Pica pica: differenze tra le versioni

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|nomicomuni=
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[Immagine:Pica pica map.png|260px]]</br />Da sinistra verso destra:</br />
*''P. p. melanotos'' (azzurro)
*''P. p. mauritanica'' (arancio)
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[[Immagine:Elster wikipedia2.jpg|thumb|left|Esemplare in volo mostra il bianco alare e i riflessi metallici.]]
===Dimensioni===
Misura 46-50 46–50&nbsp;cm di lunghezza (dei quali la metà spettano alla coda), per 161-268 g di peso e un'[[apertura alare]] di 52-62 52–62&nbsp;cm<ref name=hbw>{{cita web |lingua= en |url= https://www.hbw.com/species/eurasian-magpie-pica-pica |titolo= Eurasian Magpie (Pica pica) |sito= Handbook of the Birds of the World |accesso= 9 maggio 2018}}</ref>: a parità d'età, i maschi sono più massicci pesanti rispetto alle femmine<ref name=hbw/>.
===Aspetto===
Si tratta di uccelli dall'aspetto slanciato, muniti di testa arrotondata con lungo e forte becco conico dall'estremità adunca, ali lunghe e digitate, lunga coda dalla forma romboidale e zampe forti: nel complesso, la gazza è inconfondibile nel suo areale di distribuzione, sia per la colorazione (che comunque può essere confusa con quella di altri uccelli nell'areale occupato dalla specie, come ad esempio la [[coloeus dauuricus|taccola daurica]]) che soprattutto per la conformazione.
 
Il [[piumaggio]] è di colore nero sericeo su testa, parte superiore del petto, dorso, codione, sottocoda, basso ventre e parte piumata delle zampe, mentre fianchi, area scapolare, rimanente parte di petto e ventre, groppa sono di colore bianco candido: le ali sono nere, con [[penne remiganti|remiganti primarie]] bianco-grigiastre con riflessi color acciaio e sottile orlo nero. La coda, anch'essa nera, presenta evidenti riflessi metallici bronzeo-verdastri: riflessi metallici che vanno dal bluastro al purpureo sono inoltre presenti su testa, ali e dorso.</br />
Non è presente alcun [[dimorfismo sessuale]] nella colorazione, mentre quest'ultima tende a presentare una certa variabilità a livello di popolazione: ad esempio, le popolazioni [[africa]]ne di gazza presentano una vistosa area glabra bluastra sugli zigomi, ridotta o assente nelle altre, mentre quelle iberiche e [[arabia|arabe]] mostrano colorazione nera più estesa (soprattutto dorsalmente) e, nel caso di queste ultime, riflessi metallici caudali bluastri anziché verdi.
 
