Tommaso De Vio: differenze tra le versioni

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Nel [[1534]] pronunciò la sentenza definitiva di validità del matrimonio di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] e [[Caterina d'Aragona]], rifiutando il [[divorzio]] al sovrano inglese.
 
Accanto alla produzione teologica, secondo la linee della scuola [[Tomismo|tomista]], Tommaso De Vio si distinse anche come [[Esegesi|esegeta]]. Supplì alla sua ignoranzanon-conoscenza dell'ebraico, consultando esperti [[Rabbino|rabbinici]] e grazie alla sua familiarità con il testo greco. Tra il 1523 e il [[1532]] pubblicò in vari volumi una traduzione e commentario letterario della Bibbia che comprende larga parte dell'[[Antico Testamento]] e quasi tutto il [[Nuovo Testamento]] con l'eccezione dell'[[Apocalisse di Giovanni]]. La sua enfasi sulla ricerca del significato letterario del testo lo pone alle origini della moderna tradizione esegetica cattolica.
 
Morì a Roma nel [[1534]]; la sua tomba è oggi collocata nel vestibolo della [[Basilica di Santa Maria sopra Minerva]].