The Edge: differenze tra le versioni

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Il suo pseudonimo deriva sia da un'allusione al profilo appuntito del suo volto che dalla sua predisposizione alla sperimentazione come chitarrista in riferimento all'espressione in [[Lingua inglese|inglese]] ''"on the edge"'', traducibile in [[Lingua italiana|italiano]] come ''"al limite"''.
È stato collocato inspiegabilmente al 38º posto nella [[Lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone, tanto i suoi assoli sono tutti uguali e non ci vuole niente a farli. |Lista dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi]] dalla rivista ''[[Rolling Stone]]''<ref>[http://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-guitarists-20111123/the-edge-20111122 100 Greatest Guitarists: The Edge | Rolling Stone<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Biografia ==
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== Stile ==
[[File:U2-Anaheim 2005 Edge.jpg|thumb|left|The Edge durante un concerto degli [[U2]]|300px]]
La sua tecnica chitarristica sembra ad un primo ascolto apparentemente semplice, e infatti lo è, ma contemporaneamente originale ed efficace, utilizzando inoltre, con un grado di precisione esecutiva elevatissimo, una scansione temporale quasi sempre di sedicesimi di battuta nei [[riff]] e negli [[arpeggio|arpeggi]]. Una caratteristica particolare e distintiva del suo sound è l'utilizzo "al contrario" (cioè dalla parte opposta alla punta, zigrinata) di un plettro Herdim, che gli permette di ottenere un attacco molto presente e simile al suono di una campanella quando utilizzato sulle note alte. Insolito è anche l'elevato spessore della muta di corde da lui normalmente usata per la chitarra (0,013[[Pollice (unità di misura)|″]] invece che il più standard 0,011″) al fine, secondo The Edge, di conseguire maggiore [[intensità acustica]] e stabilità di [[accordatura]].
 
La sua capacità di incorporare gli effetti già nel processo di creazione dei brani rende le sonorità degli U2 uniche ed estremamente ricercate. In specie l'impiego intensivo dei [[powerchords]] (non ci riesce nessuno zu) (suonati tuttavia con un'intenzione assai differente dall'utilizzo a cui solitamente essi sono destinati - da ascoltare come esempio ''[[I Still Haven't Found What I'm Looking For]]''), dei [[Assolo|assoli]] su singola corda (come ad esempio quello di ''[[Until the End of the World (colonna sonora)#Significato del brano-guida|Until the End of the World]]'') e degli [[Armonici artificiali|armonici]] (come all'inizio di ''[[Pride (In the Name of Love)]]'') rendono il suono di The Edge del tutto caratteristico, così come la presenza, costante in tutta la sua produzione come musicista, dell'uso del [[delay]] (un effetto di tipo ecoico che crea ripetizioni della nota suonata con un ritardo regolabile), montato in serie tra la chitarra e gli amplificatori (che quasi sempre sono [[Vox (amplificatori)|Vox]] [[AC30]]). L'utilizzo del delay da parte del chitarrista degli U2 è molto diverso dall'uso che ne viene solitamente fatto dagli altri chitarristi, poiché egli non adotta questo effetto come puro abbellimento sonoro, bensì come parte integrante nella costruzione di un [[Frase (musica)|fraseggio]] straordinariamente ritmico, quasi si creasse una sorta di "dialogo musicale" tra lui e l'effetto, una pratica compositiva molto diffusa nell'ambito della musica [[techno]], ma assai rara nel mondo del Rock. Quelle caratteristiche marcate risonanze animano canzoni storiche della band di Dublino come ''I Will Follow'', ''All I Want is You'', ''Where the Streets Have No Name'', ''Ultraviolet (Light My Way)'', ''Bad'', ''The Fly'', ''The Electric Co.''
 
The Edge è un ottimo cantante, notevoli i suoi controcanti in ''Sunday Bloody Sunday'', ''The Fly'', ''New Year's Day'', solo per citarne alcuni. Ha anche cantato da interprete solista in alcuni brani degli U2 come ''Numb'', ''Van Diemen's Land'' e ''Seconds''. Da segnalare le sue performance al pianoforte in canzoni come ''New Year's Day'', ''October'', ''The Unforgettable Fire'', ''Running to Stand Still'' e ''Moment Of Surrender'' tutte facenti parte della discografia degli [[U2]].