Battista Castello: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Giovanni Battista Castello, noto semplicemente con il nome Battista, nacque a Genova intorno al 1547 da Antonio e Geronima Macchiavello.
Era conosciuto come ''il Genovese'' per distinguerlo dall'omonimo [[Giovan Battista Castello|Giovanni Battista Castello detto ''il Bergamasco'']], anch'egli attivo nel capoluogo ligure, ma di una ventina d'anni più vecchio di lui. Il suo stile pittorico venne  influenzato da quello di [[Luca Cambiaso]].
 
Fratello maggiore di [[Bernardo Castello]], oltre ad essere apprezzato pittore si distinse come orafo e miniatore. Nel 1584 venne chiamato alla corte di [[Filippo II di Spagna]] come miniatore di codici destinati all'[[Escorial]]. Nel 1599 tornò nella sua città natale per ordine di [[Margherita d'Austria-Stiria]] con l'incarico di realizzare una copia del [[Mandylion]] conservato nella [[Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni]]. Grandemente apprezzato per la sua arte, tanto che alcuni suoi lavori vennero omaggiati con sonetti da letterati come [[Angelo Grillo]] e [[Giovan Battista Marino]], sia per le sue qualità morali, divenendo console dei pittori genovesi per l'approvazione della riforma delle regole della corporazione dei pittori e dei doratori locale. Come riconoscimento venne esentato dal pagamento delle tasse dalla [[Repubblica di   Genova]].
Il Castello morì nella sua città natale nel 1637.