Camille Pissarro: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Camille Pissarro - Paisaje tropical.jpg|thumb|left|Camille Pissarro, ''Paysage tropical avec masureset palmiers'' (1856); olio su cartone, 24.8×32.7 cm, Galería de Arte Nacional, Caracas]]
=== Giovinezza: ===
Jacob Abraham Camille Pissarro nacque il 10 luglio 1830 a St. Thomas, nelle isole Antille, all'epoca note come Indie Occidentali:<ref name="collier">{{cita libro |cognome=Hamilton |nome=George Heard |opera=Collier's Encyclopedia |titolo=Pissarro, Camille |anno=1976 |editore=Macmillan Educational Corporation |volume=19 |città=New York |p=83}}</ref> il padre, Frederick Pissarro, era francese con origini ebreo-portoghesi mentre la madre, Rachel Manzano, era una [[Creolo|creola]] nativa dell'isola.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.biography.com/news/marriage-of-opposites-rachel-pissarro|titolo='The Marriage of Opposites': Who Was Rachel Pissarro?|autore=Jessica Murphy|data=14 settembre 2015}}</ref> Papà Frederick era giunto sull'isola alla ricerca di fortuna per succedere negli affari di uno zio defunto, il quale quand'era in vita era titolare di una piccola bottega.
 
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Un'amicizia, tuttavia, era destinata a cambiare per sempre il destino del giovane Camille: quella con Fritz Melbye, pittore danese dal quale fu persuaso a dedicarsi pienamente all'arte.<ref>{{cita web|url=http://www.clarkart.edu/exhibitions/pissarro/content/about-the-artist.cfm|lingua=en|editore=Clark Art|titolo=Pissarro's People}}</ref> Ormai animato da un'intensa irrequietudine creativa Pissarro decise di abbandonare le Antille e di fuggire in [[Venezuela]], dove eseguì i suoi primi dipinti per pagarsi il viaggio per l'Europa. Fu solo in quel momento, quando Pissarro si divideva tra [[Caracas]] e [[La Guaira]], che Frederick Pissarro decise di assecondare i desideri del figlio.
 
=== In Francia: ===
[[File:Road to Versailles at Louveciennes 1869 Camille Pissarro.jpg|thumb|Camille Pissarro, ''Strada verso Versailles, Louveciennes'' (1869); olio su tela, 38.4×46.3 cm, Walters Art Museum, Baltimora, Stati Uniti]]
 
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== Stile ==
[[File:Camille Pissarro Two Young Peasant Women The Metropolitan Museum of Art.jpg|thumb|left|Camille Pissarro, ''Due giovani contadine'' (1891-1892); olio su tela, Metropolitan Museum of Art, New York]]
=== Fonti di ispirazione: ===
I dipinti di Pissarro ricevettero lezioni fondamentali da [[Jean-Baptiste-Camille Corot]] e dei vari [[scuola di Barbizon|pittori di Barbizon]], i quali avevano cercato di liberare il paesaggismo dalle pastoie della pittura classica, impegnandosi al contempo di trascrivere direttamente il paesaggio sulla tela con una grande attenzione agli stimoli cromatici e luminosi. Altra preziosissima fonte di ispirazione fu il repertorio pittorico di [[Gustave Courbet]], dal quale Pissarro attinse le composizioni saldamente costruite e i vigorosi contrasti.<ref name=ein/>
 
