Montgomery Clift: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Proveniente da una famiglia agiata di [[Omaha]], nel [[Nebraska]], la stessa città che darà i natali anche a [[Marlon Brando]], durante l'infanzia ricevette una solida formazione culturale, soggiornando più volte in [[Europa]], visitando città e musei e imparando il [[lingua francese|francese]], il [[lingua tedesca|tedesco]] e anche l'[[lingua italiana|italiano]]. All'età di tredici anni debuttò in teatro e a 15 era a [[New York]] per lavorare a [[Broadway]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2016/07/23/cinquantanni-senza-montgomery-clift/|titolo=Cinquant’anni senza Montgomery Clift|editore=ilpost.it|data=24 luglio 2016|accesso=24 luglio 2016}}</ref>. Lì conobbe e fu il protetto dei coniugi [[Alfred Lunt]] e [[Lynn Fontanne]], che lo formarono e lo indirizzarono verso la sua carriera d'attore teatrale. A Broadway ottenne rapidamente successo recitando in lavori di [[Thornton Wilder]] e [[Tennessee Williams]] (con cui diventerà amico)
=== Gli esordi (1946-1951) ===
[[File:Montgomery Clift in The Search trailer.jpg|thumb|Montgomery Clift in un fotogramma del trailer del film ''[[Odissea tragica]]'' ([[1948]]), per il quale fu nominato a un [[Oscar al miglior attore]]|sinistra|250x250px]]
Il suo debutto cinematografico
Il primo film interpretato per la Paramount fu il dramma in costume ''[[L'ereditiera (film 1949)|L'ereditiera]]'' (1949) di [[William Wyler]], nel ruolo dell'avido cacciatore di dote Morris Townsend. Clift giudicò deludente questa esperienza: i rapporti con Wyler e con la sua ''partner'' sullo schermo, [[Olivia de Havilland]], non furono dei migliori
Nel [[1951]] arriva uno dei suoi ruoli più celebri, l'intensa e indimenticabile interpretazione dell'ambizioso George Eastman nel film ''[[Un posto al sole (film)|Un posto al sole]]'' di [[George Stevens]], accanto a una diciottenne [[Elizabeth Taylor]], con la quale instaurò un forte e duraturo rapporto di amicizia e di affetto. I giornali esaltarono l'alchimia che la coppia aveva sullo schermo e i due furono definiti dalla stampa
{{Doppia immagine verticale|right|A Place in the sun premiere.JPG|Montgomery clift from young lions trailer.JPG|250|Montgomery Clift alla prima di ''[[Un posto al sole (film)|Un posto al sole]]'' ([[1951]])|Montgomery Clift nel trailer del film ''[[I giovani leoni]]'' ([[1958]])}}
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In ''[[Io confesso (film)|Io confesso]]'' ([[1952]]) di [[Alfred Hitchcock]], interpretò con efficacia il tormento interiore di Padre Logan, un prete accusato ingiustamente di omicidio, ma che ha ricevuto in confessione il vero nome dell'assassino; Clift si preparò scrupolosamente per il ruolo, imparando addirittura la messa in latino, ma la sua tecnica di recitazione basata sull'improvvisazione si scontrò con gli scrupolosi ''[[storyboard]]'' del regista inglese, che invece preferiva lavorare con una pianificazione rigorosa delle riprese ed esigeva che gli attori facessero esattamente quello che lui voleva. Il film non convinse pubblico e critica, ma fu molto apprezzato dai registi della ''[[Nouvelle Vague]]'' francese e oggi è ampiamente rivalutato.
L'anno seguente [[Vittorio De Sica]], che era rimasto molto impressionato dalla ''performance'' dell'attore in ''[[Io confesso (film)|Io confesso]]'', lo volle in ''[[Stazione Termini (film)|Stazione Termini]]'' ([[1953]]), una coproduzione italoamericana girata a [[Roma]], anche se Clift fu a lungo indeciso se accettare il ruolo; la lavorazione del film fu difficoltosa e sul ''set'' la coprotagonista [[Jennifer Jones (attrice)|Jennifer Jones]] (moglie del produttore del film [[David O. Selznick]])
L'attore ritornò al grande successo con il suo film seguente, il dramma bellico ''[[Da qui all'eternità]]'' (1953) in cui Clift fu nuovamente diretto da Fred Zinnemann e recitò accanto a [[Burt Lancaster]], [[Deborah Kerr]] e [[Frank Sinatra]], ottenendo un'ulteriore candidatura agli Oscar.