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[[Immagine:Margitsziget lakói 1.jpg|thumb|left|Due gazze [[gioco|giocano]] nei pressi di [[Budapest]].]]
[[Immagine:Magpies (Pica pica bactriana) and domestic cat.jpg|thumb|gruppo di gazze molesta un [[gatto]] per scacciarlo a [[Bayqoñyr]].]]
La gazza è molto curiosa e [[intelligenza|intelligente]]: similmente ad altri [[corvidae|corvidi]], questi uccelli presentano il rapporto fra le dimensioni del cervello e le dimensioni totali molto vicino a quello dei [[cetacei]] e delle [[scimmie antropomorfe]], e in particolare il loro [[striato]] (o più correttamente il [[nidopallio]]) presenta massa relativa simile quella di [[pan (zoologia)|scimpanzé]] e [[homo|uomini]], caratteristica questa che la gazza condivide con le [[coloeus|taccole]] e che renderebbe questi uccelli e in generale fra gli animali più intelligenti in assoluto<ref>{{cita pubblicazione |autore= Emery, N. J. & Clayton, N. S. |titolo= The mentality of crows: convergent evolution of intelligence in corvids and apes |rivista= Science |volume= 306 |numero= 5703 |pagina= 1903–1907 |doi= 10.1126/science.1098410 |pmid= 15591194}}</ref>.</br />
Le gazze, infatti, mostrano rituali sociali complessi, che evidenziano la presenza di [[cognizione sociale]], [[immaginazione]], [[memoria episodica]], [[autoconsapevolezza]] (la gazza rappresenta uno dei pochissimi animali ad aver passato con successo il [[test dello specchio]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Prior, H.; Schwarz A.; Güntürkün, O. |titolo= Mirror-induced behavior in the Magpie (Pica pica): evidence of self-recognition |rivista= PLoS Biology |anno= 2008 |volume= 6 |numero= 8 |pagina= e202 |pmid= 18715117 |pmc= 2517622 |doi= 10.1371/journal.pbio.0060202 |url= http://www.plosbiology.org/article/fetchObject.action?uri=info:doi/10.1371/journal.pbio.0060202&representation=PDF}}</ref>) e perfino del [[lutto]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Bekoff, M. |anno= 2009 |doi= 10.1016/j.emospa.2009.08.001 |titolo= Animal emotions, wild justice and why they matter: Grieving magpies, a pissy baboon, and empathic elephants |rivista= Emotion, Space and Society |pagina= 1–4}}</ref><ref>{{cita libro |autore= Emery, N. J. & Clayton, N. S. |anno= 2004 |volume= Comparing the complex cognition of birds and primates |titolo= Comparative vertebrate cognition: are primates superior to non-primates? |editore= Kluwer Academic |pagina= 3–56 |isbn= 978-0-306-47727-0}}</ref>.
[[File:Eurasian Magpie (Pica pica) (W1CDR0001537 BD28).ogg|thumb|left|Richiamo.]]
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[[Immagine:Ank-Kargalar.JPG|thumb|left|Coppia si alimenta sul ciglio di una strada in [[Turchia]].]]
[[Immagine:Magpie2 (3613486671).jpg|thumb|Gazza si nutre a [[Birmingham]].]]
La dieta di questi uccelli è [[onnivoro|onnivora]] e molto opportunistica, componendosi grossomodo di tutto ciò che di commestibile l'animale riesce a reperire nel proprio territorio: le gazze mangiano granaglie, semi, frutta a guscio, [[ghianda|ghiande]], bacche e frutti, ma il grosso della loro dieta si compone di [[invertebrati]] (soprattutto [[coleotteri]] e [[ragni]]), [[carogna|carogne]], uova e nidiacei di altri [[uccelli]] e piccoli [[vertebrati]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Mikula, P.; Morelli, F.; Lučan, R. K.; Jones, D. N.; Tryjanowski, P. |anno= 2016 |titolo= Bats as prey of diurnal birds: a global perspective |rivista= Mammal Review |doi= 10.1111/mam.12060}}</ref>.</br />
La gazza è un'assidua frequentatrice delle aree antropizzate per il reperimento del cibo: questi uccelli sono soliti sostare o nidificare sugli alberi siti al limitare delle strade a scorrimento veloce per cibarsi degli animali investiti, così come non è infrequente (sebbene essi siano limitati in questo dalla concorrenza delle più grosse e aggressive [[corvus cornix|cornacchie]]) osservarli mentre frugano nei cestini della spazzatura o aprono i sacchi col becco per estrarne avanzi di cibo<ref>{{cita libro |autore= Leszek, J. |anno= 2001 |volume= Synurbanization of the magpie in the Palearctic |titolo= Avian ecology and conservation in an urbanizing world |editore= Kluwer Academic Publishers |pagina= 403–425 |isbn= 0-7923-7458-4}}</ref>.
=== Riproduzione ===
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[[Immagine:Jungvogel Elster.JPG|thumb|left|Nidiaceo in cattività.]]
[[Immagine:Magpie chick begging the mother for food.jpg|thumb|Giovane (a sin) chiede l'imbeccata alla madre.]]
All'interno del nido, la femmina depone 3-10 (generalmente 6-8) uova, con numero di queste ultime legato alle dimensioni del nido da rapporti di proporzionalità diretta<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Soler, J. J.; de Neve, L.; Martínez, J. G.; Soler, M. |anno= 2001 |titolo= Nest size affects clutch size and the start of incubation in magpies: an experimental study |url= https://academic.oup.com/beheco/article/12/3/301/364520 |rivista= Behavioral Ecology |volume= 12 |numero= 3 |pagina= 301–307 |doi= 10.1093/beheco/12.3.301 |issn= 1045-2249}}</ref>. Le uova, piuttosto piccole in rapporto alla taglia dell'animale (32,9 x 23 &nbsp;mm), sono di colore azzurrino con fine maculatura bruno-olivastra, che cova da sola (nutrita e protetta dal maschio<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Buitron, D. |anno= 1988 |titolo= Female and Male Specialization in Parental Care and Its Consequences in Black-Billed Magpies |url= http://www.jstor.org/stable/1368429 |rivista= The Condor |volume= 90 |numero= 1 |pagina= 29–39 |doi= 10.2307/1368429}}</ref>) per 21-22 giorni, al termine dei quali schiudono ''pulli'' ciechi ed implumi. I nidiacei vengono imbeccati dalla sola femmina col cibo fornito dal maschio per i primi 7-10 giorni di vita: a questo punto, essi hanno gli occhi completamente aperti e sono ricoperti da un rado piumino, e vengono imbeccati direttamente anche dal maschio<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Dunn, P. O. & Hannon, S. J. |anno= 1989 |titolo= Evidence for Obligate Male Parental Care in Black-Billed Magpies |url= http://www.jstor.org/stable/4087668 |rivista= The Auk |volume= 106 |numero= 4 |pagina= 635–644}}</ref>. A due settimane di vita, i piccoli cominciano ad avventurarsi ai bordi del nido, ma essi sono pronti per l'involo solo attorno ai 27 giorni di vita: una volta in grado di volare, essi continuano a rimanere coi genitori, chiedendo loro l'imbeccata (sebbene in maniera sempre più sporadica) ancora per altre quattro settimane, prima di potersi dire indipendenti.
 
