Arnoldo Mondadori Editore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m wlink
Riga 78:
=== Dal secondo dopoguerra agli anni sessanta ===
Nel secondo [[dopoguerra]], superata la fase di assestamento, una delle principali iniziative editoriali della Mondadori è la creazione di una collana di libri che colmi il vuoto del "bel libro" ad un prezzo contenuto. Nel [[1948]] nasce così la Biblioteca Moderna Mondadori, che punta ad allargare il bacino dei lettori, rivolgendosi soprattutto al pubblico giovane<ref>{{cita web| url=http://www.mondadori.it/Extra/Timeline/1948|titolo=Linea del Tempo 1948|editore=Gruppo Mondadori|accesso=2 luglio 2012}}</ref>. Intanto la collana dei "Gialli" conosce un successo senza precedenti: nel periodo 1946-1949 vengono stampate 1.377.222 copie<ref>{{Cita|Gian Carlo Ferretti 2004}}, p. 136</ref>.
[[File:Vetrina negozio Mondadori per Voi Milano 1954 Archivi Mondadori AA205850.jpg|thumb|Negozio della catena "Mondadori per voi", Milano, 1954]]
 
Sul versante dei periodici escono ''Confidenze'' e ''Bolero Film''. Nel [[1950]] Mondadori rientra nel settore dei settimanali d'informazione, dove non è più presente dal 1943, quando aveva sospeso ''Tempo''. La nuova rotativa a [[rotocalcografia|rotocalco]] permette di realizzare pagine illustrate di grande qualità. È così che appare ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'': viene lanciata nell'ottobre [[1950]] con lo slogan «Il settimanale della famiglia italiana» e una tiratura di 300.000 copie. Il settimanale, che importa in Italia il modello americano di [[fotogiornalismo]]<ref>{{Cita|Lucas, Agliani 2015}}, p. 203</ref>, è curato a livello grafico da [[Bruno Munari]] e diretto da Alberto Mondadori. Oltre a distinguersi per la raffinatezza dell'impianto grafico, ''Epoca'' vanta tra le sue collaborazioni alcune delle più importanti firme del panorama giornalistico italiano del tempo: [[Cesare Zavattini]], [[Elio Vittorini]], [[Giovanni Spadolini]] e più tardi anche [[Indro Montanelli]]<ref name=Treccani/>. Nel [[1953]] viene acquistato il concorrente ''[[L'Europeo]]''. Seguiranno poi i mensili ''Arianna'' (che verrà chiuso nel 1972) e ''Storia Illustrata'' (1956-2000). Tra il 1950 e il 1960 il settore periodici moltiplicò per cinque volte il proprio valore, con un conseguente incremento del fatturato pubblicitario<ref>{{Cita|Lucas, Agliani 2015}}, p. 204</ref>.