Clift sceglieva con molta accuratezza i copioni, spesso intervenendo sulla sceneggiatura per asciugarne i dialoghi, e scartando molte proposte che non lo convincevano. Rifiutò ruoli da protagonista in film come ''[[Viale del tramonto|Viale del Tramonto]]'', ''[[Fronte del porto]]'', ''[[La valle dell'Eden]]'', che poi ebbero molto successo e portarono alla fama colleghi come [[Marlon Brando]] e [[James Dean]]. Ebbe sempre un rapporto conflittuale con [[Hollywood]] e con i produttori cinematografici, rifiutando di adeguarsi alla loro logica del profitto e alle regole promozionali dello ''[[Divismo|star system]]'', e non volle mai trasferirsi
=== L'incidente (1956) ===
All'apice del suo successo, durante la lavorazione de ''[[L'albero della vita (film 1957)|L'albero della vita]]'' (1957) ebbe un gravissimo incidente stradale in cui riportò gravi ferite al volto, tra cui la frattura della mandibola, che mutarono la bellezza e l'espressività dei suoi lineamenti. Questo evento, unito alla dipendenza dall'[[Alcolismo|alcol]] e a una forte [[Disturbo depressivo|depressione]], aggravate dalla crescente difficoltà a tenere nascosta la propria [[omosessualità]], lo fecero sprofondare verso un abisso di tormento e di autodistruzione: [[Robert Lewis]], fondatore dell'[[Actors Studio]] e amico di Clift, definirà i suoi ultimi dieci anni di vita "il più lungo suicidio della storia del cinema"<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.telegraph.co.uk/culture/film/9841724/Montgomery-Clift-better-than-Brando-more-tragic-than-Dean.html|titolo=Montgomery Clift: better than Brando, more tragic than Dean|pubblicazione=Telegraph.co.uk|accesso=2017-07-22|citazione=Acting teacher Robert Lewis called Clift’s subsequent career “the longest suicide in Hollywood history”}}</ref>.
=== Il declino personale (1956-1962) ===
[[File:Judgment at Nuremberg-Montgomery Clift.JPG|miniatura|250x250px|Montgomery Clift nel ''trailer'' di ''[[Vincitori e vinti]]'' (1961) di [[Stanley Kramer]], per cui ebbe la ''nomination'' all'[[Oscar al miglior attore non protagonista|Oscar come miglior attore non protagonista]].|sinistra]]
L'incidente segnò l'inizio della parabola discendente di Clift, ma, nonostante le sue problematiche condizioni fisiche e psicologiche, a 36 anni l'attore continuava ad essere molto amato dal pubblico. Riprese presto a lavorare terminando le riprese dell'''Albero della vita'' e continuando negli anni seguenti a fornire altre ottime interpretazioni, come nei film ''[[I giovani leoni]]'' (1958) di [[Edward Dmytryk]], ''[[Improvvisamente l'estate scorsa (film)|Improvvisamente l'estate scorsa]]'' (1959) di [[Joseph L. Mankiewicz]], ''[[Gli spostati]]'' (1961) di [[John Huston]], e ''[[Vincitori e vinti]]'' (1961) di [[Stanley Kramer]], in cui ritrasse il tormentato Rudolph Petersen, testimone degli orrori nazisti al [[processo di Norimberga]], un'intensa performance di soli dodici minuti che gli valse la quarta ''nomination'' agli [[Oscar al miglior attore non protagonista|Oscar]]. Subito dopo girò ''[[Freud - Passioni segrete|Freud, passioni segrete]]'' ([[1962]]), ancora diretto da [[John Huston]], in cui interpretò il padre della [[psicoanalisi]]. === Gli ultimi anni e la morte (1963-1966) ===
Negli anni seguenti la vita di Clift si fece ancora più difficile: i molteplici problemi di salute, la dipendenza dai farmaci e l'aggravarsi della depressione personale
Poco prima di iniziare a girare ''Riflessi in un occhio d'oro'', Clift morì improvvisamente nel suo appartamento di [[New York]] il 23 luglio 1966 a causa di un [[Infarto miocardico acuto|attacco cardiaco]], a 45 anni: la sua parte venne affidata a [[Marlon Brando]].
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