Vespasiano: differenze tra le versioni

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=== Carriera militare e politica (25-68) ===
{{vedi anche|Cursus honorum}}
Dopo aver preso la ''[[toga#Toga romana|toga virilis]]'' (all'età di sedici anni durante i ''[[liberalismo|liberalia]]'' che si celebrarono il 17 marzo del [[26]]), avversò per molto tempo il [[tribuno laticlavio|tribunato laticlavio]].<ref name="SvetonioVesp2"/> Ma poi spinto dalla madre a farne richiesta, servì lo [[Impero romano|Stato romano]] romano , iniziando il suo personale ''[[cursus honorum]]'':
* inizialmente nell'esercito, in [[Tracia (provincia romana)|Tracia]],<ref>In questo caso si trattava della [[Mesia]], che a quel tempo disponeva di un paio di legioni: la ''[[legio IIII Scythica|legio IV Scythica]]'' e la ''[[legio V Macedonica]]''.</ref> come laticlavio<ref name="SvetonioVesp2"/> per almeno 3 o 4 anni (attorno all'anno [[30]]<ref name="Levick">{{Cita|Levick 1999|p. 8}}. Sembra che Vespasiano abbia militato come [[tribuno laticlavio]] nella ''[[legio V Macedonica]]'', che, quarant'anni più tardi, partecipò all'[[assedio di Gerusalemme (70)|assedio di Gerusalemme del 70]].</ref>);
* più tardi divenne [[Questore (storia romana)|questore]] nella [[provincia romana|provincia]] di [[Creta e Cirene]]<ref name="SvetonioVesp2"/> (nel [[34]] all'età di venticinque anni);
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==== Guerra contro Vitellio ====
 
Il nuovo imperatore, dopo aver assegnato i vari comandi nelle province orientali a lui fedeli e congedato le ambascerie, si trasferì ad [[Antiochia di Siria]], dove si consigliò con i più fidati collaboratori sul da farsi, ritenendo che fosse importante raggiungere Roma prima possibile. Fu così che, una volta affidato un forte contingente di cavalleria e fanteria a [[Gaio Licinio Muciano|Muciano]] (governatore di [[Siria (provincia romana)|Siria]]), lo inviò in Italia via terra, attraverso [[Cappadocia (provincia romana)|Cappadocia]] e [[Frigia]], poiché la stagione invernale non permetteva un tragitto via mare, considerato l'elevato rischio di naufragio.<ref name="GFlavioIV.11.1">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', IV, 11.1.</ref> Contemporaneamente anche [[Marco Antonio Primo|Antonio Primo]], al comando della ''[[Legio III Gallica]]'' di stanza nella [[Mesia]], di cui egli era a quel tempo governatore, si dirigeva in Italia per affrontare le armate di Vitellio.<ref name="GFlavioIV.11.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', IV, 11.2.</ref>
 
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=== Principato (69-79) ===
 
E mentre Tito [[assedio di Gerusalemme (70)|stringeva d'assedio Gerusalemme]], Vespasiano si imbarcò ad Alessandria su una nave da carico, per poi approdare all'isola di [[Rodi]]; da qui continuò il viaggio su [[trireme|triremi]] ricevendo accoglienze festose in qualunque città egli decidesse di fermarsi lungo il percorso. Dalla Ionia, infine, passò in Grecia, poi all'isola di ''[[Corfù|Corcira]]'' e da qui al [[santa Maria di Leuca|promontorio Iapigio]], da dove proseguì via terra per la capitale.<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 2.1.</ref> [[Flavio Giuseppe|Giuseppe Flavio]] racconta che Vespasiano fu accolto festosamente in tutte le città d'[[Italia romana|Italia]], ma soprattutto a [[Roma (città antica)|Roma]] dove ricevette accoglienze entusiastiche sia da parte del popolo che delle più importanti personalità cittadine, provandone una grandissima soddisfazione.<ref name="GFlavioVII.4.1">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 4.1.</ref>
{{Citazione|Il [[senato romano|senato]], a conoscenza dei tragici eventi che avevano portato ad un continuo cambiamento di imperatori, premeva affinché ci fosse un ''princeps'' di età matura e ricoperto di gloria militare, la cui aura sarebbe stata utile ad assicurare la pace ai cittadini romani.|Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 4.1.65.}}