Al di là di [[John Constable|Constable]] e [[William Turner|Turner]], che Pissarro apprezzò durante il soggiorno londinese, molto potente fu l'influenza esercitata dalle antichissime stampe giapponesi, nelle quali viene delineata un'atmosfera fluttuante, fiabesca, grazie all'utilizzo di colori smaglianti e di composizioni ardite. Pissarro ne rimase profondamente affascinato, al punto da rivolgere al figlio Lucien le seguenti parole:
{{citazione|È meraviglioso. Ecco cosa intravedo nell'arte di questo sorprendente popolo ... niente che salta immediatamente all'occhio, una calma, una grandezza, un'unità straordinaria, una radiosità tenue e sommessa|Camille Pissarro<ref>{{cita libro|titolo=Camille Pissarro|editore=Art Gallery of New South Wales|anno=2005}}</ref>}}
=== Pissarro e l'Impressionismo: ===
[[File:Camille Pissarro (French - Louveciennes, Route de Saint-Germain - Google Art Project.jpg|thumb|Camille Pissarro, ''Louveciennes, Route de Saint-Germain'' (1871); disegno, Getty Center]]
Considerando la sua partecipazione alle varie esposizioni del gruppo è fin troppo facile dare per scontato che Camille Pissarro risponda alla generica definizione di «pittore impressionista». Egli, in realtà, si pose in maniera ambivalente davanti alle ambizioni del gruppo: se da un lato decantava la mobilità della luce e degli effetti cromatici e le potenzialità del principio compositivo ''en plein air'', impiegando al contempo macchie di colori piccole e irregolari, dall'altra dava vita a composizioni che, seppur in assenza di linee di contorno, sono solide e ben congeniate, inondate di una luce che «modella ed evidenzia le forme con dolcezza e vivacità, pur non arrivando mai a dissolverle» (Cricco; Di Teodoro). «Bisogna eseguire molto per rendersi la cosa familiare»: era questa la massima che Pissarro spesso rivolgeva agli amici, palesando un evidente scetticismo verso la poetica dell'attimo e della fuggevolezza promossa da altri pittori impressionisti, come Monet.<ref name=dg>{{cita libro|autore=Piero Adorno|titolo=L'arte italiana|volume=3|editore=G. D'Anna|annooriginale=gennaio 1986|anno=maggio 1988|pp=210-213}}</ref> Se inoltre gli Impressionisti canonici erano completamente assoggettati alla paesaggistica, Pissarro era interessato anche alle fisionomie umane, rese tuttavia staticamente, senza l'elettrizzante dinamismo che animava le figure di Degas.
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[[File:Camille Pissarro - Peasants' houses, Eragny - Google Art Project.jpg|left|thumb|Camille Pissarro, ''Abitazioni contadine, Eragny'' (1887); dipinto, Art Gallery of New South Wales, Sydney]]
 
=== Pissarro e il Neoimpressionismo: ===
==== Seurat ====
Nemmeno Pissarro, tuttavia, uscì indenne da quella che è stata definita la «crisi dell'Impressionismo», avvenuta quando il movimento aveva ormai perso ogni spinta propulsiva, con i vari artisti che iniziarono a seguire esclusivamente la loro sensibilità. Così fece Pissarro, il quale aderì per qualche momento agli indirizzi artistico-scientifici del [[Divisionismo]], gettandosi a capofitto in una nuova avventura stilistica nonostante l'età ormai avanzata. L'alfiere di questo movimento era [[Georges Seurat]], artista che dopo essersi interessato alle ricerche di cromatica del chimico [[Michel-Eugène Chevreul]] sviluppò una tecnica detta del ''pointillisme'', consistente nell'accostamento di colori puri sotto forma di minuscoli puntini depositati sulla superficie pittorica con la punta del pennello. Apprezzando molto le teorie di Seurat Pissarro ne emulò la maniera per qualche anno, dando vita a quadri come ''Donne in un campo'', ''Isola Lacroix'', ''Rouen effetto di nebbia''.
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[[File:Camille Pissarro 009.jpg|thumb|Camille Pissarro, ''Boulevard Montmartre, effet de nuit'' (1898); olio su tela, 55×65 cm, National Gallery, Londra]]
{{citazione|Dopo aver sperimentato questa teoria per quattro anni per poi abbandonarla, non mi posso più considerare un neo-impressionista ... Quella neo-impressionista era una tecnica che non mi consentiva di essere ligio alle mie sensazioni e che, pertanto, mi impediva di rappresentare la vita, il movimento: né potevo essere fedele agli effetti ammirevoli e caotici della natura, o magari conferire un carisma al mio disegno ... Alla fine ho rinunciato|Camille Pissarro<ref>{{cita libro|autore=John Rewald|titolo=Camille Pissarro|editore=Harry N. Abrams|anno=1989}}</ref>}}
==== Tematiche: ====
Esasperato, il pittore avrebbe coraggiosamente ripreso la sua antica maniera nel 1890, ma stavolta con un rinnovato vigore e con un'esperienza ora decisamente consolidata. A questa rivoluzione del linguaggio pittorico corrisponde un profondo rinnovamento dei contenuti: se prima dell'approdo neoimpressionista Pissarro era interessato soprattutto a una registrazione degli aspetti cangianti del suolo e della natura, raffigurati con le armonie dei bruni e dei rossi, ora la sua attenzione era rivolta agli spazi urbani di Parigi, spesso raffigurati da audaci prospettive collocate in alto. Il repertorio pittorico di Pissarro dunque si arricchisce di prospettive dinamiche di boulevard, piazze, fiumi e ponti, nel tentativo di sublimare in arte l'animata e vibrante vita urbana della ''ville lumière''.<ref name=ein>Einaudi, ''Enciclopedia dell'arte'', voce: Pissarro, Camille.</ref>