franciska Bertram, alla quale restò legato fino alla morte.
 
L'[[annessione dell'[[Austria]] da parte della [[Germania nazista]], avvenuta nel [[1938]], fece di lui un cittadino tedesco. A causa dello scoppio della [[Seconda guerra mondiale]], Pauli, nel [[1940]], emigrò negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove diventò professore di Fisica Teorica a [[Università di Princeton|Princeton]]. Con la fine delle ostilità, rientrò in [[Europa]], a Zurigo.
 
Quindi nel [[1945]] ricevette il [[Premio Nobel|Premio Nobel per la fisica]] per la scoperta del ''[[principio di esclusione di Pauli|Principio di esclusione]]''. Morì il 15 dicembre [[1958]] a Zurigo per un [[Cancro del pancreas|cancro]] al [[pancreas]].
 
=== La collaborazione con Jung ===
{{vedi anche|Sincronicità}}
 
Pauli si rivolse al già famoso psicanalista [[Carl Gustav Jung|Jung]] per risolvere alcuni dei suoi problemi personali. Il percorso psicoanalitico però si rivelò sempre più appassionante, tanto da nascere una collaborazione tra i due sfociata in un reciproco scambio di esperienze e punti di vista tra il mondo della meccanica quantistica e la psicanalisi. In particolare Pauli si appassionò alla questione della [[sincronicità]].
 
== L’effetto Pauli ==