Mario Labroca: differenze tra le versioni

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Nel 1927 presenta al teatro Comunale di Bologna una ''Sinfonia per piccola orchestra''. Nel corso degli anni Venti compone anche una ''Suite per pianoforte'' (1922), la ''Sonatina per violino e pianoforte'' (1923), la ''Suite per viola e pianoforte'' (1923), un ''Trio con pianoforte'' (1926), il primo ''Quartetto per due violini, viola e violoncello'' (1923), ''Tre liriche per canto e pianoforte'', le opere per bambini ''La principessa di Perepepé'' (1927) e ''Le tre figliole di Babbo Pallino'' (1928), un ''Concerto per pianoforte e orchestra obbligata'', un ''Concerto per violino e pianoforte'', e i balletti ''La mantide religiosa'' e ''Il serraglio''. Del 1933 è invece il ''Quartetto n. 2 per archi'', presentato al festival di Venezia. Nello stesso anno compone uno ''Stabat Mater per soprano, coro a 4 voci miste e orchestra''.
 
Dal 1930 dirige il Consorzio italiano dell'opera lirica. Nel 1935 è nominato capodivisione dell'Ispettorato del teatro (poi Direzione generale per il teatro e la musica) nel [[Ministero della Cultura Popolare]]. Nel 1936 diventa sovrintendente del teatro Comunale di Firenze, per il quale organizza le edizioni del [[Maggio Musicale Fiorentino]] fino al 1944. Cura la regia della ''[[La Cenerentola|Cenerentola]]'', portata in tournée in Germania dal maggio nel 1941, ''[[Il ritorno di Ulisse in patria]]'', ''[[Il flauto magico]]''. Sovrintendente della [[Gran Teatro dellaLa Fenice|Fenice]] nel 1946-47 (e di nuovo dal 1959 al 1972), diventa poi direttore artistico della [[Scala di Milano]] dal 1947 al 1949 e condirettore alla direzione centrale dei programmi della RAI fino al 1958. Nel 1958 e poi ancora nel 1962 è presidente del Consiglio internazionale della musica dell'UNESCO.
 
Nel frattempo Labroca non rinuncia all'attività di compositore, con le ''Tre cantate sulla Passione di Cristo per basso, coro e orchestra'' (1950) e ''Otto madrigali di Tommaso Campanella'' (1958). Negli anni Cinquanta compone anche musiche di scena per ''Il corvo'' di [[Carlo Gozzi]] (1953) ed ''Elettra'' di [[Sofocle]] (1956) e le musiche per il documentario ''Notturno a Cnosso'' (1953). Il suo libretto d'opera ''L'usignolo di Boboli'' è stato musicato da A. Tansman nel 1965.