La mortalità dei nidiacei è molto alta: le uova vengono deposte al ritmo di una al giorno, sicché sussiste una differenza d'età anche considerevole fra i primi e gli ultimi nati, che raramente arrivano all'involo<ref>{{Cita pubblicazione |autore= de Neve, L. & Soler, J. J. |titolo= Nest-building activity and laying date influence female reproductive investment in magpies: an experimental study |url= http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S000334720191989X |rivista= Animal Behaviour |volume= 63 |numero= 5 |pagina= 975–980 |doi= 10.1006/anbe.2001.1989}}</ref>. A ciò si aggiungono le vittime fatte dai predatori, che fanno sì che meno di un quarto dei nuovi nati superi il suo primo inverno.</br />
La [[speranza di vita]] delle gazze in natura è di 4-5 anni, ma alcuni esemplari superano i 20 anni<ref>{{cita web |autore= Robinson, R. A.; Leech, D. I.; Clark, J. A. |titolo= Longevity records for Britain & Ireland in 2014 |sito= British Trust for Ornithology |url= http://app.bto.org/ring/countyrec/results2014/longevity.htm#15490}}</ref>: la [[maturità sessuale]] viene raggiunta a un anno d'età, ma raramente questi uccelli si riproducono prima dei due anni, o (specialmente nel caso dei maschi) oltre.
 
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[[Immagine:Pica pica in Sicilia.jpg|thumb|left|250px|Coppia in ambiente antropizzato sull'[[Etna]].]]
[[Immagine:Oriental Magpie on Longevity Hill, Beijing.jpg|thumb|250px|Esemplari della sottospecie ''serica'' a [[Pechino]].]]
La gazza ha distribuzione [[ecozona paleartica|paleartica]], occupando un ampio areale che va dalla [[penisola iberica]] alla [[penisola di Corea]], attraverso le [[isole britanniche]], la [[Fennoscandia]], l'[[Europa centrale]], [[europa meridionale|meridionale]] e [[europa orientale|orientale]], la [[Russia europea]], il [[Caucaso]], il [[Vicino Oriente]] ([[Turchia]], [[Kurdistan]], [[Mesopotamia]], nord dell'[[Iran]] e [[Monti Zagros]]), il [[Turkestan]] fino all'[[Uiguristan]] nord-occidentale, il nord dell'[[Afghanistan]] e del [[Pakistan]], il [[Kashmir]], la [[Mongolia]], e la [[Manciuria]], a sud fino al nord di [[Vietnam]], [[Laos]], [[Birmania]] e [[Assam]], attraverso gran parte della [[Cina]] centrale e orientale, il [[Tibet]] orientale e il [[Bhutan]]. Popolazioni [[areale disgiunto|disgiunte]] abitano inoltre la [[Kamchatka]], il [[Nordafrica]] (area costiera dal sud-ovest del [[Marocco]] al nord della [[Tunisia]]) e la [[province dell'Arabia Saudita|provincia saudita]] dell'[[Provincia di 'Asir|Asir]].</br />
In [[Italia]], la gazza è presente con la sua sottospecie nominale in tutto il territorio [[penisola italiana|peninsulare]], in [[Sicilia]] e nelle isole circonvicine, mentre manca dalla [[Sardegna]] e dalla [[Corsica]].
 
