Bonifica agraria: differenze tra le versioni

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Quando i terreni da risanare si trovano tutti a quota più elevata rispetto all'opera destinata ad ospitare e smaltire le acque incanalate, si ha la '''''bonifica per scolo naturale''''': la rete di canali sfrutta, per il movimento delle acque, la pendenza naturale dei terreni.
In caso contrario, è necessario sopperire con apposito impianto idrovoro.
 
Quando la zona da risanare si trova al di sotto rispetto a quelle circostanti ed è disponibile un corso d'acqua ricco di ''torbida'' (cioè che trasporta in sospensione molto materiale solido), è possibile ricorrere alla '''''bonifica per colmata'''''<ref>{{Cita libro
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}}</ref>: le acque di questo corso vengono lasciare ristagnare, perché possano depositare la torbida e così colmare la depressione; dopodiché le acque ormai limpide vengono eliminate con il normale prosciugamento.
 
In taluni casi lo scolo deve avvenire in modo meccanico, attraverso pompe deputate al sollevamento delle acque meteoriche. {{Senza fonte|Il primo uomo ad utilizzare l'idrovoro fu Abdel Gafour Madiri nel 1810}}.
 
==Nel mondo==