Divorzio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 101967165 di Harlock81 (discussione)
Etichette: Sostituito Annulla
m Annullate le modifiche di 87.6.13.42 (discussione), riportata alla versione precedente di Harlock81
Etichetta: Rollback
Riga 1:
Il '''divorzio''' (dal [[lingua latina|latino]] ''divortium'', da ''di-vertere'', "separarsi") , o lo '''scioglimento del [[matrimonio]]''', è un istituto giuridico che decreta la fine di un matrimonio. Non va confuso con l'[[annullamento del matrimonio]], perché prevede la fine di un matrimonio ''legalmente valido'' e non il suo disconoscimento.
 
Le leggi sul divorzio variano considerevolmente in tutto il mondo, ma nella maggior parte dei paesi la validità del divorzio richiede la sentenza di un [[tribunale]] o di altra autorità in un processo legale. La procedura legale per il divorzio può anche comportare questioni riguardanti gli alimenti, la custodia e il mantenimento dei figli. Nei paesi in cui la [[monogamia]] è legge, il divorzio permette un nuovo matrimonio.
 
Alcuni paesi hanno legalizzato il divorzio solo in anni relativamente recenti (tra cui [[Spagna]], [[Italia]], [[Portogallo]], [[Repubblica d'Irlanda]]<ref>{{en}}{{pdf}} [http://web.econ.uic.edu/espe2007/paper/A64.pdf ''The Long Run Effects of Legalizing Divorce on Children''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110902015911/http://web.econ.uic.edu/espe2007/paper/A64.pdf |data=2 settembre 2011 }}</ref> e [[Malta]]). Ad oggi solo due paesi al mondo - le [[Filippine]] e [[Città del Vaticano]] - non possiedono nei loro ordinamenti una procedura civile per il divorzio.
 
== Aspetti culturali ==
In molte [[giurisdizione|giurisdizioni]] occidentali, il divorzio (legalmente denominato in Italia "scioglimento del matrimonio") non richiede che una delle due parti debba far valere le responsabilità dell'altra per arrivare alla dissoluzione dell'unione. Prima dell'introduzione di tale modalità di scioglimento, una delle due parti doveva dimostrare una responsabilità causale del partner, tipicamente l'abbandono, la [[crudeltà]] o l'[[adulterio]]. L'esigenza di dimostrare la responsabilità o la colpa è stata poi rivista e ritirata dai termini delle leggi sul divorzio; tale nuova modalità di scioglimento divenne popolare nel [[Regno Unito]], in [[Australia]], negli [[Stati Uniti]], in [[Canada]], in [[Sudafrica]] e in [[Nuova Zelanda]] tra gli anni '60 e gli anni '70. Nelle giurisdizioni che non prevedono una responsabilità di una delle parti per decretare lo scioglimento, una semplice causale, riguardante ad esempio differenze inconciliabili o un'irrimediabile rottura del rapporto interpersonale, è sufficiente per stabilire la fine del matrimonio.
== Legislazione nel mondo ==
{{S sezione|Diritto}}
=== Italia ===
{{vedi anche|Divorzio (ordinamento civile italiano)}}
Il divorzio venne introdotto a livello legale in Italia il 1º dicembre [[1970]], nonostante l'opposizione della [[Democrazia Cristiana]], con la [[s:L. 1º dicembre 1970, n. 898 - Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio|legge 1º dicembre 1970, n. 898 - "Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio"]]. Detta legge entrò in vigore il 18 dicembre [[1970]].
Mancando l'unanimità nell'approvazione della legge ed anzi essendo contrario il partito di maggioranza relativa, negli anni seguenti si organizzò un movimento politico, sostenuto anche dai partiti contrari all'introduzione della legge, che promosse un [[referendum]] abrogativo, nell'intento di far abrogare la legge 898/70. Nel 1974 tale [[Referendum abrogativo del 1974 in Italia|referendum]] affermò la volontà della maggioranza della popolazione di mantenere la legge in vigore.
 
Una particolarità del sistema giuridico italiano è che il divorzio non può essere ottenuto direttamente con il relativo procedimento giudiziario, ma deve essere preceduto da un periodo di separazione coniugale (in origine cinque anni, ridotti nel 1987 a tre anni ed ulteriormente ridotti, nel 2015, ad un anno in caso di separazione giudiziale e a sei mesi in caso di separazione consensuale), oggetto di una precedente vertenza giudiziale, dimodoché il procedimento diventa doppio a distanza di qualche mese o anno. Al procedimento la legge ha voluto attribuire una particolare solennità, atteso che l'udienza di comparizione dei coniugi deve tenersi davanti al presidente del Tribunale. Dal 2014, per il divorzio su domanda congiunta non è più necessario rivolgersi al tribunale, ma per i coniugi senza figli minori o incapaci o portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti può avvenire con dichiarazione condivisa e congiunta al sindaco quale ufficiale di stato civile del comune, con assistenza facoltativa di un avvocato. I coniugi i cui figli hanno i predetti problemi possono divorziare attraverso una negoziazione assistita da almeno un avvocato per parte, senza rivolgersi al tribunale.
 
Il costo della procedura giudiziaria è spesso di ostacolo all'inizio del procedimento, tanto che molti coniugi mantengono indefinitamente lo stato di separazione pur essendo conviventi con un'altra persona. La situazione potrebbe cambiare con le più recenti riforme.
 
È stato fatto notare anche che il numero di separazioni e divorzi è abbastanza diverso nelle diverse zone d'Italia, spaziando dalle 98 separazioni o divorzi ogni 10.000 abitanti della [[provincia di Lodi]] alle 17 separazioni o divorzi per 10.000 abitanti della [[provincia di Crotone]]<ref>settimanale "Panorama" del 15 gennaio 2014, pagg. 65-67, articolo di Damiano Iovino "Contraddizioni d'Italia - Il Belpaese divorzia a due velocità"</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|etichetta=divorzio|wikt=divorzio}}
 
{{== Collegamenti esterni}} ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}