[[Immagine:Pica pica- svraka 15.jpg|thumb|left|Esemplare si ciba al suolo a [[Niš]].]]
[[Immagine:Pica pica on Salix sp.jpg|thumb|Esemplare su [[salix|salice]] a [[Hedemora]].]]
Si tratta di uccelli stanziali, che raramente si spostano di più di 30 &nbsp;km dal luogo di nascita<ref name=hbw/>: gli spostamenti riguardano perlopiù le femmine (che si spostano attraverso i territori dei maschi alla ricerca di un ''partner'') ed i giovani in dispersione. Le popolazioni scandinave più settentrionali possono inoltre scendere a sud durante l'autunno per svernare in luoghi meno rigidi<ref name=hbw/>.
 
La gazza è un uccello estremamente adattabile, in grado di popolare virtualmente tutti gli ambienti aperti con presenza di alberi isolati o di macchie alberate: questi animali, inoltre, colonizzano senza problemi le aree antropizzate, stabilendosi nei parchi e nei giardini e traendo beneficio dall'attività umana<ref>{{cita pubblicazione |autore= Antonov, A. & Atanasova, D. |anno= 2002 |titolo= Nest-site selection in the magpie Pica pica in a high-density urban population of Sofia (Bulgaria) |rivista= Acta Ornithologica |volume= 37 |numero= 2 |pagina= 55–66 |doi= 10.3161/068.037.0201 |url= http://www.bioone.org/doi/full/10.3161/068.037.0201}}</ref>.
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</gallery>
 
Alcuni autori riconoscerebbero inoltre le sottospecie ''galliae'' della [[Francia]], ''germanica'' della [[Germania]] (ambedue [[sinonimo (tassonomia)|sinonimizzate]] con la nominale), ''kot'' dell'[[Ucraina]] orientale, ''laubmanni'' del [[Kelat]], ''hemileucoptera'' della [[Siberia centrale]], ''japonica'' del [[Giappone]], ''amurensis'' dell'area di [[Chabarovsk]], ''jankowskii'' dell'area di [[Vladivostok]] e ''anderssoni'' dell'[[Ussuri]] (sinonimizzate con ''bactriana''), ''hainana'' di [[Hainan]] e ''alashanica'' dei [[monti Helan]] (sinonimizzate con ''serica'').</br />
La [[tassonomia]] della gazza è ancora incerta: se da un lato questi uccelli sono molto vicini alle altre due specie del genere ''[[pica (zoologia)|Pica]]'', al punto che alcuni ne suggerirebbero l'accorpamento in una singola specie<ref>{{cita pubblicazione |autore= Lee, S.-i.; Parr, C. S.; Hwang, Y.; Mindell, D. P.; Choe, J. C. |anno= 2003 |titolo= Phylogeny of magpies (genus Pica) inferred from mtDNA data |rivista= Mol. Phylogenet. Evol. |volume= 29 |numero= 2 |pagina= 250–257}}</ref>, dall'altro all'interno della specie alcune delle [[sottospecie]] (nella fattispecie ''asirensis''<ref>{{cita web |lingua= en |url= https://www.hbw.com/species/asir-magpie-pica-asirensis |titolo= Asir Magpie (Pica asirensis) |sito= Handbook of the Birds of the World |accesso= 9 maggio 2018}}</ref>, ''serica'', ''mauritanica''<ref>{{cita web |lingua= en |url= https://www.hbw.com/species/maghreb-magpie-pica-mauritanica |titolo= Maghreb Magpie (Pica mauritanica) |sito= Handbook of the Birds of the World |accesso= 9 maggio 2018}}</ref> e, in misura minore, la [[areale disgiunto|disgiunta]] ''camtschatica'') particolarmente distinte, che potrebbero costituire delle [[specie (tassonomia)|specie]] a sé stanti<ref>{{cita pubblicazione |autore= Song, G.; Zhang, R.; Alström, P.; Irestedt, M.; Cai, T.; Qu, Y.; Ericson, P. G. P.; Fjeldså, J.; Lei, F. |anno= 2018 |titolo= Complete taxon sampling of the avian genus Pica (magpies) reveals ancient relictual populations and synchronous Late-Pleistocene demographic expansion across the Northern Hemisphere |rivista= J. Avian Biol. |volume= 49 |numero= 2 |url= https://doi.org/10.1111/jav.01612}}</ref>
 
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Nella [[Mitologia nordica]] la gazza rappresentava la messaggera degli dei, ed anche l'uccello della dea della morte [[Hel (divinità)|Hel]] o delle misteriose [[Huldra]]<ref>{{cita web |titolo= skjære – folketro |sito= Store Norske Leksikon |url= http://snl.no/skj%C3%A6re/folketro |lingua= no}}</ref>.
 
