Chiesa di Santa Croce (Pieve Ligure): differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
|DedicatoA = [[Vera Croce|Santa Croce]]
|NomeEdificio = Chiesa di Santa Croce
|Immagine = Chiesa di santa croce pieve ligure 2.JPG
|Didascalia =
|Larghezza =
|Città = [[Monte Santa Croce]] ([[Pieve Ligure]])
|Regione = [[Liguria]]
|SiglaStato = ITA
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|AnnoConsacr =
|StileArchitett =
|InizioCostr =
|FineCostr =
|Website =
}}
La '''chiesa di [[Vera Croce|Santa Croce]]''' è un [[Chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[Chiesa cattolica|cattolico]] situato sulla cima del [[monte Santa Croce]] (518 m s.l.m.) nel comune di [[Pieve Ligure]], nella [[città metropolitana di Genova]].
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== Cenni storici e descrizione ==
[[File:Chiesa di santa croce pieve ligure 2.JPG|thumbsinistra|leftminiatura|VedutaParticolare della chiesa con il campanilefacciata]]
In alcuni documenti del 1200 e del 1300 si possono trovare testimonianze del fatto che in cima al monte fosse stato costruito un ospedale o, a dir meglio, un ospizio per pellegrini. La sua posizione può sembrare piuttosto scomoda, visto che ora il centro del paese si trova sotto i 200 m s.l.m., ma bisogna tenere conto che fino al 1600, periodo delle ultime scorrerie dei pirati, la maggior parte delle strade venivano costruite sulle alture. Si riesce quindi a comprendere la necessità di costruire ospizi così in alto. Ma la chiesa di Santa Croce venne eretta dopo l'ospizio. Il periodo preciso non si conosce, ma in un documento del 16 marzo 1748, sicuramente molto successivo alla costruzione della chiesa, l'arciprete Peragallo scrisse:
{{Citazione|vi è altra [[Cappella]] o Chiesa sotto il titolo di Santa Croce in un'altra cima di monte, Chiesa molto antica in cui si adora una Croce di marmo molto memorabile presso i circonvicini popoli|}}
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Nella prima metà del secolo scorso il monte Santa Croce divenne anche il centro della devozione di Pieve Ligure e dei paesi vicini verso la [[Nostra Signora della Guardia|Madonna della Guardia]]. Nel 1823 Paolo Migone collocò nel santuario di Santa Croce una statua della ''Madonna della Guardia''. La statua, in marmo, si trova attualmente sopra la porta d'ingresso al santuario. Essa fu donata dalla signora Paola Cavassa vedova Pallano. Il 31 agosto 1823 fu inaugurato il nuovo altare con il pio simulacro. Le cronache dicono che si ebbe in quel giorno "gran devozione e ogni pompa possibile" e numerosissimo popolo. Da allora in poi il culto alla Madonna della Guardia a Pieve Ligure aumentò talmente che ormai la sua festa è la principale della Parrocchia. Nel 1863 venne costruito nella cappella della chiesa un altare a [[Flavia Giulia Elena|sant'Elena]], la madre dell'imperatore [[Costantino I|Costantino]]. Nel 1913 la statua in marmo veniva sostituita da un'altra bellissima in legno opera di [[Antonio Canepa (scultore)|Antonio Canepa]], lo scultore cui si devono le statue venerate nel [[Santuario di Nostra Signora della Guardia|Santuario della Polcevera]], di [[Santuario di Nostra Signora della Guardia (Castiglione Chiavarese)|Velva]] e nella cappella dei [[Giardini Vaticani]]. L'iniziativa dell'acquisto di essa partì da una signora pievese residente in [[Stati Uniti d'America|America]] di nome Massone Fortunata.
[[File:Chiesa di santa croce pieve ligure 2.JPG|thumb|left|Veduta della chiesa con il campanile]]
 
La venerazione verso la Madonna della Guardia portò una certa fortuna fra gli abitanti di Pieve che si erano rivolti a Lei nell'[[Colera|epidemia colerica]] del 1911 e, a differenza della vicina [[Sori]], non ebbe a registrare alcuna vittima, così pure nessuno dei soldati pievesi partecipanti alla [[Guerra italo-turca|guerra libica del 1912-1913]] patì danni di sorta. La statua in legno giunse a Pieve la domenica 15 dicembre 1912 ed ebbe un'accoglienza trionfale. Più tardi, per opera del signor Alfonso Fontana, da [[Roma]], il tesoriere personale del pontefice, monsignor [[Nazareno Marzolini]], provvedeva una corona per la Madonna ed una per il S. Bambino che furono benedette da [[Papa Pio X|san Pio X]]. Troppo artistica e invitante alla devozione si rivelava questa statua perché i Pievesi si rassegnassero a vederla solo in alcune occasioni. Si decise perciò in seguito di trasportarla in Parrocchia e sull'altare del santuario sul monte se ne espose un'altra uscita dai laboratori artistici di [[Val Gardena]].