Pittura analitica: differenze tra le versioni

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[[File:Zappettini, Gianfranco - Artist at work 1970s.jpg|miniatura|[[Gianfranco Zappettini]] mentre dipinge un quadro integralmente bianco (Genova, 1973)]]
La pittura analitica si propose di condurre un'analisi delle componenti materiali della pittura (tela, cornice, materia, colore e segno) e del rapporto materiale che intercorre fra l'opera come oggetto fisico e il suo autore. La pittura diventò quindi oggetto di indagine di se stessa e perse la referenzialità che la legava alla realtà (nella pittura figurativa), all'espressività (nella pittura astratta) e al significato sotteso (nell'arte concettuale)<ref>{{Cita web|url = http://www.artantide.com/news_Articolo?idArticolo=1418|titolo = Pittura analitica|autore = Katia Caloi e Sandro Orlandi|sito = http://www.artantide.com/|data = |lingua = |accesso = 25 febbraio 2015}}</ref>. La riflessione sulla pittura da parte dell'artista divenne di conseguenza contestuale alla sua creazione, e l'espressione «Pittura-pittura» fu funzionale a sottolinearne l'assolutezza e l'essenza allo stato puro<ref name=flash/>.
 
== Principali esponenti ==
Tra i principali esponenti della corrente vi furono [[Claudio Olivieri]], [[Carmengloria Morales]], [[Pino Pinelli (pittore)|Pino Pinelli]], [[Riccardo Guarneri]], [[Marco Gastini]], [[Claudio Verna]], [[Giorgio Griffa]], [[Enzo Cacciola]], [[Gianfranco Zappettini]], [[Carlo Battaglia]] e [[Rodolfo Aricò]]<ref name=flash/>.
 
== Note ==