===La gazza nella cultura popolaredi massa===
La gazza ha un significato ambivalente nella cultura delle aree dove vive: in [[Europa]] questi uccelli vengono generalmente connotati in maniera negativa, mentre in [[Estremo Oriente]] essi sono invece visti positivamente.
 
Nelle [[isole britanniche]] la gazza è foriera di novità, generalmente negative: vedere una gazza solitaria è presagio di cattivo tempo imminente, mentre una serie di [[filastrocca|filastrocche]] (con variazioni anche consistenti a livello regionale) descrivono l'effetto di vedere questi uccelli, a seconda del loro numero e del loro comportamento, e prescrivono per annullare l'effetto malaugurante della loro vista di salutarle e chiedere loro notizie della famiglia come si farebbe con dei conoscenti<ref>{{Cita web |url= http://www.countrylife.co.uk/country-life/how-to-salute-a-magpie-70304 |titolo= How to salute a magpie |sito= Country Life}}</ref>. In [[Scozia]], avere una gazza alla finestra è considerato presagio di un lutto imminente nella casa.</br />
Le gazze sono inoltre identificate come ladre (non per niente uno dei [[nome volgare|nomi comuni]] di questi animali è "gazza ''ladra''", riscontrabile anche nell'[[la gazza ladra|omonima opera]] di [[Gioachino Rossini]]), per la loro colorazione nera, l'astuzia e la passione (comune a molti [[corvidi]]) per gli oggetti luccicanti, che conservano nei nidi. In [[Scandinavia]], oltre a questa connotazione, le gazze vengono inoltre associate alla [[stregoneria]].
 
[[Immagine:Magpie-illustration.png|thumb|Gazza come ''[[mascotte]]'' del [[Newcastle United]].]]
La visione europea di questo animale è antitetica con quella [[asia]]tica: in [[Corea]], ad esempio, la gazza viene salutata come portatrice di prosperità, ed anche in [[Cina]] si ritiene che questi uccelli (come intuibile addirittura dal loro nome cinese, ''[[Caratteri cinesi semplificati|喜鹊]]''/''[[Caratteri cinesi tradizionali|喜鵲]]''/''[[pinyin|xǐquè]]'', col primo [[ideogramma]] che significa "felicità") portino fortuna<ref name=niaolei>{{cita web |lingua= zh |url= http://niaolei.org.cn/posts/13417/ |titolo= 春蚕、喜鹊、梅花、百合花有什么象征意义?}}</ref>.</br />
Anche sotto la [[dinastia Qing]] la gazza veniva considerata "l'uccello ufficiale della gioia"<ref name= niaolei/>.
 
Attualmente questi uccelli vengono inoltre deprecati per il loro effetto negativo sulla presenza di piccoli uccelli nei loro territori, il quale sarebbe stato tuttavia ridimensionato da alcuni studi<ref>{{cita pubblicazione |autore=Gooch, S.; Baillie S. R.; Birkhead, T. R. |anno= 1991 |titolo= Magpie Pica pica and songbird populations. Retrospective investigation of trends in population density and breeding success |rivista= Journal of Applied Ecology |volume= 28 |numero= 3 |pagina= 1068–1086 |jstor= 2404226 |doi= 10.2307/2404226}}</ref>.
 
I giocatori del [[Newcastle United Football Club]] vengano chiamati ''The Magpies'' (appunto ''le gazze''), per i [[colori sociali]] bianco e nero.</br />
Le automobili in dotazione alla ''[[Police nationale]]'' di [[Parigi]] durante gli [[anni 1960|anni '60]] e [[anni 1970|'70]] venivano soprannominate ''les pies'' (''le gazze'' in [[lingua francese|francese]]), per le loro livree bianche e nere<ref>{{cita web |lingua= fr |url= http://www.forum-auto.com/automobiles-mythiques-exception/voitures-anciennes/sujet383340.htm |titolo= Voitures anciennes}}</ref>.